Sono In Scena! da quando da piccolina creavo spettacoli con la mia amica del cuore, qualche vestito inventato, musiche e tanta fantasia. Ho continuato ad essere In Scena! quando a circa vent’anni ho iniziato a frequentare le scuole di recitazione. Quelle di danza le frequentavo dall’eta’ di quattro anni e anche in quel caso mi affascinava quella sensazione magica che in quel momento e luogo potevo credere di essere ovunque e chiunque, bastava immaginarlo. Gli anni sono passati e ora faccio della mia vita In Scena! una professione che confina, prende spunto, prende anzi vita dall’amore profondo che nutro ancora per il teatro, sopra qualsiasi altra forma d’arte.
Questo amore continua a New York, dove vivo da qualche tempo, e dove ho fondato da anni la KIT-Kairos Italy Theater, la compagnia di teatro italiano di New York e dove quest’anno, il 2013, ho inaugurato insieme a meravigliosi compagni di avventura In Scena! Italian Theater Festival NY. Fare teatro italiano in America non e’ facile, fare teatro che non sia scritto e parlato in americano, con soggetto americano, non e’ facile. Se fossimo stati “British”, allora avremmo avuto tappeti rossi. Non lo siamo e riuscire a portare critici e teatri ad interessarsi ad un teatro che non parla la loro lingua (anche se tradotto), non parla dei loro cortili, non si appoggia agli stereotipi per cui qui viene riconosciuta l’Italia, e’ difficile, ma – come sempre in America – non impossibile. Basta volerlo fortemente. Con forza e determinazione, dunque, abbiamo presentato un Festival che per la prima volta ha portato il teatro italiano in tutti i distretti della città. Dal Bronx a Brooklyn, dal Queens a Staten Island, sempre rigorosamente passando per Manhattan.
Tre gruppi italiani, dall’Italia, hanno portato il nostro teatro a NY, quattro staged readings (letture/spettacolo) hanno raccontato storie tradotte in inglese e lette da grandi attori del panorama newyorkese, uno spettacolo, prodotto dagli amici di Mare Nostrum Elements, ha reso omaggio al grande nome del teatro italiano a New York: Mario Fratti. Risultato? Teatri tutti esauriti, applausi, standing ovation, molte persone che scoprivano il teatro italiano per la prima volta e mi chiedevano quando ne avrebbero visto di nuovo, altre che ci seguono da tempo che si complimentavano dicendo che noi davvero facciamo conoscere la cultura italiana all’estero. Insomma, tanta passione, bella, vera, coinvolgente. La stessa passione che da sempre sento quando entro in un teatro, quando vedo un palcoscenico, quando recito, quando scrivo. Quella passione che condividerò con voi, in questa mia rubrica su La Voce di New York, dove vi racconterò del mio vivere il teatro a New York, da spettatrice e da interprete, portandovi sempre con me IN SCENA!
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