Senza inutili, e spesso fuorvianti, orpelli mondani né altisonanti “divisori” tappeti rossi, torna dal 25 settembre al 2 ottobre il Bif&st, meglio noto come il Bari International Film Festival. Si tratta della dodicesima edizione di questa manifestazione per certi versi utopistica, frutto della mente creativa, multidisciplinare, di Felice Laudadio (fondatore, direttore artistico e organizzativo) e del tanto compianto regista Ettore Scola, che del Bif&st è stato presidente fino alla sua morte, nel 2016. Carica da allora ricoperta dalla prestigiosa regista tedesca Margarethe von Trotta.
Il festival di Bari è pronto a diventare il “primo festival di cinema nei teatri”, con gli eventi divisi appunto nei quattro bellissimi teatri del capoluogo pugliese, cioè Petruzzelli, Piccinni, Margherita e il restaurato Kursaal Santalucia, storica prima sede del festival.
Possiamo dire che “filo rosso” di questa edizione 2021 è in forme diverse Ettore Scola, a 90 anni dalla nascita.
Il teatro Margherita ospiterà un’imponente mostra fotografica sulla presenza del regista a Bari.
Ad aprire la manifestazione sarà l’atteso film Il materiale emotivo, diretto ed interpretato da Sergio Castellitto e ispirato alla graphic novel Un drago a forma di nuvola, realizzata da Ivo Milazzo e da un scritto originale di Ettore Scola mai trasformato in sceneggiatura. Ci ha pensato a farlo la scrittrice Margaret Mazzantini, consorte di Castellitto; il 2° ottobre al Teatro Petruzzelli, dopo la proiezione del suo film La terrazza (nell’edizione restaurata dalla Cineteca Nazionale), verrà presentato in anteprima il numero della storica rivista di cinema Bianco e Nero, a lui interamente dedicata; infine il Premio Ettore Scola che verrà assegnato al miglior film italiano della sezione ItaliaFilmFest che presenterà in concorso sei anteprima mondiali.
Con il lungometraggio Marylin ha gli occhi neri, di Simone Godano, che chiuderà il festival, saranno quindi ben otto le anteprime mondiali italiane della rassegna.
Numerosi gli ospiti internazionali (tra cui Carlos Saura, Helen Mirren, Leos Carax, Taylor Hackford, Vittorio Storaro, Gianfranco Rosi, Micaela Ramazzotti e Lino Banfi, a cui andrà il Premio Bif&st alla carriera). Tra i diversi eventi speciali in programma spicca, il 27 settembre, una performance dell’attore/regista Gabriele Lavia che, non avendo potuto portare al Bif&st il suo nuovo film “L’uomo dal fiore in bocca”, perché non ancora pronto, si esibirà al teatro Piccinni nel one man show ”L’uomo senza fiore in bocca”, giocando insomma con il dramma di Luigi Pirandello.
Suscita molto interesse anche la cospicua presenza di anteprime internazionali per l’Italia: in totale ben 18 film (di cui 12 in concorso nella sezione Panorama internazionale) provenienti da tutto il mondo.
Tenendo sempre ben presente che “senza conoscenza della storia non c’è futuro ma neppure comprensibilità piena del presente” – come ha sempre sostenuto Felice Laudadio – anche quest’anno il programma del Bif&st include masterclass quotidiane – tenute da personaggi di spicco della storia del cinema – e grandi retrospettive dedicate alle figure eminenti del cinema e della sua industria: focus di quest’anno è la produzione della 01 Distribution.
In tutte le edizioni del Bif&st il pubblico – formato soprattutto da giovani, è bene ricordarlo – ha sempre premiato in maniera strepitosa il programma del festival barese con una media di spettatori – negli anni antecedenti la pandemia – di circa 75.000 partecipanti in soli 8 giorni: caratteristica quasi esclusiva della rassegna barese se rapportata alla frequentazione di altre manifestazioni similari – italiane e non – di durata anche più lunga.
In una sua indimenticabile masterclass tenuta nel 2015 a Bari, Ettore Scola disse, rivolgendosi ad un teatro Petruzzelli strapieno di giovani: “Il cinema, come la letteratura, è un bene irrinunciabile e anche il film più staccato dalla realtà è un film che pone domande, su voi stessi, sul vostro comportamento. È questa la grande forza del cinema: rappresentare idee che il pubblico già ha in parte, o affiancare a esse altre idee, e stimolare la capacità di giudizio. Il pubblico viene fertilizzato dalla lettura e dalla visione di un film”.
Il Bif&st è un festival culturale e sociale, in tanti modi: non solo con un pregnante programma cinematografico nazionale ed internazionale ma anche con incontri, convegni e sezioni collaterali, quali Cinema e Medicina, Cinema e Scienza, Cinema e Libri (quest’anno verranno presentati 8 nuovi libri) e i richiestissimi Laboratori sul mestiere del cinema, tenuti da importanti personalità e riservati a 25 partecipanti per ogni laboratorio (età massima: 29 anni): ogni giorno, per tre ore pomeridiane, sono previsti 5 laboratori: regia, montaggio, sceneggiatura, recitazione e critica cinematografica.
Già annunciate le date della prossima edizione: 26 marzo-2 aprile.