Solitamente, quando spegniamo le candeline sulla torta, viene detto al festeggiato/a, di pensare ad un desiderio ma di non rivelarlo altrimenti non si realizzerà: tutto sbagliato perché bisogna invece dirlo ad alta voce, bisogna “cantarlo”, impegnarci a realizzarlo e farlo conoscere a chi ci sta intorno perché là fuori ci sono persone che potrebbero aiutarci e indicarci la strada giusta.
È il messaggio dell’epico musical d’animazione WISH, sessantaduesimo film della Walt Disney Animation Studios che, con questo lungometraggio, celebra il centenario della sua fondazione (16 ottobre 1923): il film è una lettera d’amore a Walt Disney e un ringraziamento a tutti gli artisti che
vi hanno lavorato nel corso degli anni; un riuscito e piacevolissimo mix, nei personaggi, nelle canzoni e nelle citazioni, dei molti film di successo che hanno pavimentato la storia cinematografica di questa casa di produzione.
A dirigerlo è un duo composto, proprio come sarebbe piaciuto a Walt Disney, da un veterano – il sessantacinquenne Chris Buck (Tarzan, il premio Oscar Frozen-Il regno di ghiaccio e Frozen II-Il segreto di Arendelle) – e una debuttante regista – la quarantenne thailandese Fawn Veerasunthorn (da dodici anni alla Disney, dove sognò di lavorare fin da piccola dopo aver visto il film Dumbo, e recentemente responsabile della narrativa per il lungometraggio, candidato all’Oscar, Raya e l’ultimo drago).
Nella magica isola di Rosas, idealmente situata al largo della Spagna e conosciuta in tutto il mondo come il “regno dei desideri” Asha (già apparsa nel cortometraggio Disney Once Upon a Studio) è la diciassettenne che dà il benvenuto ai tanti visitatori dell’isola e aspira a diventare l’assistente di Re Magnifica che comanda nell’isola. Il sovrano spinge le persone a fidarsi di lui anche se dà loro false speranze dicendo di possedere la magia per realizzare i loro desideri: in realtà però non lo fa – ed Asha lo scopre – perché così può controllare la vita, i sogni dei suoi sudditi e continuare a regnare. Una sera, in preda alla disperazione, Asha fa un’appassionata richiesta alle stelle in cielo e da lì arriva una potente forza cosmica, Star, la stella dei desideri, una piccola palla dall’energia sconfinata che aiuterà Asha, contro Re Magnifico e l’iniziale incredulità di molti abitanti di Rosas, nel realizzare il suo sogno: mettere in salvo la sua comunità.
Uno dei tanti riferimenti di WISH all’eredità del creatore di Topolino proviene dalla canzone Disney ispiratrice del nuovo film, When You Wish Upon a Star, scritta per il classico d’animazione Pinocchio (1940), ma il più grande legame è nel titolo: che si tratti di Geppetto (Pinocchio, 1940, che osserva le stelle desiderando che il suo burattino di legno diventi un bambino vero), o di Tiana (La principessa e il ranocchio, 2009, che guarda le stelle sognando di avviare un’attività tutta sua), molti dei personaggi Disney più amati sono contraddistinti dai propri sogni. Non c’è, insomma, nulla di più forte di un desiderio sincero.
Star incarna la speranza, la luce, l’ottimismo, la creatività, l’immaginazione e a differenza di Re Magnifico non esaudisce i desideri, non ha tutte le risposte, ma ispira Asha a pensare in modo diverso: insomma, rappresenta tutto quello che ci aiuta ad andare avanti nei momenti difficili, a continuare ad aggrapparci alle nostre speranze. Star vive in ciascuno di noi, ma sappiamo ascoltarlo e seguirlo?
WISH non è un film solo per fanciulli ma anche per grandi: ci ricorda l’importanza della speranza, il bisogno di credere in noi stessi, i valori dell’amicizia e della fiducia verso gli altri perché possono magari crearsi legami che aiutano nei momenti bui. È un film sulla famiglia, sul bisogno di proteggere la felicità di chi è ancora con noi, ma anche sulla difficoltà di emergere in un mondo dove trovano sempre più spazio bugie facili e consolatorie.
È un caleidoscopio di tutto il mondo Disney. Oltre al già citato Pinocchio (qui Geppetto è Sabino, nonno centenario della ragazza), il film è pieno di rimandi alla cinematografia disneyana: da La sirenetta a Il libro della giungla (appare l’orso Baloo), da Mary Poppins a Peter Pan, La bella addormentata nel bosco, ma anche pellicole più recenti come Zootropolis e Oceania. La parte più importante la fa comunque Biancaneve e i sette nani: qui Asha/Biancaneve è orfana di padre (non di madre come invece la precedente eroina del 1937) e ad aiutarla ci sono sette adolescenti la cui personalità rispecchia quella di ciascuno dei suoi adorabili piccoli accompagnatori che abbiamo tanto amato da bambini (Gabo, che ha sempre la risposta pronta e tiene tutto sotto controllo, è il Brontolo moderno; Dario, un ragazzo gentile e con le guance rosse di cui è difficile non innamorarsi, è Cucciolo, anche per via di un dettaglio iconico: le stesse orecchie a sventola del personaggio a cui è ispirato).
Dal punto di vista visivo il film, nel creare le scene, fonde la tecnica tradizionale del passato -l’acquarello – con quella che è invece oggi la 3DCG, cioè la computer grafica moderna. Talvolta, solo però per qualche attimo, si rimane sorpresi nel vedere personaggi e sfondo leggermente sfocati (conseguenza del voluto effetto acquarello) rispetto a quanto invece visto ultimamente con la 3DCG, ma è solo un attimo, perché poi la storia e i personaggi tornano a immergerci in un musical vecchio stile che coniuga positivamente animazioni a mano e tecnologia.
Sono ben sette le nuove canzoni, alcune delle quali (come quella che termina con la danza o quella con il pollaio) che si candidano a diventare tra i ragazzi il tormentone dei prossimi mesi. La voce di Asha è della premio Oscar Ariana DeBose (Migliore attrice non protagonista per West Side Story), mentre il Re Magnifico è impersonato da Chris Pine (T. Kirk in Star Trek). Le canzoni di WISH sono scritte dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia Michaels e dal produttore, autore e musicista vincitore del Grammy, Benjamin Rice.
Il film è dedicato a Burny Mattinson, leggenda Disney scomparsa il 27 febbraio 2023 e che ha lavorato ai Walt Disney Animation Studios per oltre 70 anni. È prevedibile che vedremo presto WISH anche in un teatro di Broadway.