A Palermo, al Teatro di Villa Pantelleria, si prosegue con Odissea Movimento n°1 di Emma Dante. Il primo spettacolo è andato in scena lunedì 20 luglio. E proseguirà fino al 31 luglio. Emma Dante, artista palermitana, ha dunque presentato il suo primo studio sull’Odissea di Omero, liberamente tratto dal grande poema antico a conclusione della biennale della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo che la stessa Emma Dante dirige dal 2014.
Nello spettacolo della Dante hanno debuttato i giovani protagonisti della scuola: Manuela Boncaldo, Sara Calvario, Toty Cannova, Silvia Casamassima, Domenico Ciaramitaro, Mariagiulia Colace, Francesco Cusumano, Federica D’Amore, Clara De Rose, Bruno Di Chiara, Silvia Di Giovanna, Giuseppe Di Raffaele, Marta Franceschelli, Salvatore Galati, Alessandro Ienzi, Francesca Laviosa, Nunzia Lo Presti, Alessandra Pace, Vittorio Pissacroia, Lorenzo Randazzo, Simona Sciarabba, Giuditta Vasile, Claudio Zappalà. Con Emma Dante la cultura teatrale e letteraria siciliana arricchisce il teatro italiano e internazionale, premiando lo sforzo meritocratico di un artista particolarmente innovativa.
Emma Dante, drammaturga, regista e scrittrice, ha spesso esplorato il mondo della famiglia e dell’emarginazione sociale tra poesia e follia dove non manca una punta di umorismo. Nel 2013, il grande cinema ha premiato il suo film Via Castellana Bandiera (film tratto dal suo omonimo romanzo edito dalla Rizzoli), in concorso alla 70° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con un lungo applauso e con la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile di Elena Cotta.
Con lo studio sull’Odissea e i suoi giovani artisti, Emma Dante getta le basi per il suo prossimo spettacolo al Biondo. Odissea 1° Movimento è un adattamento molto particolare e di grande successo: alla prima, sala gremita e pubblico entusiasta con fila ai botteghini. Lo spettacolo si apre con i versi immortali di Omero “Narrami, o musa, dell'eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la Rocca sacra di Troia: di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri, molti dolori patì sul mare nell'animo suo, per riacquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni.
La Dante, nelle note di regia, spiega: “Sono trascorsi tre anni da quando Itaca ha perduto le tracce di Odisseo, partito vent’anni prima alla conquista di Troia. Ostacolato dal dio Poseidone per averne ucciso il figlio Polifemo, gli ultimi echi del suo viaggio di ritorno risalgono all`incontro con la splendida dea Calipso. Da allora un gruppo di pretendenti, approfittando della prolungata assenza del re, occupa l’immenso salone della reggia di Itaca. Maleducati, vili, rozzi e volgari, i Proci bramano di sposare Penelope e di impossessarsi definitivamente del regno. Trascorrono le giornate banchettando tra musica, bestemmie e schiamazzi, e vivendo di istinti e pulsioni che manifestano in gruppo, senza pudore. Atena esorta Telemaco, non più ragazzino, a partire in cerca di notizie del padre, gli infonde coraggio, lo invita a prendere il comando della casa e a diventare uomo”.
Con lo studio omerico della Dante, sembra rafforzarsi quel bisogno di Grecia che forse, oggi, noi tutti sembriamo averne proprio bisogno. Una Grecia, capostipite di quel che siamo oggi, che l’Europa ha provato ad annullare dalle sue carte finanziarie ed economiche. Un Paese simbolo, che tra mille traversie prova a dire no alla Troika e alla Merkel e che sembra ripresentare, con nomi e facce diverse, un’Odissea moderna.
Ma cosa dice la Dante del suo spettacolo e di questa scelta? “Attraverso l’esperienza dolorosa del ritorno a Itaca – spiega l’artista – ci affiancheremo alle figure di Penelope e Telemaco, che rivelano, nell’attesa di Odisseo, i loro lati più teneri e fragili. Una madre e un figlio aspettano impazienti il ritorno del mito e, durante l’attesa, essi stessi cambiano la propria natura. L’Odissea è il viaggio che ogni essere umano fa nel corso della vita. Il motore di tutto è il movimento verso la propria origine, passando dall’esperienza dell’incontro con figure umane e sovrumane, ninfe e mostri, pretendenti e mendicanti. Le avventure di Odisseo, il campione della menzogna e della generosità, ci permettono di entrare in contatto con il mito”.
Testo, regia di Emma Dante, costumi di Emma Dante e di Italia Carroccio, luci di Cristian Zucaro, assistente alle coreografie Sandro Maria Campagna, le canzoni sono scritte da Serena Ganci (Zeus) e Bruno Di Chiara (Rapimi la porta, TerrAmare). Dopo le repliche palermitane, in programma fino al 31 luglio, lo Studio sarà presentato al Teatro Olimpico di Vicenza il 26 e 27 settembre.