Oggi è il Mercoledì delle Ceneri, l’inizio della Quaresima, i quaranta giorni di preghiera, penitenza e carità che i cristiani osservano per prepararsi alla Pasqua. Leggo un articolo di cronaca, ripenso a una domanda che un giornalista mi ha fatto qualche giorno fa e trovo la risposta in una pagina della Bibbia. L’articolo racconta di un ragazzo che ieri, a rischio della propria vita, ha salvato un bambino caduto sui binari della metro di Milano. Il giornalista mi chiedeva qualche giorno fa se, alla luce di diversi episodi avvenuti nelle scorse settimane l’Italia è un paese razzista. Il capitolo 18 del libro della Genesi, l’intercessione di Abramo per la salvezza di Sodoma, mi ha dato la risposta che in quel momento non mi era venuta.
In Italia ci sono persone che rifiutano di farsi visitare da un medico nero, ci sono persone che non fanno entrare in casa propria e riempiono di insulti un paramedico di origine africana che dovrebbe trasportare in ospedale il vecchio padre in pericolo di vita. C’è stato anche un uomo (se così si può definire) che una decina di giorni fa é partito per una spedizione punitiva e ha sparato e colpito sei vittime scelte esclusivamente per il colore della pelle: nero. Quel che è più grave è che centinaia di persone nei giorni successivi hanno inneggiato al terrorista razzista e fascista con striscioni e post sui social media. In Italia ci sono due partiti apertamente e criminalmente xenofobi e razzisti: la Lega Nonpiùnord e il postfascista Fratelli d’Italia. Risulta poi che i protagonisti dei fatti esposti sopra siano simpatizzanti e militanti di questi partiti.
In Italia c’è anche un partito populista e qualunquista (Movimento 5 stelle) che è xenofobo e razzista come gli altri due (vota sempre come loro) ma, ipocritamente, meno palese nel manifestarlo.
Ma in Italia c’è anche Lorenzo, un ragazzone di 18anni che, rischia la propria vita per salvare un bambino di due anni caduto sui binari della metro di Milano. E non gli interessa se il bambino è nero, si chiama Mohamed e i suoi genitori vengono dal Senegal. Lorenzo sa di avere un minuto: molla il suo zaino, salta giù sui binari, prende in braccio Mohamed, lo passa alla sua mamma disperata e prima di risalire recupera anche la trombetta di plastica di Mohamed perché Mohamed, che è nero e viene dal Senegal, piange e la sua trombetta forse potrà consolarlo. Poi Lorenzo salta sulla banchina, recupera il suo zaino, sente il “grazie” della mamma di Mohamed, sale sul treno e sparisce.
Ripenso alla domanda del giornalista e mi viene in mente la schermaglia fra Abramo e Dio per la salvezza di Sodoma che la Genesi ci racconta: “Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere?” È la prima preghiera di intercessione che si trova nella Bibbia. E Abramo continua a intercedere, ma direi meglio a contrattare, col suo Signore fino a quando non riesce a scendere a dieci giusti. Ieri a Milano un giusto si è trovato. Si chiama Lorenzo Pianazza, ha 18 anni e abita a Milano.
Oggi, grazie a Lorenzo, Mohamed è vivo e gioca con la sua trombetta. Oggi, grazie a Lorenzo, una mamma che viene dal Senegal non piange più. Oggi, grazie a Lorenzo, l’Italia, che è un paese sempre più infestato da razzisti e neo fascisti NON è un paese razzista perché Lorenzo è un giusto e il suo gesto eroico è più potente di mille striscioni e di milioni di post razzisti.