L’anima mediterranea, come il suo mare, è un ossimoro eterno.
Tocca e accoglie tutto, mescolando popoli e guerre, bellezza e morte, paradiso e inferno. Nel mio errare fra Palermo e Milano e ora a New York, seppure virtualmente, continuo a pensare che l’ossimoro resti uno dei segreti profondi dell’esistenza, l’attrazione fatale fra gli opposti. E mi piace mescolare New York con Palermo, credere in un Coaching Mediterraneo, che sappia guardare al di là dell’oceano ripartendo dall’Africa, dai suoi ritmi e dal suo blues, passando per la Sicilia, l’Italia e oltre, seguendo il vento stesso del Mediterraneo. E mi piace farlo in bermuda mentre online vedo nevicare su Manhattan.