Marco Maldera inizia da Roma per approdare a New York per lavorare nel settore VFX, ovvero esperto di effetti speciali digitali. Ma il suo impiego non è solo questo, riguarda l’arte visiva, la regia, il design, l’uso della grafica 3d e del colore, per abbracciare macro aree come quella del cinema, della pubblicità, della tv. Un ambito creativo e tecnologico particolare che necessità di continui aggiornamenti e perenne evoluzione. Si tratta di combinare tutti gli elementi a disposizione per creare l’immagine finale.
Maldera, romano di 34 anni, si è trasferito negli Stati Uniti dove è diventato un esperto di effetti speciali digitali e lavora a film e serie tv di successo.

Qual è il tuo background accademico e lavorativo in Italia?
“Vengo dal mondo delle belle arti. Quando ho cominciato non esisteva un percorso accademico mirato al settore dell’ audio visivo. Prima di partire in Italia studiavo all’università ed ero un pittore professionista. Sono arrivato a New York alla fine nel 2009 per migliorare il mio inglese e per fare un esperienza all’estero. Durante il mio corso di studi ho iniziato a proporre i miei lavori di design a diverse gallerie d’arte e a partecipare a varie mostre a Manhattan e Brooklyn. Le cose stavano funzionando e ho deciso di sfruttare queste nuove opportunità. Ho poi frequentato un corso alla New York film academy “.
Parliamo del tuo lavoro come lead compositor. Di cosa ti occupi?
“Il mio percorso è un po’ cambiato negli ultimi anni. Dal mondo dell’arte pittorica e del design classico mi sono spostato nell’ambito dell’arte digitale. Nello specifico mi occupo di effetti speciali digitali. E sono responsabile di coordinare combinare i diversi livelli creativi aggiungendo animazioni, effetti, grafiche, animazioni 2d, sfondi e movimenti. Ovviamente si aggiungono se richiesti tutti gli effetti visivi del 3d.
Inoltre lavoro come Art director per film, cortometraggi e tv-show. Per fare un esempio concreto si può lavorare sulla preparazione di uno spot pubblicitario, la sua ambientazione, il format, fino a inserire personaggi ideati dagli artisti nel contesto di un’azione che va dal film di Hollywood allo spot al progetto di comunicazione commerciale sui social…tra i miei progetti anche alcuni per Marvel, ABC, Netflix “.
La tua formazione in questo campo specifico in usa come è avvenuta ?
“Le nuove generazioni di colleghi vengono da un percorso più strettamente accademico mentre quasi tutti i miei coetanei arrivano da un background artistico più o meno simile al mio. sono passato dalla pittura, scultura, design.. alle arti digitali e al mondo del VFX. Esistono scuole e corsi specifici ora ma quando ho cominciato ho avuto l’opportunità di fare esperienza pratica sul campo, cercando di allargare le mie vedute e assorbire informazioni e pratica costantemente. Diciamo che negli states ho notato una propensione all’azione sul lavoro…non solo nozionismo ma imparare sul campo! In questo ambito non ci sono delle regole precise e se hai talento, tanta costanza e passione prima o poi i risultati arrivano”.
Quindi cosa consigli ad un giovane creativo che voglia intraprendere una carriera come la tua ?
“Il lavoro a New York si focalizza soprattutto nella Pubblicità, TV show e a volte anche film. Il segreto è proporsi e specializzarsi utilizzando anche strumenti che sono alla portata di tutti, come canali Youtube, guide e tutorial on line. A questo proposito ho aperto un mio canale youtube in cui con brevi video spiego ciò che ho appreso in questi anni, mantenendomi in costante aggiornamento per seguire l’evoluzione della tecnologia. Ho notato che sulla rete mancavano manuali di questo tipo e ho sviluppato l’idea di informazione per formare tutti i creativi che, come me, vogliono sempre imparare qualcosa di nuovo per adattarsi alle richieste di mercato ed essere competitivi. Penso che condividere ciò che si sa sia un diritto e un dovere”.
Con che visto ti trovi negli Stati Uniti? Quanto è stato difficile ottenerlo?
“Qui una grande galleria d’arte di Manhattan mi ha offerto di rappresentarmi come artista. Subito dopo sono stato selezionato per partecipare come membro della delegazione americana a un evento internazionale al museo del Louvre di Parigi dove ho anche ricevuto un premio speciale. Da quel momento è nata la mia opportunità lavorativa statunitense. Attualmente mi trovo negli States con un 01 visa. Questo particolare tipo di visto viene rilasciato a persone con “straordinarie capacità in campo artistico”. E qui ci sono molte opportunità nel campo degli effetti speciali digitali. Le aziende sono sempre alla ricerca di artisti da inserire nei vari settori. Se tra i lettori c’è qualcuno con qualche domanda nei confronti del mondo del VFX potete contattarmi tramite il mio sito www.marcomaldera.com”.
Quali sono le tue prospettive future? Resterai negli Usa?
“Per quanto il mio sia da free lance un lavoro impegnativo e sempre in adattamento alle richieste dei clienti, sento che i miei sforzi sono ampiamente ripagati. Come tecnico ho soddisfazioni e riconoscimenti, cosa che in altri paesi non penso siano facili da ottenere. Qui c’è competizione ma allo stesso tempo mille opportunità per emergere. Vorrei dare sfogo al mio lato più creativo e qui a New York sento di poterlo fare. Ora come ora vorrei potermi dedicare alla mia passione per la regia. Sto infatti girando il mio primo cortometraggio”.