Monumenti come la statua della Libertà o la cattedrale di Saint Patrick, musei come il MET o il MOMA, e poi Central Park, Little Italy, Wall Street. Anche chi non ha mai varcato l’Atlantico conosce a memoria i luoghi iconici di New York. Visitarli è d’obbligo, e chiunque capiti nella Grande Mela non può farne a meno.
Ma una volta battute le strade “tradizionali”, solcate ogni anno milioni di turisti, rimane ancora un mondo tutto da scoprire nella città che non dorme mai.
Ne sa qualcosa T.M. Rives, che lo ha descritto in una guida in grado di portarci per mano in una miriade di luoghi quasi sconosciuti al grande pubblico, ma non per questo meno affascinanti.

In New York Insolita e Segreta, volume che ha arricchito la serie di guide diventate il marchio di fabbrica della casa editrice francese Jonglez, si trovano così numerosi tesori nascosti: da musei a splendidi giardini, fino a semplici oggetti resi famosi da film cult, come la grata (ancora intatta) che vide svolazzare la gonna di Marylin Monroe nella celebre scena del film “Quando la moglie è in vacanza”.
Nell’East Village troviamo per esempio il museo del gangter americano, nato all’interno di un immobile acquistato dalla famiglia Otway, che oggi ne è proprietaria, ma in precedenza posseduto dal criminale Walter Sheib. Tra gli oggetti lì custoditi, e che raccontano la turbolenta storia del crimine americano del primo novecento, i proiettili della celebre strage di San Valentino e la maschera mortuaria del famigerato rapinatore John Dilinger (1903-1934).
Per chi ama cimeli meno macabri, nell’antica Frauncers Tavern, fondata nel lontano 1762 e ancora oggi uno degli edifici più antichi di Manhattan, troviamo invece il più innocuo frammento di un dente di George Washington, conservato a mo’ di reliquia insieme a un suo ciuffo di capelli (castani e non bianchi, con buona pace dell’iconografia ufficiale) e ad altri preziosi cimeli degli albori della nazione americana. D’altronde il luogo è importante: in una delle sue grandi sale il primo presidente pronunciò il proprio discorso di commiato, annunciando nel 1783 il ritiro dalla scena pubblica.

Nella città in cui il nome di una via è diventato sinonimo del capitalismo, non può mancare una tappa al museo della finanza, ovviamente a Wall Street.
Maestosi, ma spesso invisibili all’occhio distratto dei turisti tradizionali, ci sono poi monumenti pubblici come la splendida torre di High Bridge, o la Metropolitan Life Tower, completata nel 1909 (all’epoca fu per poco l’edificio più alto del mondo) e ispirata al campanile veneziano di San Marco.
Per gli amanti del verde, la guida è inoltre ricca di giardini e parchi: tra questi troviamo addirittura una cascata in pieno centro, a Greenacre Park, o una palude salata a Inwood Hill Park, ultimo “luogo primordiale” ancora presente a Manhattan, mentre nel bel mezzo di un altro parco suggestivo, Riverside Park, fa capolino un Memorial del tutto particolare, dedicato a Giovanna d’Arco, in cui spicca una imponente statua equestre della pulzella d’Orleans scolpita nel 1915.

E a proposito di statue, sempre nel Village è possibile ammirare Sylvette, una scultura monumentale inaugurata nel 1968 e progettata nientemeno che da Pablo Picasso.
Ovviamente, non è solo Manhattan a riservare sorprese. Anche gli altri quartieri di New York sono ricchi di posti insoliti in cui vale la pena fare un salto. Se ci capita di fare una passeggiata dalle parti del Queens, per esempio, possiamo decidere di visitare una delle fabbriche più antiche della Grande Mela, quella dei mitici pianoforti Steinway & Sons. I tour organizzati al suo interno ci potranno guidare in tutte le affascinanti fasi di produzione degli strumenti.
Se invece abbiamo voglia di in atmosfere da estremo oriente, Staten Island potrebbe fare al caso nostro, tuffandoci nel verde del giardino dell’Erudita Cinese (Chinese Scholar’s Garden) l’unico luogo newyorkese in cui ci sembrerà davvero di essere stati catapultati in Cina (altro che Chinatown!).
L’elenco di luoghi insoliti e segreti potrebbe continuare all’infinito, fra chiese, sculture, stravaganti cimeli o cinema talmente maestosi e barocchi da sembrare autentici palazzi reali, come il fiero ed enigmatico Cinema Loew’s, situato a Broadway, all’altezza della 175esima strada.
In una città come New York, c’è solo l’imbarazzo della scelta.