Come ogni anno, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite è fissata per il mese di settembre. Sebbene nel 2020 l’Assemblea si sia tenuta online, tradizionalmente è la sede centrale di New York ad ospitare primi ministri e diplomatici dei paesi membri. Quest’anno, sia l’amministrazione Biden che i membri interni alle Nazioni Unite hanno già iniziato a spingere per un evento in presenza, nel quale impiegare le tipiche norme di distanziamento sociale e l’uso di mascherine. Poiché l’assemblea rappresenta l’organo decisionale delle Nazioni Unite, i funzionari e gli organizzatori danno grande importanza all’incontro annuale nell’East Side di Manhattan.
La proposta dei rappresentanti del governo USA è di allestire un evento in scala ridotta, con un massimo di due partecipanti per ogni delegazione all’interno della sala dell’Assemblea Generale durante ogni intervento e una quantità minima di delegati provenienti da ognuno dei paesi coinvolti.

“L’idea di un incontro di successo con un numero limitato di delegati è completamente fattibile,” ha scritto la missione degli Stati Uniti in una dichiarazione che il Presidente dell’Assemblea Generale ha fatto circolare tra i rappresentanti degli stati membri. “Nonostante i capi di governo siano benvenuti a partecipare, vogliamo incoraggiare tutti gli stati membri a ridurre al minimo la dimensione delle loro delegazioni a New York per assicurare che l’ONU rimanga un posto sicuro.”
Tutti gli eventi collaterali sarebbero invece mantenuti nella versione online, per mantenere il rischio di contagi il più basso possibile. L’idea di svolgere l’Assemblea in presenza si relaziona alla riapertura generale degli eventi e delle attrazioni cittadine, per riportare in sicurezza la città di New York al suo splendore pre-pandemia.