E’ un’indagine senza fine quella di scovare le informazioni e dare voce ai sopravvissuti italo-ebrei scappati dal Fascismo e dal Nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio per questa mission, il John D. Calandra Institute di New York si è avvalso dell’aiuto della storica Patrizia Guarnieri e la sua squadra di ricercatori: uniti in occasione della Giornata della Memoria, giovedì 27 gennaio.
Completato il lavoro, Patrizia e la sua squadra hanno pubblicato online tutte le esperienze individuali ed universali su “Intellettuali in fuga dall’Italia fascista”. Il sito web fornisce una fonte storica dettagliata che permette ai sopravvissuti di resuscitare le loro storie troppo spesso dimenticate al giorno. Un catalogo storico continuamente aggiornato perché possa riflettere un’immagine che comunichi l’enormità dell’accaduto e che, poco a poco, possa ricostruire una narrativa ricca di testimonianze e informazioni.
L’auto-descrizione del contenuto del sito web è la seguente: “Le storie dimenticate che emergono trattano anche di ingegno e talento, impegno e determinazione, e riconoscono il valore delle contribuzioni degli esponenti esteri della cultura Italiana”.
L’Università di Firenze inaugurò il progetto degli “Intellettuali in fuga dall’ Italia fascista” in occasione del 80esimo anniversario delle “leggi razziali”. Il progetto ha ricevuto appoggi finanziari dalla Regione Toscana (Bando Memoria 2018) ed usufruisce di patronati di istituzioni ed organizzazioni estere, così assistendo con l’accesso a fonti e materiali conducenti ad un’ampia ricerca. Queste generose organizzazioni includono l’Istituzione Calandra John D., CUNY, gli Archivi Centrali per la Storia degli Ebrei di Gerusalemme, la New York Public Library ed il Consolato per l’Accademia a Rischio di Londra. Questi ultimi hanno abilitato l’accesso pubblico ai documenti del Comitato di Emergenza in Sostegno degli Accademici Profughi (ECADFS) e della Società per la Protezione della Scienza e dell’Apprendimento (SPSL).
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