Attiva da oltre centotrent’anni, Piaggio è un’azienda che per molti significa Vespa, il famosissimo scooter che nel tempo è diventato quasi un personaggio letterario, titolare com’è di una ricca vita multimediale tra film, libri e canzoni. È una storia nota, eppure incompleta: non solo perché il Gruppo Piaggio raccoglie oggi l’eredità di altri importanti marchi (Moto Guzzi, Aprilia, Gilera e Derbi), ma per il fatto che la Piaggio ha sempre avuto a cuore la mobilità nel suo insieme, senza limitarsi alle due ruote. FuturPiaggio (Rizzoli 2017) guarda al futuro dell’azienda riscoprendo nella sua storia le innovazioni più sorprendenti (eliche per aerei, carrozze ferroviarie, funivie) attraverso una forma che stupisce: un libro “imbullonato” sul modello futurista di Fortunato Depero che richiama sia il mondo delle officine sia una tradizione tutta italiana di cura editoriale. Daniele Ledda, direttore artistico dello studio XY Comm di Milano e curatore del volume, ne parla qui con Corrado Confalonieri, dottorando in studi italiani ad Harvard.
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