Si è aperta in questi giorni la conferenza organizzata dal Governo Italiano, insieme al Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali dell’ONU e l’Organizzazione Internazionale del Diritto per lo Sviluppo, per discutere l’impatto che la pandemia ha avuto sul sedicesimo obiettivo dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Con l’Agenda 2030 l’ONU si propone 17 obiettivi fondamentali di sviluppo sostenibile, dalla crescita economica green al raggiungimento della parità di genere. L’obiettivo 16, oggetto della conferenza inaugurata, è dedicato alla promozione di società pacifiche ed inclusive, all’accesso universale alla giustizia, e alla costruzione di istituzioni responsabili ed efficaci.
A dare il benvenuto ai relatori ed ospiti è stata Marina Sereni, Viceministro degli Esteri: “L’Italia è orgogliosa di ospitare questa conferenza virtuale”, ha esordito, “l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16 è il principale requisito per l’Agenda 2030: è il principio che modella il patto sociale tra persone ed istituzioni, essenziale per creare un ambiente in cui giustizia, il principio di legalità e la promozione dei diritti umani possano prosperare”.
Nel suo benvenuto, Sereni ha sottolineato quanto la pandemia abbia “enfatizzato drammaticamente l’importanza” dei pilastri fondamentali dell’obiettivo 16 nella gestione della crisi: pace, accesso alla giustizia e istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti. Ha concordato con lei il Segretario Generale Guterres che, nel messaggio riportato in apertura della conferenza, ha ricordato che, se la pandemia “è il più grande test globale dalla fondazione stessa dell’ONU”, “l’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030 e la sua promessa di non lasciare nessuno indietro devono guidare la ripresa”.
La conferenza, trasmessa in streaming e durata dal 28 al 30 aprile, esplorerà come i principi di equità, uguaglianza, non discriminazione e partecipazione dell’obiettivo 16 possano servire da guida per rinnovare il contratto sociale e aiutare a ricostruire la fiducia tra il popolo ed il governo .
Ogni giornata affronterà un differente tema. “La nostra fragilità condivisa” sarà l’argomento della prima plenaria, che metterà l’accento in particolare su chi rischia maggiormente di essere lasciato indietro, come donne e ragazze, giovani, persone con disabilità e in condizioni di povertà. La sessione tratterà il tema della trasparenza istituzionale, dimostratasi fondamentale per la produzione di una risposta efficace alla crisi, a livello sia nazionale che internazionale. Come migliorare le istituzioni, perché siano più resilienti di fronte alle crisi future? La resilienza passa attraverso la cooperazione tra cittadini e politica, dunque la sessione esplorerà la sfida del buon governo, come strumento per affrontare le disuguaglianze e le vulnerabilità.
Gli argomenti discussi durante la prima giornata porteranno poi a confrontarsi col tema del rinnovamento del contratto sociale, “per costruire la fiducia tra la gente e lo Stato”. Come recuperare la fiducia della popolazione? Il dibattito affronterà le cause fondamentali della mancanza di fiducia nelle istituzioni pubbliche, e come contrastare il fenomeno a partire dalle misure a livello locale, nazionale, fino a quello internazionale.
L’ultimo giorno, quindi, si toccherà il tema anticipato da Guterres nel suo messaggio di apertura: “trasformare le sfide in opportunità”. Come ripensare la leadership e la governance, tenendo a mente l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16, dunque la costruzione di una società pacifica, trasparente ed efficace, per affrontare la recessione causata dalla pandemia come un momento di rinnovo e rinascita? Come sfruttare il confronto, ed anche il conflitto, politico per rendere quello attuale un momento di totale cambiamento di paradigma?
Gli esiti del dibattito di questa Conferenza saranno portati al Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile (HLPF) 2021, che quest’anno effettuerà una revisione approfondita del progresso verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile della Agenda 2030 dell’ONU.