L’Istituto Italiano di Cultura di New York celebra l’8 marzo, giornata della donna, con una mostra dal titolo “Constancia. Donne e potere nell’Impero Mediterraneo di Federico II”.
Capolavori che vanno dal XII al XIX secolo per la prima volta raccontano una storia al femminile.

Al centro della mostra sono quattro regine e imperatrici straordinarie – tutte di nome Costanza – legate a Federico II di Svevia e ad un’idea di Italia e di Europa nella quale ci riconosciamo: multiculturale, multilinguistica, aperta a un orizzonte mediterraneo. Molti i pezzi di grandissimo valore che non sono stati mai esposti neppure in Italia, e che la mostra ha contribuito a riscoprire.

Il vernissage si è svolto il 7 marzo con la partecipazione dell’Ambasciatrice Mariangela Zappia. Nel suo discorso introduttivo l’Ambasciatrice dell’Italia a Washington ha ricordato la condanna europea dell’attacco russo all’Ucraina, affermando: “l’inaugurazione di questa mostra davvero unica è un’occasione per vedere con i nostri occhi come l’Europa e il Mediterraneo, nonostante guerre e crociate, sono state un luogo di fusione di cultura, di bellezza, di artigianato e di arte”. L’Ambasciatrice si è anche soffermata sulla tecnologia tutta italiana di climatizzazione, progettata dall’azienda Arterìa, che garantisce la salvaguardia del passato con tecniche avanzatissime.

Dopo le parole dell’Ambasciatrice, sono risuonate le note dell’inno nazionale ucraino (con la traduzione in italiano dei suoi versi, inneggianti alla libertà) e ha preso la parola l’addetto culturale ucraino a New York, Andrew Horodysky. Con commozione ha ricordato i legami con l’Italia, fondati su un passato di forti relazioni culturali, sociali, religiose. Sono poi intervenuti i responsabili dei due pilastri scientifici su cui la mostra si sostiene: l’Università di Palermo e l’Università del Salento.
Fondamentale l’apporto in particolare di una ricercatrice straordinaria per competenza, e passione: la professoressa Maria Concetta di Natale, che è intervenuta da remoto, emblema delle donne che oggi vanno elaborando una visione nuova del passato e del presente. Il rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice ha offerto all’Ambasciatrice Mariangela Zappia e al Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Fabio Finotti il sigillo dell’Università, come simbolo di una collaborazione culturale destinata a durare nei prossimi anni.

L’inaugurazione si è conclusa con un riferimento ai Vespri Siciliani, vicenda che ha al suo centro un’altra donna, attaccata e offesa: una donna che eroicamente difende il proprio onore e che nell’Ottocento diventa il simbolo dell’Italia intera e del suo desiderio di riscatto. E’ stata proiettata infine un’intervista alla regista Emma Dante che ha messo in scena i Vespri verdiani al Teatro Massimo di Palermo, e una selezione dall’opera è stata suonata dalla pianista italo-americana Laurie Adamo-Ricigliano.

Tra il pubblico il Console Italiano a New York Fabrizio Di Michele e il Direttore dell’Ice Antonino Laspina, oltre a critici, artisti, direttori di istituzioni museali, giornalisti, e Lila Castellaneta, moglie dell’ex ambasciatore italiano negli Usa, Giovanni Castellaneta.

Un grande successo e una mostra con alcuni tesori che parlano di bellezza in un’epoca che ne ha sempre più bisogno.