La politica prende il sopravvento sulla cronaca. Biden incontra alla Casa Bianca 10 senatori repubblicani che gli hanno presentato un piano per lo stimolo economico. Un piano molto più modesto di quello avanzato dal presidente nei giorni scorsi: il progetto di Biden prevede un impegno da 1.9 mila miliardi di dollari, quello dei 10 repubblicani è da 600 miliardi. Un enorme divario che nonostante tutto viene interpretato come una mossa positiva perché entrambe le parti sono disposte a mediare, terminando di fatto, almeno per il momento, la politica dell’aut-aut della precedente amministrazione. I negoziati sono cominciati e sia i democratici che i 10 repubblicani hanno detto che sono alla ricerca di un punto di incontro.
Per ora i leader repubblicani della Camera e del Senato non si sono pronunciati, un fatto che viene interpretato dagli analisti politici come ci sia la volontà di un accordo collegiale. Il leader democratico del Senato, Chuck Schumer, invece, lo ha respinto. L’ala più a sinistra del partito, Bernie Sanders ed Elizabeth Warren al Senato e Alexandria Ocasio Cortez, Ilhan Omar, Ayanna Pressley alla Camera dei Rappresentanti, spinge per proseguire con il piano originale senza l’appoggio del Gop.
I repubblicani poi si trovano in una posizione politica molto difficile, divisi all’interno del partito in una lotta feroce tra seguaci di Trump e quanti, invece, vogliono tagliare i legami con la precedente amministrazione.
Mercoledì ci sarà la House Republican Conference, l’assemblea dei congressmen del GOP della quale è presidente Liz Cheney. La congresswoman del Wyoming detiene alla Camera la terza carica più importante all’interno del partito. Ed è stata una, e la più importante, dei 10 repubblicani che il 13 gennaio hanno votato a favore dell’impeachment di Trump. I fedelissimi dell’ex presidente, circa un centinaio di congressmen, capeggiati dal leader della minoranza repubblicana alla Camera Kevin McCarthy, la vogliono silurare. Da parte sua Liz Cheney nell’agenda dei lavori ha messo anche il nome di Marjorie Taylor Green, la controversa deputata della Georgia associata al movimento dei QAnon per la quale alla Camera è stata fatta la richiesta di espulsione da parte della congresswoman democratica Debbie Wasserman Schultz.

Oggi Marjorie Taylor Green ha detto di aver parlato nel corso del weekend con l’ex presidente Trump che ha appoggiato il suo comportamento e l’ha incoraggiata a proseguire la sua battaglia. Mesi fa Donald Trump l’aveva definita come una “futura stella repubblicana”. La scorsa settimana è stata selezionata per far parte della commissione parlamentare Educazione e Lavoro. Marjorie Taylor Green, tra le tante assurdità inclusa quella che gli incendi in California della scorsa estate sono stati causati dagli israeliani che da un satellite avrebbero bersagliato la costa del Pacifico con i raggi laser, è anche negazionista della strage nella scuola di Parkland in Florida. Nella strage furono uccise 17 persone centrate dai proiettili sparati da un ex studente che assassinò 14 suoi compagni di scuola, due insegnanti e un vicepreside, ferendo anche altri 17 studenti. Poi se l’è presa con il padre di uno dei giovani uccisi accusandolo di essersi prestato alla messinscena. Ma non solo. Nei mesi scorsi in un comizio elettorale ha detto che i parlamentari democratici devono essere tutti uccisi. Al Congresso ha lanciato la sua campagna contro il “deep state” che manovra l’America. E che, come sede, ha una pizzeria in cui da anni si nasconde la base di un traffico sessuale di bambini e di messe nere gestito da Hillary Clinton, dall’ex capo di Gabinetto di Bill Clinton, John Podesta, George Soros e Barack Obama. Di recente nella lista è stato aggiunto l’immunologo Anthony Fauci. E con questo parziale pedigree Kevin McCarthy l’ha scelta appunto come componente della Commissione Educazione e Lavoro. In seguito alle proteste dei democratici il leader della minoranza repubblicana alla Camera ha detto che quanto prima parlerà con lei, ma non l’ha rimossa dalla commissione. Marjorie Taylor Green è la leader al Congresso dei 147 parlamentari che affermano che le elezioni che hanno confermato Biden sono illegittime e che la presidenza è stata rubata a Trump.
La resa dei conti ci sarà appunto mercoledì. Chi vincerà la battaglia per la leadership del Gop deciderà la linea politica che il partito seguirà nei prossimi anni. Se vincerà Liz Cheney molto probabilmente Donald Trump fonderà un nuovo partito.

L’ex presidente nel suo ritiro in Florida è alla ricerca dei nuovi avvocati che lo dovranno difendere al Senato il prossimo 13 gennaio. Come è noto l’ex presidente è imputato di incitamento all’insurrezione per i moti del 6 gennaio. Cinque dei suoi avvocati lo hanno piantato in asso durante il fine settimana. Secondo il Washington Post perché ancora oggi il presidente continua nella imbarazzante narrativa che le elezioni sono state truccate, nonostante tutte le prove contrarie. Questa mattina ne ha scelti due: David Schoen e Bruce Castor. Entrambi sono penalisti.”La forza della nostra Costituzione – ha detto Castor lasciando Mar A Lago – sarà messa alla prova come non mai nella nostra storia. La sua forza trionferà ancora una volta” sui partiti.
Secondo il New York Times il presidente potrebbe scegliersi i migliori avvocati d’America con i 255 milioni di dollari raccolti dopo la bocciatura alle presidenziali. Fondi donati dai suoi fedelissimi proprio per continuare il suo racconto dei brogli. Sono però i migliori avvocati degli Stati Uniti che non vogliono avere nulla a che fare con il suo caso a meno che non siano loro a decidere la strategia da seguire e che con la storia dei brogli elettorali non vogliono avere nulla a che fare.
Le vicende giudiziare dell’ex presidente non sono solo al Senato. Questa mattina è stata presentata al giudice Victor Marrero, della corte federale del Southern District, una nuova richiesta da parte del procuratore Distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance, per ottenere il rilascio delle tasse dell’ex presidente sia di quelle personali che di quelle delle sue società dopo che nei mesi scorsi gli avvocati dell’ex presidente si erano opposti. Ma non solo. Anche l’Attorney General di New York, Letitia James, indaga sull’ex presidente per una truffa che sarebbe stata commessa ad una banca dalla quale la Trump Organization avrebbe ottenuto un prestito dando come garanzia dei terreni il cui valore sarebbe stato gonfiato. Secondo Business Insider i quattro anni di Trump alla Casa Bianca hanno deprezzato del 51% le proprietà gestite dalla Trump Organization, la società di famiglia. Non solo quelle di New York, ma anche quelle della Florida. A Mar A Lago Trump è in guerra con i vicini che vogliono far chiudere il suo club.
AGGIORNAMENTO
Botta e risposta tra McConnell e Taylor Green: “Lunatiche bugie e teorie cospiratrici sono il cancro del Partito Repubblicano…” “Il vero cancro del Partito Repubblicano è la debolezza dei repubblicani”

Il leader del senatori repubblicani, Mitch McConnell, in una dichiarazione al giornale on line “The Hill”, senza mai farne il nome, lunedì sera si è scagliato contro la congresswoman Marjorie Taylor Green dicendo: “Lunatiche bugie e teorie cospiratrici sono il cancro del Partito Repubblicano e per il nostro paese”. McConnell ha aggiunto, riferendosi a delle strampalate teorie che appunto Taylor Green ha portato avanti: “Chi sostiene che nessun aereo ha colpito il Pentagono l’11 settembre, che le orribili sparatorie nelle scuole erano delle messe in scena e che i Clinton hanno causato l’incidente aereo di JFK Jr., non vive nella realtà…”
Dopo la dichiarazione di Mitch McConnell, la Congresswoman Marjorie Taylor Green ha subito replicato via twitter: “Il vero cancro per il Partito Repubblicano è la debolezza dei repubblicani che sanno solo perdere con grazia. Per questo stiamo perdendo il nostro paese”.
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