Il Lincoln Center di New York apre oggi la 57esima edizione del New York Film Festival che proseguirà fino al 13 Ottobre.
Il NYFF 2019 ha in programma oltre settanta proiezioni e dedica molto spazio a nuovi film e vecchi registi (aprirà Scorsese), a nuovi registi con nuovi film e a molte retrospettive, documentari e cortometraggi.
Il programma di queste prossime due settimane si divide in queste categorie: “Main Slate”, ovvero la categoria dei 30 film più attesi e più rappresentativi del cinema corrente (l’anno scorso c’era il nostro Garrone con ‘Dogman”),
“Documentari” presentati in collaborazione con HBO dove compare un lungometraggio interessante sulla vita del famoso scrittore e neurologo Oliver Sacks scomparso nel 2015 ma anche l’ultimo film di Nanni Moretti “Santiago, Italia” che parla dei cittadini cileni richiedenti asilo in Italia in fuga dal paese governato da Pinochet,
“Eventi Speciali” dove compare la proiezione del “Joker” di Todd Philipps, non ancora uscito nelle sale, e a seguire una discussione con il regista e l’attore Joaquin Phoenix,
“Proiezioni” invece racchiude una selezione di film e lavori video sperimentali. In questa sezione ben sei diverse proiezioni di cortometraggi che vengono da tutto il mondo,
“Revivals” dove il più vecchio film è un Buñuel del 1936 “L’age d’or”ma compare anche “Le Professeur” di Valerio Zurlini con Alain Delon e i simil-documentari degli anni ‘50 di Vittorio De Seta che ritraggono la vita dei contadini in Sicilia, Sardegna e Calabria,
con “Retrospettive”, il NYFF omaggia il centenario dell’associazione American Society of Cinematographers e in particolare gli artisti al suo interno che hanno contribuito a creare alcuni tra i film più significativi degli ultimi anni come “Dead Man’ di Jim Jarmusch o “The Passion of Anna” di Ingmar Bergman,
“Talks” vede due eventi imperdibili per i cinefili: una ‘lezione’ sul cinema tenuta da Martin Scorsese e una da Pedro Almodóvar. Entrambi saranno intervistati dal direttore del NYFF Kent Jones e parleranno dei loro ultimi film “Irishman” e “Pain and Glory” (il film con Antonio Banderas che fa il ‘surrogato’ dello stesso maestro Almodovar),
“Directors Dialogues”, sono interventi che vedranno sul palco due giovani registi: Mati Diop, la regista franco-senegalese che ha debuttato l’anno scorso con “Atlantics” e vinto il Grand Prix al festival di Cannes e Bong Joon Ho che parlerà del suo thriller “Parasite” (nella categoria “Main Slate”),
“Cortometraggi” – il programma di questa selezione è presentato in collaborazione con Netflix ed è a sua volta suddiviso in quattro diverse proiezioni (International, Documentary, Narrative, New York Stories)
“Convergence”, alla sua ottava edizione, è il programma di storytelling interattivo che vede l’utilizzo di VR, videogiochi e Immersive Cinema.
Il Festival apre oggi l’attesissimo “Irishman” di Scorsese, la storia di un veterano della Seconda Guerra Mondiale e boss mafioso che ormai anziano riflette sulla sua vita passata. Neanche a dirlo il cast è eccezionale: Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Bobby Cannavale, Anna Paquin.

Due sono i film italiani della categoria “Main Slate” che crediamo imperdibili: “The traitor” di Marco Bellocchio in sala il 6 e 7 ottobre con intervento del regista e del protagonista Pierfrancesco Favino (il boss mafioso Tommaso Buscetta del film) e “Martin Eden” di Pietro Marcello, anche queste proiezioni saranno seguite da un intervento del regista sia il 6 che il 7 ottobre.
Per maggiori informazioni sul festival, visitare: www.filmlinc.org/nyff2019/