Madre Francesca Cabrini è stata una suora italo-americana, un simbolo a New York per quanto riguarda i diritti degli immigrati e il lavoro missionario. Trasferitasi nel paese all’età di 39 anni, su ordine del Papa, Madre Cabrini ha lottato duramente dal 1889 fino alla sua morte, avvenuta nel 1917, per i migranti nel mondo, costruendo 67 tra ospedali, orfanotrofi e scuole.
L’importanza di Madre Cabrini per i cittadini di New York è stata riconosciuta già nel 2019, quando le autorità cittadine hanno deciso di dedicare alla santa una statua nel Battery Park, con vista su Ellis Island e sull’oceano da cui arrivavano gli immigrati italiani a inizio novecento. La decisione è stata presa grazie ad un sondaggio, volto a scegliere personaggi femminili a cui dedicare statue in città: all’epoca, infatti, esistevano solo 5 monumenti dedicati alle donne a New York, mentre 150 erano quelle rappresentanti figure maschili.

La donna, che ha influenzato milioni di persone durante e dopo la sua vita, verrà raccontata in un film a lei omonimo, la cui uscita è in programma per la fine del 2022. Eustace Wolfington, imprenditore di successo della Pennsylvania, ha intrapreso il ruolo di produttore esecutivo del film, spinto dai valori di cui vi parleremo nelle prossime settimane.
Nella serata di mercoledì, Wolfington e il resto del team hanno organizzato un evento per pochi potenziali donatori, a cui sono stati mostrati spezzoni del film, tutt’ora in produzione, e spiegata la storia di Madre Cabrini.
Il regista del film è Alejandro Monteverde, vincitore del Toronto Film Festival nel 2006 con il film “Bella”. Molti attori di successo hanno preso parte al progetto, come Cristiana Dell’Anna, attrice italiana famosa per Gomorrah, che ha interpretato la protagonista, e Virginia Bocelli, figlia del cantante italiano. Anche altri attori presenti nel film sono riconosciuti a livello internazionale, come John Lithgow, famoso per il ruolo di Winston Churchill nella serie The Crown. A detta di Wolfington, anche quelli atei tra gli attori che vedremo in Cabrini hanno sentito una grande connessione con la protagonista e con il tema del film biografico.

Wolfington ha sottolineato la decisione, presa dai produttori del film, di non rendere la storia di Cabrini il solito “film cristiano”.
“Abbiamo deciso di scrivere un film su una donna, che si da il caso sia una suora” ha detto Wolfington. “Rendere Francesca Cabrini produttrice esecutiva del film ci ha aiutato ad infondere passione per il personaggio negli attori e nella troupe.”

Il film verrà distribuito sui servizi di streaming, in quanto questo faciliterà la sua distribuzione e la renderà più conveniente a livello economico. I produttori hanno reso il progetto un’organizzazione no profit, in modo da permettere che tutti i ricavati vengano dati in beneficenza. L’iniziativa è rimasta così coerente con i valori di Madre Cabrini, che ha vissuto per tutta la vita donando tutto il possibile ai bisognosi.
L’obiettivo è di raccogliere $40 milioni di dollari, e proprio in queste settimane l’organizzazione ha iniziato a chiedere donazioni a New York. Chiunque scelga di fornire fondi per la post-produzione e il marketing del film sceglierà una causa, a cui verrà poi donata parte dei profitti.
Per via della proiezione di alcune scene, durante la presentazione all’Athletic Club di New York, molti dei potenziali donatori si sono emozionati, addirittura alle lacrime, dalla potenza del messaggio del film, e dall’ispirazione che il produttore Wolfington ha trovato in Cabrini.
“Sono una donna, sono italiana e sono stanca dei piccoli uomini come voi, che non sono in grado di vedere che siamo tutti esseri umani,” è una delle frasi pronunciate da Dell’Anna, nei panni di Cabrini, nel trailer del film. “Il mondo è troppo piccolo per ciò che intendo fare.”