L’agente immobiliare nell’immaginario collettivo è avvezzo a girare incravattato, mostrando gli immobili sul mercato secondo gli schemi tradizionali. Ma New York è la città dell’innovazione e, se è vero che nella megalopoli a stelle e strisce il made in Italy è tuttora sinonimo di qualità, non è la mera nazionalità a rendere la Vivaldi Real Estate un’agenzia immobiliare di successo a Manhattan.
La carta vincente dell’agenzia immobiliare che dal gennaio al luglio 2014 ha già venduto immobili per 38 milioni, è dovuto al poliedrico team che la compone: Guido Pompilj, ingegnere edile capitolino, con un master alla Columbia University in Business Administration e un’esperienza lavorativa alla Citibank, è colui che ha fondato la Vivaldi Real Estate. Contrariamente a molti che cercano fortuna in America secondo il motto “follow the money”, Guido ha seguito il cuore e nel suo “chercher la femme” la ragazza che lo ha fatto tornare nella grande mela a fine anni ottanta, ha fatto sì che si affermasse come real estate broker prime di fondare la Vivaldi Real Estate nel 1992.
Grande alleata è stata la sua socia americana, Eve Gittelson, newyorchese purosangue, con una vasta esperienza nel real estate e con una grinta da attivista che ultimamente sfodera come blogger a supporto dell’Obamacare. Ma il tratto distintivo di Guido, che contraddistingue la sua agenzia immobiliare dalle altre, è il suo approccio pionieristico nell’utilizzare la tecnologia per la sua professione. Nel 1981, si è forgiato nel primo dipartimento mondiale della Citibank che avesse un personal computer, un Radio Shack. Pochi anni dopo, quando lavorava per la Gabetti da New York, Guido acquistò il primo fax dell’ufficio. Ma il 1996, l’anno del matrimonio fu illuminante, poiché organizzò il net-casting delle nozze per i suoceri in Cina e i genitori in Italia. Fu così che trasse ispirazione l’anno seguente per i suoi primi tour virtuali via Skype, idea poi evolutasi in filmati realizzati con la GoPro. Determinante nella vendita con il tour virtuale fu l’eruzione dell’impronunciabile vulcano islandese, Eyjafjallajökul: un acquirente che non voleva perdere un’occasione, acquistò un immobile avendolo visto solo virtualmente. Attualmente, l’ingegnere visionario ha individuato l’evoluzione del suo percorso di agente immobiliare-tecnologico nei rivoluzionari Google glass, con i quali ha potenziato l’interattività dei tour virtuali della Vivaldi Real Estate.
Francesco Cirillo avvocato vicentino, formatosi professionalmente nella Caput Mundi, è il broker più veloce di New York, dal momento che scarrozza i suoi clienti in Vespa. Poter percorrere Park Avenue o Fifth Avenue sfrecciando in sella a uno scooter è impagabile. Quando l’avvocato Cirillo non usa la Vespa — d’inverno ad esempio — si reca nell’ufficio di Midtown in barca: prende il ferry da Williamsburg, tragitto che gli ricorda nostalgicamente il vaporetto della Serenissima. Naturalmente coniuga il glorioso passato con il presente facendo il biglietto attraverso una App sullo smartphone. Francesco inoltre, può ostentare il buon gusto italiano con gli stranieri che si rivolgono a lui, grazie alla sua attività di critico enogastronomico per la Guida dei Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, al quale contribuisce da quando è divenuto sommelier in seguito al conseguimento dell’Ais Master. Oltre alla costante ricerca di opportunità di investimento a Manhattan, Francesco si occupa del business development e delle pubbliche relazioni della Vivaldi Real Estate in Italia, Cina, India e Sud America.
Andrew Brenta, nato a New York da genitori Italiani, ha trascorso la sua infanzia tra l’Italia e gli Stati Uniti. Venendo da una famiglia di costruttori da parte di padre, e broker immobiliari da parte di madre, dopo essersi laureato in Politica, Filosofia ed Economia, a Londra, continua la tradizione familiare con la Vivaldi Real Estate. Ma il tratto distintivo di Andrew sono i suoi viaggi on the road alla guida di una Subaru del 1986, appartenuta alla nonna Elena, soprannominata ‘Ninnola.’ La jeep degli anni ‘80, ribattezzata Justine, grazie ad Andrew e a due suoi compagni di viaggio, Benjamin Ariel Cremante e Guglielmo Fontana-Rava, nel 2007 ha incominciato un’impresa che avrebbe fatto invidia a Jules Verne: ha percorso 16 paesi seguendo l’itinerario della via della seta (Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Azerbaijan, Kazakhstan, Uzbekistan, Kyrgyzstan, Georgia, Russia, Ucraina, Moldavia, Romania, Ungheria). Qualche anno dopo Justine è arrivata a Città del Capo partendo da Milano e la prossima avventura sarà alla scoperta del Sud America, partendo dalla Patagonia per approdare nella Grande Mela. Andrew è un esploratore e un grande conoscitore del mondo, caratteristica che può tornare utile nella concrete jungle di Manhattan.
Piero Massimino, d’origine trinacria è il poliglotta della Vivaldi Real Estate: parla perfettamente cinque lingue, inglese, francese, spagnolo, tedesco e naturalmente l’italiano. Dopo essersi laureato in giurisprudenza alla Cattolica di Milano ha vissuto per un periodo in Germania prima di approdare a New York dove, in seguito al suo master alla Fordham University, ha dato il “Bar” exam, l’esame per essere abilitato alla professione d’avvocato negli Stati Uniti. Alla Vivaldi Real Estate, Piero si occupa dei contratti commericali, legati agli uffici e ai ristoranti, motivo per cui è ferratissimo in materia di ristoranti sull’isola ed è conosciuto da tutti gli addetti ai lavori, soprattutto nell’Upper East Side. Quando organizza cene con gli amici si comporta da perfetto anfitrione ed è ormai esperto, grazie alla fidanzata argentina, di succulenti barbecue, conditi dal miglior chimichurri di New York.
Luca Burato, prima di sbarcare in America ha lavorato nel Bel Paese fino al 2010 in un negozio di dischi, divenuto nel tempo una casa di produzione e distribuzione e, allo stesso tempo, per una compagnia che si occupava di promuovere l’arte e la cultura nel territorio di Vicenza e nel Veneto. Dopo diversi andirivieni intercontinentali, ha conosciuto sua moglie Marie a New York, dove ha deciso di stabilirsi, iniziando a lavorare nel settore dell'hospitality management. La sua storia è l’emblema del self-made man: trasferitosi con soli $1000 in contanti nel portafoglio, e senza un piano sicuro, per nove mesi ha lavorato sette giorni su sette con una media di 12 ore al giorno vivendo in 25 metri quadrati nel seminterrato di un appartamento a Midtown East, fino alla svolta arrivata con l’ottenimento della licenza da real estate salesperson che lo lega ufficialmente alla Vivaldi Real Estate. Oltre al lavoro per il quale nutre una grande passione, Luca si svaga seguendo il pugilato, sport che pratica da anni.Insieme a Marie, si prende cura del loro bull-dog francese Alberto, il cui nome è stato scelto per omaggiare Alberto Sordi. La coppia inoltre supporta il Long Island Bulldog Rescue con il sogno di aprire un rifugio in Italia.
Completano la squadra Gerardo Nobile, che rappresenta la Vivaldi sia in Italia sia negli States, le due collaboratrice cinesi, Masa Ma e Helen Toscano, nonché la giapponese che cura l’amministrazione e tiene alto l’orgoglio musicale della Vivaldi, essendo un’affermata pianista jazz, Emiko Hayashi.
Un team affiatato che consente alla Vivaldi Real Estate di farsi garante di un servizio che accompagna i suoi clienti attraverso le quattro stagioni dell’investimento: la ricerca, l’acquisto, la gestione e l’eventuale rivendita. Mai un nome propiziatorio fu più azzeccato, considerando, tra l’altro, che la raccolta dei dodici concerti per violino di Antonio Vivaldi, di cui i primi sono conosciuti come Le Quattro Stagioni, si chiama Il cimento dell’armonia e dell’inventione.