La festa del Cinema di Roma si tinge sempre più di rosa e quest’anno la presenza femminile è più forte che mai, grazie alle preziose ospiti che vanno da registe di fama internazionali, a sceneggiatrici o attrici.
La manifestazione non a caso si è aperta con una splendida e bravissima Jessica Chastain, protagonista di un film molto intrigante e emblematico di un’America televisiva tra il pentacostale e le televendite, “The eyes of Tammy Faye”, dimostrando di essere attualmente una delle più valide attrici del mondo.
In un’apertura molto riuscita l’interprete americana ha ricevuto i complimenti anche del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ci sono poi i titoli dei film in tutte le sezioni a confermare l’elemento femminile come centrale all’interno del festival: “The Hive” un difficile affresco di una famiglia tutta al femminile con una madre disfunzionale ma adorata dalle figlie, firmato dal regista Christophe Hermans nella sezione “Alice nella città”.
Uno dei film più apprezzati in concorso è l’adattamento di una delle penne al femminile più affermate d’Italia, Donatella di Pierantonio, con “L’Arminuta” e la regia di Giuseppe Benito, che riesce a riportare fedelmente l’anomala e profonda storia di sorellanza.
Colpisce molto “Promises” diretto dall’inglese Amanda Sthers, che vede come protagonista il nostro Pierfrancesco Favino, definito dalla regista, “tesoro nazionale” per la sua estrema professionalità e bravura di grande attore. Il film seppur sia caratterizzato da uno stile sincopato, a causa dei numerosi flashback in più epoche della vita del protagonista, ci restituisce una storia di sentimenti da sempre inespressi ma mai sopiti.
Uno dei film in cui il femminile è assoluto e di altissima resa è “Les Jeunes Amant” con protagonista la star francese Fanny Ardant, la quale interpreta una donna della sua età alle prese con le difficoltà del tempo che scorre inesorabile, ma sorpresa dall’amore con un uomo molto più giovane di lei.
L’opera cinematografica firmata Carine Tardieu può essere riassunta come un manifesto della figura femminile al di’ sopra di qualsiasi stereotipo e convenzione sociale; è invece scontata la perfezione della Ardant che aggiunge alla sua grande capacità interpretativa anche una importante compartecipazione con il suo personaggio.
Come dice la presidente del Festival Laura Delli Colli, c’è molto femminile in questa edizione e continuerà ad esserci fino alla fine della settimana.
Si attendono altre proiezioni ed ospiti che rendono l’atmosfera ancora più elettrizzante del solito.