Condividono ogni cosa, fin dal principio. I giocattoli, i vestiti, gli affetti. Gli stessi spazi. E i primi ricordi. Percorrono la stessa strada. Litigano, spesso. Si cercano e qualche volta si allontanano. Ma non si separano mai. Alcuni non riescono nemmeno a immaginarla, una vita diversa da quella. Perché sono insostituibili. E perché ci saranno sempre. L’uno per l’altro.

E così, ad accogliere la distribuzione negli Stati Uniti di “Indivisibili”, film diretto da Edoardo De Angelis, il 14 settembre, a New York, c’erano soprattutto loro, in platea. Un pubblico giovane e otto coppie di gemelli, presenti al Lincoln Plaza Cinema, per la prima proiezione americana della pellicola vincitrice di sei David di Donatello, di cui La Voce di New York aveva scritto in occasione del festival Open Roads: New Italian Cinema.
La “favola nera” del regista napoletano racconta, tra cinismo, disincanto e amore incondizionato, la vita di due gemelle siamesi appena maggiorenni, cresciute in piccolo paese campano, tra degrado e povertà. Angela e Marianna Fontana, che del film sono le protagoniste, interpretano le due ragazze unite ai fianchi, con un’indiscutibile dote. Il canto. Diverse ma unite. Fragili e indistruttibili. Tenaci e sempre complici. Il film, recitato in dialetto casertano e sottotitolato per il pubblico in sala, ha colpito per la rappresentazione appassionata di un mondo a metà. Sospeso tra l’indipendenza e la paura della solitudine. “Non ho che te”, grida Viola a Daisy in una delle scene più forti del film. E molti dei presenti, in sala, confermano questo stato d’animo. Indivisibili, come il titolo del film. Sempre insieme, come recita il sottotitolo in inglese: “Sometimes it’s possibile to be too close” (“A volte è possibile essere troppo vicine”).

“Non possiamo immaginare di vivere la nostra vita separate. Questo film descrive molto bene tanti dei sentimenti che noi, nel quotidiano, viviamo. Il nostro è un rapporto molto stretto, molto difficile da spiegare agli altri”, raccontano Cherisse e Cherissa, due sorelle gemelle afroamericane di 26 anni che hanno assistito alla proiezione. Sono vestite entrambe di rosso e hanno lo stesso sorriso.

“Abbiamo condiviso ogni cosa, persino gli studi. Ci confondono di continuo”. Jennifer e Jessica, vengono da Cleveland. Sono entrambe farmaciste e hanno 31 anni. Hanno sempre fatto tutto insieme e persino il colore preferito è lo stesso. “Ma non abbiamo mai condiviso un fidanzato”, concludono sorridendo.
“Quando, nel film, una dice all’altra: ‘Io morirei per te’, so esattamente che cosa significa perché è ciò che proviamo anche noi”, spiega Tina, sorridendo. “In più di una scena ho pianto. Mia sorella è la mia migliore amica. Per me, non esiste un legame altrettanto forte con un altro essere umano”, conclude Laura, la sorella.
Il film è al Lincoln Plaza.