I vacanzieri statunitensi vaccinati saranno i benvenuti nel Vecchio Continente, parola di Ursula von der Leyen.
La presidentessa della commissione ha assicurato al New York Times che i cittadini USA che avranno ricevuto la piena vaccinazione (vale a dire doppia dose con Pfizer o Moderna e singola dose con J&J) potranno, dopo oltre un anno di stop a tutti i viaggi non essenziali, visitare l’UE per svago o turismo.

Gli USA, del resto, utilizzano vaccini approvati dall’EMA, e dunque riaprire i confini agli americani vaccinati non comporterebbe un rischio maggiore che permettere lo spostamento dei cittadini dei 27 Stati membri. “Una cosa è chiara”, ha spiegato la presidentessa, “tutti i 27 Stati membri accetteranno incondizionatamente coloro che sono vaccinati con sieri approvati da EMA”.
Tuttavia, tanto per gli americani quanto per gli europei rimane il dubbio (non da poco, in realtà) di quando questi viaggi di piacere potranno riprendere. La von der Leyen ha solo commentato che la ripresa dei viaggi dipenderà dalla “situazione epidemiologica, ma sta migliorando negli Stati Uniti e, speriamo, anche in Unione Europea”.
Bruxelles conferma che sono anche in corso da settimane discussioni con gli USA per implementare tecnologie per rendere disponibili e legalmente validi i rispettivi certificati vaccinali. È probabile che nell’immediato futuro si ricorra a modalità relativamente “basic”, per esempio fornendo ai cittadini USA in arrivo in Europa un certificato vaccinale equivalente a quello Europeo, da poter esibire durante il viaggio.
Qualche Paese europeo aveva già bruciato le tappe, per la verità. La Grecia, che scalpita da mesi per poter avviare la sua stagione turistica e tamponare le perdite economiche, ha aperto i suoi confini agli statunitensi già questo lunedì, previo certificato di vaccinazione o tampone negativo.
La notizia è accolta con un sospiro di sollievo anche dalle compagnie aeree, settore particolarmente colpito dalle restrizioni ai viaggiatori. Andrew Nocella, della United Airlines, ha commentato parlando ai suoi investitori che la compagnia ha notato che “immediatamente dopo che un Paese annuncia la possibilità di accedervi presentando il certificato di vaccinazione, la domanda per voli turistici torna rapidamente ai livelli del 2019”.
Nel frattempo, però, l’Unione Europea e con lei l’Italia rimangono una zona di rischio 4 secondo il CDC, cioè una destinazione di viaggio altamente sconsigliata perchè pericolosa.