L’unità del centro destra intorno a tre possibili candidature – Marcello Pera, Letizia Moratti, Carlo Nordio – è durata una sola notte. Stamattina, prima ancora che cominciasse la terza chiama la leader di Fratelli d’Italia ha invitato i suoi a votare un candidato di bandiera. E Guido Crosetto, tra i fondatori di FdI, ha portato a casa 114 schede con il suo nome, ben oltre, quasi il doppio dei voti espressi da deputati, senatori e grandi elettori targati Fdi.
Questo vuol semplicemente dire che Fratelli d’Italia si è sfilata dall’alleanza sui tre nomi presentati martedì in pompa magna. E soprattutto ha affondato il piano di Matteo Salvini e della Lega, ovvero presentare alla quarta o alla quinta votazione la presidente del Senato Maria Alberti Casellati mettendo gli alleati davanti a un fatto compiuto.

La rottura interna al centro destra ha cominciato a evidenziarsi dopo che il segretario Enrico Letta ha fatto pollice verso nei confronti dei tre candidati del centro destra, chiedendo invece una riunione di tutte le forze di governo per trovare una soluzione comune. Mossa che, se fosse stata accettata, avrebbe messo fuori gioco la Meloni che non fa parte del governo e depotenziato le forze del centro destra.
Per Salvini, la risposta di Letta non significava assolutamente essere costretto ad un passo indietro. Anzi, avrebbe potuto aiutarlo nell’operazione di invitare centro destra e cani sciolti (provenienti da Gruppo Misto e M5S, partito che ha votato compatto la Casellati alla presidenze del Senato nel 2018) a convergere nella quarta votazione – necessari solo 505 voti – sul nome della Casellati. Una mossa da gioco di poker, arrischiata e spettacolare.
A questo punto, riappare sulla scena il presidente del consiglio Mario Draghi, che continua però ad avere tutti i problemi sul passaggio da Palazzo Chigi al Quirinale senza che sia mai stato discussa seriamente ogni opzione del governo dopo-Draghi.
Sulla stessa scena, senza che abbia mosso un solo dito, il presidente uscente Sergio Mattarella che nella terza votazione ha raccolto 105 voti. Qualcosa di più di un invito a considerare l’ipotesi Quirinale bis.

Che cosa accadrà giovedì mattina con la quarta chiama? Saranno le mosse della tarda serata e delle prime ore di domani a deciderlo. Si parla di un incontro a quattr’occhi Salvini-Letta, mentre Conte vedrà i 5S nella tarda serata. E, ovviamente, ci saranno incontri e colloqui non annunciati e dai quali vedrà la luce lo scenario destinato a segnare il quarto giorno di votazioni.