L’anno che sta arrivando fa rima con ’68 e anche questa volta, come diceva il grande Lucio Dalla, fra un anno passerà. Come ne sono passati 50 dal terremoto studentesco e dalla rivolta dei figli dei fiori che ha cambiato per sempre il mondo. E a parte tutto e ogni eccesso, è innegabile che alla generazione di chi ha fatto o vissuto il ’68 e alle generazioni degli anni ’60, come la mia, oggi manca qualcosa e manca assai.
È un fatto di dna, il ’68 lo si eredita insieme a migliaia di altri geni e sta lì, a definire un carattere. Il gene del ’68 è quello dell’inquietudine e della libertà, della pace e della lotta. Oggi si parla troppo di cambiamento, troppo poco di ciò che deve cambiare.
E così, cambiando cambiando, si perde il lavoro e lo statuto dei lavoratori, si perde la dignità della donna e si confonde la libertà sessuale con la necessità di fare carriera, si scambia la libertà d’espressione con l’arroganza e la volgarità dei talk show. Per non parlare della confusione fra libertà e liberismo, specie quello della grande finanza ed economia globale.
E allora?
E allora cantiamo. È solo così forse che possiamo risvegliare il gene del ’68. È questo l’augurio che faccio a me e a tutti i lettori, che sia di nuovo Utopia!
Ecco quindi una possibile compilation 68/18.
Dodici canzoni straordinarie, pubblicate rigorosamente nel 1968, da riascoltare e cantare da domani in poi, una per ogni mese dell’anno.
È una raccolta personale, avrete le vostre idee e mancherà sempre qualcosa che avreste voluto aggiungere. È normale, perché avete dentro il gene della Rivoluzione.
Buon anno a tutti di cuore e buona utopia.
Gennaio
L’apertura è d’obbligo con Sittin’ on the Dock of the Bay, pubblicata esattamente a gennaio del ’68, subito dopo l’incidente aereo che si portò via il suo autore e cantante Otis Redding. Quella morte forse esasperò il successo, che di fatto trasformò in mito la canzone e i suoi versi:
Seduto sotto la luce del mattino
Starò qui quando la sera arriverà
A guardare le navi entrare lentamente
E guardarle andare via di nuovo
Febbraio
È il mese in cui sono nato e mi faccio un regalo: Blackbird, dei Beatles (Paul McCartney). È la cover di questa compilation e per me la canzone manifesto di tutto il 2018, magari riprendessimo a volare….
Il merlo canta nel cuore della notte
Prendi queste ali spezzate e impara a volare
Tutta la tua vita
Stavi solo aspettando questo momento per alzarti…
Marzo
Arriva il primo sole, prepariamoci alla primavera e spostiamoci in Brasile, dove 50 anni fa nasceva una cultura nuova e dirompente, il tropicalismo, capace di mescolare la musica brasiliana con il pop, il folk, l’arte, la poesia e il teatro. E Caetano Veloso canta e porta avanti la sua rivoluzione (che gli costerà parecchio) con Alegria….
Camminando contro vento
Senza sciarpa e senza documenti
Nel sole di quasi dicembre
Io vado…
La primavera è donna, allora come oggi. Guai a toccare le donne, guai a farle schiave, guai a chiuderle dentro schemi e stereotipi. Abbiamo 3 mesi per ricordarcelo.
Aprile
Cambia la donna e anche l’idea della coppia, dell’amore e del matrimonio. Il film Il Laureato anticipò tutto ciò nel ’67 ma è nel 68 che Simon & Garfunkel pubblicano il brindisi “A te, Signora Robinson…”
Maggio
A maggio del ’68 Aretha Franklin urla a ogni maschio d’America:
“Pensa a cosa stai tentando di farmi…. Libertà…Freedom…”
Sembra dirlo anche a Trump adesso:
“Ehi, Trump, pensa a cosa stai tentando di farmi…”
Giugno
Anche in Italia le donne smettono di fare le Bambole…
No ragazzo no
Tu non mi metterai
Tra le dieci bambole
Che non ti piacciono più…
Luglio
Estate contro corrente, restiamo in Italia, dove fa caldo e c’è bisogno d’evasione. È tempo di pensieri all’incontrario, sul treno dei desideri.
Mi piace ricordare del ’68 la sfida controcorrente di Paolo Conte, Azzurro diventerà la canzone italiana più cantata nel mondo, superando Volare e ‘O sole mio.
Agosto
E torniamo alla Rivoluzione. Sì, ma quale? Quella confusa dei ricchi e potenti o quella vera delle idee e dei valori?
John Lennon non ci sta e scatena il rock, anticipando l’heavy metal.
“Dici che che vuoi una rivoluzione
Beh, sai, tutti noi vogliamo cambiare il mondo…”
Settembre
Torna l’amore, ma un amore maledetto e impossibile. Un uomo, condannato a morire sulla sedia elettrica, prega il prete che lo visita prima dell’esecuzione di recapitare un ultimo messaggio alla moglie. Grandi e puntuali arrivano i Bee Gees.
Ho potuto solo mandarti un messaggio , resisti , resisti
Un’altra ora e la mia vita passerà , resisti , resisti
Gran Finale: musica, misticismo, lotta e pace. Per la fine dell’anno 3 capolavori assoluti della musica, ma non solo: Van Morrison, Jimi Hendrix & Bob Dylan e The Band. Perché il gene e il genio del ’68 vivano per sempre.
Ottobre
Van Morrison / Sweet Thing
E passeggerò allegramente
Scavalcando le siepi
E berrò
L’acqua limpida e fresca per quietare la sete
E guarderò i traghetti
Allontanarsi
Su un oceano più blu
Contro il cielo di domani
Novembre
The Band / The Weight
Togliti un peso, Fanny
e mettilo pure su di me…
Dicembre
Jimi Hendrix Experience/ All Along The Watchtower (Bob Dylan)
Dovrebbe esserci una via d’uscita
disse il giullare al ladro
qui c’è troppa confusione…
Non ti devi preoccupare
disse gentilmente il ladro
qui c’è ancora chi va ripetendo
che la vita è soltanto uno scherzo
ma noi due abbiamo capito
che non era questa la nostra sorte…