“Non si può restare soli, certe notti qui, che chi s'accontenta gode, così, così. Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai…”
Cosi recita il testo di “Certe Notti”, una delle canzoni più note e più amate di Luciano Ligabue. E, qui a Melpignano in provincia di Lecce, popolata di norma da 2241 anime, per la XVIII edizione de La Notte della Taranta, arrivati da tutta l’Italia, erano presenti in 200.000.
La Notte della Taranta è il più grande festival d'Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa. Si svolge in Salento ed è dedicato nello specifico alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica. Infatti, la vera protagonista de La Notte della Taranta è la pizzica, un’antica forma di musica popolare tradizionale salentina che oggi si fonde con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica. La pizzica è anche una danza, e risalendo alle sue origini, si scopre che veniva praticata nei momenti di festa e durante i rituali terapeutici ai tarantati, così si chiamavano coloro che erano stati morsi dalla tarantola. Infatti, dopo il morso, le persone cadevano in uno stato di choc dal quale riusciva a risvegliarle solo la musica; la persona danzava in uno stato di trance e un piccolo gruppo di musicisti suonava sino a quando non si annullava l’effetto del veleno. Gianfanco Mingozzi nel suo documentario, La Taranta, (1961), ha dimostrato che questa malattia o malessere colpisce quasi esclusivamente le donne. Come spiegano le autrici del blog, “Politica Femminile e Femminile nella Politica – Puglia”, per le donne il tarantismo rappresenta una maniera di sfogarsi, di ribellarsi contro i condizionamenti di una società rigidamente patriarcale, che riservava alle donne solo sfruttamento, nella preclusione di ogni libertà e dell’eros.
Il cosiddetto Concertone finale è il culmine di un mese di appuntamenti musicali in tutto il salentino, ed è caratterizzato dalla presenza di un Maestro Concertatore, che ha il compito di reinterpretare i “classici” della tradizione musicale locale avvalendosi dell’aiuto dell’Orchestra Popolare "La Notte della Taranta", un gruppo di circa trenta tra i migliori musicisti di riproposta del Salento, insieme a importanti ospiti della scena musicale nazionale e internazionale.
Quest’anno, il Maestro Concertatore è stato Phil Manzanera, storico chitarrista dei Roxy Music e coproduttore dei Pink Floyd. Manzanera ha arrangiato le musiche tradizionali del Salento incrociandone i ritmi con quelli di altre tradizioni musicali, in particolare con la musica latino-americana, la musica elettronica e la musica rock.
“Mi sono concentrato”, ha raccontato Manzanera, che ha partecipato al concerto suonando la sua chitarra, “sugli elementi percussivi della pizzica, derivati dal Tarantismo e incorporati nella musica popolare salentina, nel tentativo di creare una trance ipnotica, una sorta di fusione fra il tamburello e i ritmi sudamericani, in mezzo ai quali sono cresciuto”.
Gli ospiti internazionali scelti da Manzanera hanno incluso Paul Simonon (bassista dei The Clash), Tony Allen, batterista nigeriano tra i fondatori della musica Afrobeat, Andrea Echeverri, chitarrista e leader della band colombiana Los Aterciopelados, Anna Phoebe, violinista londinese della Trans-Siberian Orchestra e Raoul Rodriguez, chitarrista di flamenco.
Il clou della manifestazione è stata la performance della super band insieme alla rockstar italiana, Luciano Ligabue, che ha suonato quattro canzoni, "Ndo Ndo Ndo" in griko (il dialetto neogreco), e "Beddha ci dormi", una serenata in dialetto salentino cantata insieme ad Alessia Tondo, e il "Muro del suono", e "Certe Notti", in versioni rivisitate con l'ausilio di tamburelli.
Insieme ai musicisti si è esibito magistralmente il corpo di ballo, diretto da Roberto Castello, che ha danzato al ritmo della pizzica proprio come gran parte del pubblico che ha ballato per tutta la durata del concerto.
Alla fine, in una prova straordinaria e commovente, duecentomila voci si sono unite a quella della rockstar di Correggio per cantare “Certe Notti”. Tutti coloro che erano presenti a Melpignano sabato notte erano ben svegli e hanno sicuramente goduto!
*Wolfgang Achtner, nato a New York e da molti anni residente in Italia, è un giornalista freelance e regista di documentari. Dall'Italia ha lavorato per la ABC News, CNN, Press TV, The Independent & The Independent on Sunday.