Si è tenuto oggi un incontro virtuale delle Nazioni Unite, durante il quale il Segretario Generale, Antonio Guterres, in una riunione del Consiglio di Sicurezza, ha riportato l’attenzione sul complicato tema della distribuzione iniqua dei vaccini su scala mondiale, che ha definito “la maggiore prova di moralità fronteggiata dalla comunità globale”.
Guterres ha ricordato che, allo stato attuale, tre quarti del totale delle dosi di vaccino già iniettate sono state somministrate da solo dieci paesi, mentre oltre 130 paesi non hanno ancora ricevuto nemmeno una fiala. Quei paesi che si trovano a fronteggiare conflitti e guerre sono “particolarmente a rischio di essere lasciati indietro”.
Gli fa eco Henrietta Fore, direttore esecutivo di UNICEF, impegnato nell’assistenza di diversi paesi a basso reddito in preparazione alla distribuzione delle vaccinazioni: “aiutateci ad assicurare che la luce alla fine del tunnel brilli per tutti noi, incluse le famiglie e comunità che attraversano gli orrori della guerra”. A questo scopo, ha detto, è essenziale che tutto il Consiglio di Sicurezza si mobiliti.
Di fronte alla pandemia altre campagne vaccinali, come quella per la polio o il morbillo, si sono temporaneamente fermate, ed è essenziale che riprendano al più presto. Fore ha anche ricordato l’importanza fondamentale di una tregua, un cessate il fuoco su scala globale, così come lo aveva invocato lo stesso Guterres a marzo 2020, all’inizio dell’emergenza.
Per potenziare la campagna vaccinale Guterres ha proposto che venga istituito un vero e proprio piano di vaccinazione mondiale. L’ONU, insieme a diversi partner sia pubblici che privati, ha già istituito il COVAX, un organo che ha l’esatto scopo di reperire e distribuire vaccini in tutti i paesi che ne chiedano il supporto, in particolare quelli a basso reddito. Il Segretario Generale ha proposto che questo strumento venga drasticamente potenziato: ha richiesto che il G20, cioè le 20 nazioni più ricche del mondo, creino una task force che organizzi la cooperazione delle case farmaceutiche e dei centri produttivi e pianifichi la distribuzione su scala globale.
Jagan Chapagain, Segretario Generale della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, intervenuto durante l’incontro del Consiglio di Sicurezza ha sottolineato che nell’equità della distribuzione risiede anche la chiave per vincere la fiducia della popolazione: “una distribuzione giusta ed equa dei vaccini è essenziale per creare fiducia, mantenere la pace internazionale e prevenire la violenza. Non si tratta solo di giustizia, ma di fermare il virus”.