Che fare se lei non vuole, se ci ha detto di no?
Arrendersi è impossibile, la sogniamo notte e giorno, non possiamo accettare l’idea del rifiuto, eppure…
Nel 1979 Stevie Wonder scrive una canzone meravigliosa, Overjoyed, che pubblicherà qualche anno più tardi, nel 1986. Nel mondo le canzoni d’amore sono tantissime, per tutti gusti, dalla semplice canzonetta al rock più duro. Questa però è davvero particolare, per 2 motivi.
Innanzitutto è un capolavoro musicale e non solo per la voce unica di Stevie, sublime e ispirata. Il pezzo ti prende subito, è uno di quei brani che se per caso lo senti attaccare alla radio e stai lavorando ti fermi e se stai guidando voli, lo ascolti, quasi quasi già lo canticchi, come se lo conoscessi da sempre. E capisci che è nero, maledettamente nero, profondamente leggero da bucare l’anima, soul music, ma non solo musica. E se non riesci ad afferrare le parole cantate in inglese, intuisci che c’è sofferenza, c’è una storia difficile, capisci però sin dalla prima nota che quella canzone è anche una rivelazione, un’intuizione degna degli esseri umani, un messaggio universale d’amore. E quando la traduci non ci credi: si tratta di amare, anche se lei non ti vuole, di amare di più, perché lei non ti ama.
Ecco, il secondo motivo per cui questa canzone è davvero particolare è proprio il protagonista. Stevie Wonder presta la sua voce, ma chi canta davvero è l’amore stesso, che si racconta. E lo fa con una melodia limpida, avventurosa e spericolata propria di ogni eroe innamorato che si aggrappa ad accordi e arrangiamenti sornioni, sensuali e provocanti, come ogni innamorato che spera.
L’arte, e la musica in particolare, ha il potere unico di comunicare verità emotive che sfuggono alle analisi razionali. Overjoyed, ovvero più che gioioso, è un’espressione che va oltre la felicità convenzionale. Suggerisce uno stato di beatitudine che trascende le circostanze, un amore che trova la sua realizzazione nel semplice atto di amare, un invito a coltivare un amore che non possiede, ma libera; che non pretende, ma dona.
Il testo parla di progetti e sogni coltivati con cura, di una ricerca instancabile:
“Col tempo ho costruito il mio castello d’amore
Solo per due, anche se tu non hai mai saputo di esserne la ragione
Sono andato troppo lontano perché tu ora possa dire
Che devo gettare via il mio castello
Oltre i sogni, ne avevo scelto uno perfetto per avverarsi
Anche se non ho mai saputo che era te che stavo sognando
L’omino del sonno è venuto da troppo lontano
Perché tu gli dica di tornare un altro giorno
E anche se non credi che lo facciano
Loro si avverano sul serio
Così davvero i miei sogni
Si sono avverati quando guardavo te
E forse anche, se tu credessi
Anche tu potresti essere
Overjoyed, super amata, sopra di me..”
“Overjoyed” di Stevie Wonder rimane, a distanza di decenni, un potente promemoria di questa verità universale: l’amore, nella sua essenza più pura, è sempre una vittoria, una gioia che può e deve trasformarci in uomini e donne migliori, che supera ogni aspettativa.
Tante sono le cover che ho ascoltato in rete, alla fine ho scelto di condividere questa di Kadu Vianna, un artista brasiliano che mi ha emozionato con sola voce e chitarra, mostrando quanto questa canzone sia attuale e sempre amata, di più: più che amata, overjoyed!