“Il 2015 è stato definito “anno della musica” e quindi la promozione dell’italiano nel mondo ha come motto L’italiano della musica, la musica dell’italiano.” – Paolo E. Balboni Itals, Ca’ Foscari
Dal Settecento, fino alla prima metà del Novecento, la diffusione della lingua italiana in Europa e nel mondo è stata possibile per via della musica classica, l’opera, e la lirica. Oggi, l’Italia è il Paese con il più alto patrimonio artistico e culturale, e l’italiano, l’idioma più musicale del mondo, fa parte di questa estesa ricchezza nazionale.
La musica e le canzoni favoriscono l’apprendimento della lingua, ma come integrarli nel curriculum dell’italiano? Anche se la risposta non è semplice, le attività che si possono creare con una canzone sono tantissime, come pure i metodi didattici, che possono variare, a secondo il livello, la popolazione degli studenti, i loro gusti musicali, e le loro abilità vocali. La bellezza della musica, quindi, sta anche nella diversità, e non esiste nessun’altra città con le varietà culturali e linguistiche come quella di Manhattan.
La settimana scorsa sono andata al concerto della stupenda Cristina Fontanelli , dove ho avuto il piacere di assistere al concerto “Great International Songbook”, dedicato alla musica classica internazionale. Il bellissimo concerto si è svolto sabato 2 maggio al Baruch Performing Arts Center di NY, dove Cristina si è esibita con altri artisti di talento arrivati da paesi diversi. Cristina Fontanelli e gli altri artisti hanno rappresentato la musica classica di quattordici paesi: Francia, Spagna, Germania, Russia, Giappone, Irlanda, Medio Oriente, Italia, Svezia, Inghilterra, Corea, Israele e USA.
Fontanelli, newyorchese nata a Brooklyn da una famiglia di origine pugliese, è attrice, soprano e cantante di opera, canta in molte lingue, ed è stata anche premiata dalla PBS/WNET. Da soprano, Cristina si dedica a diffondere le canzoni classiche italiane, arie, napoletane e canzoni natalizie, nei vari teatri di NY, e con tournée in Giappone e altri paesi. Nell'ascoltare Cristina Fontanelli, si sente l'amore per il patrimonio musicale italiano, e questo avviene non solo quando canta con passione le melodie italiane di musica classica, ma anche quando spiega in modo semplice e divertente la trama dell’opera istruendo il pubblico sui benefici della musica classica.
Per Cristina l'ascolto della musica classica ha un benefico effetto terapeutico sul cuore e tutto il sistema cardiocircolatorio, riducendo lo stress. Perciò, ascoltare la musica classica non è solo un piacere dello spirito, che da sensazioni di rilassamento e pace interiore, ma è anche un aiuto per ritrovare la salute compromessa dai ritmi spesso troppo stressanti della vita contemporanea. Anche a scuola la musica è terapia per gli studenti. In fatti, la metodologia didattica afferma che la musica fa aumentare il livello di dopamina, un neutrasmettitore che solleva il tono dell'umore, nel cervello, un fattore che migliora le prestazioni cognitive.
Cristina racconta al suo pubblico che ha iniziato lo spettacolo “Christmas in Italy” per conservare il grande patrimonio classico e popolare Italiano della canzone. Inoltre lei visita le scuole della città di NY, per preservare la lingua e la cultura attraverso l’opera, insegnando alle giovani generazioni i valori che l’opera e le canzoni classiche rappresentano per la nostra cultura. Così, in una città con le diversità musicale come New York City, Cristina Fontanelli sa integrare la musica e la canzone in modo piacevole e divertente e soddisfare gusti, culture e lingue diverse. Un’ottima motivazione per i docenti di lingua.
Un po’ di storia: Nel XVIII secolo, il poeta Pietro Metastasio aveva diffuso la novità di scrivere poesie per la musica, e così si avvia la tradizione del melodramma, dell’opera e della lirica italiana con gran successo in tutto il mondo. Anche Mozart, grande musicista austriaco, nella sua musica ha esalato bellissime opere liriche scritte in italiano come “Le nozze di Figaro”, una delle più famose opere di Mozart, scritta dal compositore austriaco in gran segreto perché la commedia era stata vietata dall'Imperatore Giuseppe II, poiché attizzava l'odio tra le varie classi sociali. Questa fu anche la prima di una serie di collaborazioni tra Mozart e Lorenzo da Ponte, il quale nelle sue Memorie racconta di come scrisse il libretto di Don Giovanni per Mozart, anche se Mozart gli aveva lasciato la libertà di scegliere il soggetto da trattare, e quando Lorenzo da Ponte propose Don Giovanni, Mozart ne fu molto contento. Segue l’opera “Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti”, dalla quale includo una citazione “È la fede delle femmine come l'Araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!” –Don Alfonzo –
In seguito i musicisti italiani sono andati a suonare e a insegnare la musica di Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini in tutto il mondo diffondendo anche la nostra bella lingua. Il successo nel teatro musicale all'italiana ha conferito al nostro idioma il primato di lingua dell'opera. Per questo le parole che riguardano la musica sono di origini italiane. Molti termini sono aggettivi come adagio, allegro, alto, basso, veloce, piano, forte, etc.; altre invece indicano gli strumenti musicali come il violino, il violoncello, la viola, il pianoforte, strumento inventato da un italiano. Poi ci sono parole che indicano i generi di musica, o di canto, come aria, capriccio, fantasia, fuga, sinfonia, e quelli che indicano i tipi di cantanti lirici, per esempio il tenore o il soprano.
Quando si lavora per insegnare l’italiano attraverso la musica, gli insegnanti devono amare la musica e presentare le proprie idee ascoltando attentamente anche le idee degli altri, per una collaborazione di successo. Gli insegnanti devono essere molto motivati affinché gli alunni si prestino all’apprendimento dell’italiano attraverso la musica. Questo è possibile solo se i docenti siano insegnanti e artisti allo stesso tempo, e devono pianificare ed eseguire regolazioni a secondo il gusto degli studenti, che di solito sono un pubblico molto eterogeneo. Ricordiamo che per ottenere successo bisogna lavorare consapevolmente insieme ai docenti di musica facendo un tour nelle classi di musica e andando ai concerti.
Infine, ogni docente dovrebbe migliorare le proprie capacità e presentare abilità diverse nelle loro aule per promuovere un’istruzione più dinamica, piacevole, rilassante e divertente. Incorporando la musica nelle lezioni e organizzando gite per portare gli studenti ai concerti si possono ottenere ottimi risultati con l’insegnamento dell’italiano.
Per saperne di più: Perché usare la canzone per insegnare lingua e cultura italiana: i punti di forza
Filomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY. Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures. Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12.