Domani il presidente Giorgio Napolitano pronuncerà il suo ottavo discorso di Capodanno. E' un evento inedito nella storia della Repubblica italiana, dato che mai un presidente italiano era stato eletto per un secondo mandato di sette anni. Il Presidente Napolitano, hanno scritto alcuni giornali italiani, avrebbe preferito non ricevere il secondo incarico al Quirinale, ma il risultato politico arrivato dopo le elezioni dello scorso febbraio avrebbe creato una situazione da indurre (costringere?) Napolitano a togliere il veto alla sua rielezione.
Ora non mancano coloro che prevedono che Napolitano sia pronto a dimettersi, anche prima che il Parlamento sia rinnovato da nuove elezioni. Illazioni? Chissà. Certamente il governo di Enrico Letta non è più quello delle "larghe intese" voluto e costruito proprio da Napolitano. Dopo la scissione del Popolo della libertà e il passaggio all'opposizione della nuova Forza Italia di Silvio Berlusconi, il governo Letta si appoggia su una risicata maggioranza che oltre al PD si regge sul nuovo partito del vice premier Angelino Alfano, nato appunto dalla scissione del PDL. Uno scenario politico quindi diverso da quello che Napolitano aveva costruito all'inizio della legislatura. Voci che arrivano dall'Italia indicano che in Napolitano sia cresciuta la tentazione di voler uscire dal Quirinale per ritirarsi a vita privata dopo 65 anni di ininterrotta attività politica.
In attesa di ascoltare quindi l'ottavo storico discorso del Presidente Napolitano, presentiamo ai nostri lettori il discorso che la sera del 31 dicembre del 1978 pronunciò Sandro Pertini, il presidente della Repubblica più amato dagli italiani. Non fu facile per Pertini pronunciare quella sera delle parole che potessero incoraggiare gli italiani. Quell'anno funesto, in cui era avvenuto il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, ma che anche dal lato economico era stato caratterizzato da indici di disoccupazione molto preoccupanti, soprattutto tra i giovani, non faceva presagire nulla di buono per l'anno nuovo. Ma quel vecchio presidente, che come sempre parlava a braccio, seppe trasmettere ai cittadini italiani la fiducia per credere in se stessi e nella forza e nella tenacia del popolo italiano.
La VOCE di New York quel discorso lo ripropone oggi ai propri lettori grazie alla tecnologia di youtube che consente di ascoltarlo come se fosse in diretta. Noi ve lo consigliamo, cari lettori, ovunque vi troviate, perchè pensiamo che riascoltare Pertini trasmetta ancora energia positiva. Noi speriamo che Napolitano domani possa trovare le parole per infondere la stessa carica agli italiani, anche se sappiamo che sono molti ormai i cittadini che ritengono l'attuale presidente inadatto al ruolo. Ma nei grandi momenti di difficoltà di una nazione, sono proprio le grandi figure carismatiche che possono infodere la fiducia necessaria per confrontarsi con qualunque crisi.
In questa Italia che non riesce al momento a ritrovarsi in simboli comuni, noi speriamo che il ricordo di un grande italiano come Sandro Pertini, possa trasmettere a tutti gli italiani, in Italia come all'estero, la fiducia necessaria per il rilancio del paese. Perche' serve ricordarlo adesso ancora di più, che quell'Italia che trentacinque anni fa si dovette confrontare con tremende prove, ebbe la forza per rimanere una magnifica nazione, indispensabile nella lunga marcia verso la libertà e il progresso di tutta l'umanità.
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