Nuovo nome che afferma con forza la voglia di modernità e di maggiore accoglienza a tutto il settore audiovisivo, nuova sfida culturale, ma proposte sempre di alto livello e davvero stimolanti in tutti i campi del suo programma: è quanto propone il Bif&st-Bari International Film&Tv Festival (nuovo è quel Tv) nella sua 13.ma edizione, dal 26 marzo al 2 Aprile, che ha deciso di aprirsi anche alle fiction televisive di tutto il mondo.
L’importante Premio Federico Fellini verrà conferito ai cineasti dell’Ucraina e verrà consegnato lunedì 28 marzo alla regista Daria Onyshchenko per conto dei suoi colleghi connazionali, della quale, nel pomeriggio, verrà presentato il film (Fuori concorso) Zabuti-The Forgotten. L’iniziativa del Bif&st vedrà il coinvolgimento anche dell’Università degli Studi di Bari che con il suo Centro universitario di diritto internazionale organizzerà in Ateneo al mattino del 28 marzo un incontro sull’Ucraina partendo dal film documentario Winter on Fire di Evgeny Afineevsky, candidato all’Oscar nel 2016 dopo essere stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
A Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita, il festival dedicherà un tributo particolare, programmando due film molto importanti e significativi – Mamma Roma di Pasolini e La Macchinazione di David Grieco – e un ciclo di cinque Lezioni sul Pasolini scrittore e poeta, cineasta e polemista, con la partecipazione di qualificati studiosi quali: Roberto Chiesi, Lea Durante, Pasquale Voza, Giovanni Giovannetti, Giona Tuccini, Silvio Parrello, Onofrio Romano.
A mio giudizio un’ottima scelta perché c’era il rischio che facendo solo una retrospettiva dei film di Pasolini i giovani – da sempre vero motore di questo festival – avrebbero probabilmente perso la possibilità di conoscerlo in un quadro generale della sua poliedrica personalità e produzione culturale.

Nell’ambito del Tributo Pasolini 100 il Comune di Bari ha predisposto anche un concerto, diretto dal M° Paolo Vivaldi, che si terrà al Teatro Kursaal nella serata del 1° aprile.
Nell’ambito dei tributi a figure di eccellenza del nostro cinema, il Bif&st ha trovato spazio anche per il centenario di Ugo Tognazzi: Ricky Tognazzi, figlio del mai dimenticato Ugo, uno dei volti più importanti della commedia all’italiana, presenterà il 29 marzo il suo film La voglia matta di vivere dedicato a suo padre.
Ma non basta: la programmazione del festival prevede anche film di Carlo Lizzani (centenario della sua nascita il 3 aprile) e della mai lodata e apprezzata a sufficienza Monica Vitti, scomparsa il 2 febbraio scorso.
Il Premio Federico Fellini Award for Cinematic Excellence verrà conferito nella serata del 26 marzo all’attrice Margherita Buy e in quella del 31 marzo all’attore Riccardo Scamarcio che con Benedetta Porcaroli, Lino Musella e il regista del film L’ombra del giorno, Giuseppe Piccioni, prenderà parte nella stessa mattinata all’incontro con il pubblico e la stampa al Teatro Petruzzelli.
Dopo la serata di pre-inaugurazione del 25 marzo – un evento speciale in cui verrà presentato il film Gianni Minà. Una vita da giornalista di Loredana Macchietti – il Bif&st entrerà nel vivo nei quattro teatri del capoluogo pugliese: Petruzzelli, Piccini, Kursaal Santalucia e Margherita.
Anche quest’anno la manifestazione ideata e diretta dal camaleontistico Felice Laudadio propone un programma ricchissimo: otto Anteprime internazionali selezionate fra la produzione mondiale più recente e totalmente inedite in Italia verranno presentate nella sezione non competitiva al Teatro Petruzzelli; dodici film provenienti da tutto il mondo in anteprima italiana o internazionale della sezione Panorama Internazionale (unica sezione competitiva, con la giuria presieduta dal regista Giuseppe Piccioni e composta dall’attrice Valeria Cavalli, dalle critiche cinematografiche Kristína Kúdelová e Cristiana Paternò (neo-presidente del Sindacato critici cinematografici-SNCCI) e dal regista e sceneggiatore Pif; i Premi al cinema italiano, assegnati ai lungometraggi prescelti fra tutti quelli distribuiti in sala o passati nei festival internazionali o nazionali nel periodo compreso fra settembre 2021 e febbraio 2022: gli Incontri mattutini al Petruzzelli, vedranno protagonisti i premiati di quest’anno, Margherita Buy, Nicola Piovani, Donatella Palermo, Fabrizio Ferracane e Lina Siciliano, Miriam Leone, Vinicio Marchioni, Giuseppe Tornatore.
Una ricca13.ma edizione del Bif&st che vedrà anche l’“anno zero” di Cinema & Fiction, sezione non competitiva in cui verranno presentate, molte delle quali (5) in anteprima mondiale, opere di fiction accompagnate da incontri con i protagonisti. Numerose quelle co-prodotte da Rai Fiction la cui direttrice, Maria Pia Ammirati, illustrerà a Bari le prossime produzioni, alcune delle quali realizzate in Puglia.
A completare il ricco programma, presentazioni di libri (nove), i tradizionali – molto ricercati e apprezzati – Laboratori sui mestieri del cinema e un importante appuntamento che si terrà domenica mattina 27 marzo al Teatro Piccinni: il Premio Nobel per la medicina prof. Mario Capecchi terrà una conversazione con il prof. Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Il Bif&st – ideato e diretto da Felice Laudadio e che ha come presidenti onorari i registi Margarethe Von Trotta e il tanto compianto Ettore Scola – dimostra insomma di essere ancora una volta un riferimento centrale nel variegato mondo dei festival italiani, ma soprattutto un festival che insegna ai giovani il valore del cinema, come ha sottolineato il regista, premio Oscar, Giuseppe Tornatore in un’intervista su YouTube: “Quello di Bari è un festival particolare, con un suo profilo specifico, quello di essere un festival in cui la cosa più importante è il rapporto tra il pubblico e i film, il rapporto tra cineasti e sé stessi, nel senso che c’è un incontro continuo tra cineasti e pubblico, quindi un festival in cui si gode dei film ma ci si interroga anche su di essi, si lavora intorno all’idea di come si fanno i film. Insomma, è un festival in cui il cinema è il “dietro le quinte del cinema” in qualche maniera. E tutto questo lo rende particolarmente attraente per i giovani che sono la cifra specifica di questo festival, dove il pubblico e principalmente costituito da giovani che riempiono sempre, a qualunque ora, qualunque iniziativa del festival. E’ quindi naturale che i cineasti di tutto il mondo poi amino venire qui”.
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