Ci risiamo, un tesoriere sparisce con i soldi. Questa volta, però, c’è un fatto nuovo: la sfacciataggine.
L’uomo in questione – Luigi Lusi (nella foto), ex responsabile delle casse prima della Margherita di Francesco Rutelli poi del Pd di Pierluigi Bersani – ha utilizzato a fini personali 13 milioni di euro dei partiti che glieli avevano affidati. Ci ha comparato casa e altro: la casa, si sa, è un bene primario a cui gli italiani non rinunciano, anche il povero Lusi terrà famiglia no? È stato pizzicato, forse lo espellono dal partito, dovrà rispondere alla magistratura. Ma lui, imperterrito, lancia una proposta: “Vabbè vi ridò i soldi, ma solo la metà”.
Capito perché la gente non ne può più dei partiti e, in cambio, dichiara nei sondaggi la propria approvazione al governo Monti che pure sta pesantemente mettendo mano nelle loro tasche? L’augurio è che questo governo dei professori e di qualche ex banchiere compia due miracoli. Il primo, ovvio: riportare in carreggiata il Paese, togliendolo dal baratro in cui stava precipitando. Il secondo è un po’ meno ovvio ma, secondo me, altrettanto auspicabile: approfittando della ventata di rigore ma anche di aria fresca che si respira di questi tempi, perché non mandare a casa tutti i politici del vecchio regime? Lo so: sto sognando.
Altro sogno: “Occupy Scampia”. Gli indignati italiani sfidano Gomorra e il clan dei casalesi, le cui malefatte sono state denunciate dallo scrittore Roberto Saviano.
Tutto è cominciato da Twitter. I camorristi sono tecnologicamente aggiornati. Con un tweet hanno imposto il coprifuoco all’intero quartiere napoletano delle Vele, che il mondo intero conosce per le loro malefatte: negozi serrati alle 8 di sera, gente che dovrebbe starsene rinchiusa in casa.
Qualcuno però non ci sta, guarda caso: una donna. Pina Picierno, deputata campana del Pd, promuove così una vera e propria mobilitazione. E lo fa anche lei usando i social network. Il messaggio è: occupare con una presenza giovanile e pacifica l’inaccessibile quartiere. “I clan ci imprigionano? E allora noi adesso ci riprendiamo il territorio”.
Auguri di cuore.
Il calcio spiegato dalla scienza e a uso, soprattutto, delle donne. Mio marito è arrivato trionfante, agitando un ritaglio di giornale. Pare che sia appena uscito un libro (“La scienza nel pallone”, Zanichelli Editore) in cui si spiegano i segreti scientifici dello sport più amato dagli italiani.
Autori sono due maschietti, ovviamente: Nicola Ludwig, ricercatore del Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Milano, e Gianbruno Guerrerio, giornalista scientifico.
A quanto pare nel dotto volume viene spiegata, tra l’altro, “la teoria degli urti applicata all’arte del calcio” ma anche “la gittata della rimessa laterale”. Senza dimenticare l’aspetto psicologico. Perché, dicono i due e mio marito legge ad alta voce convinto: “Bisogna ricordarsi che in campo ci sono degli umani. Anzi: dei superumani. Persone di grande talento: la parte psicologica è imprescindibile”.
Temo che il coniuge voglia comprare il libro e pensi di convincermi a leggerlo. Se lo scorda. Tutta la mia solidarietà alle hostess della Meridiana.
La compagnia aerea controllata dall’Aga Khan ha fornito le nuove divise. Taglia massima: 40-42. Il messaggio, che ha suscitato le proteste delle dirette interessate, è chiaro: “Donne, dovete dimagrire”.
Da titolare di una taglia superiore mi unisco alle proteste.