Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
February 1, 2018
in
Primo Piano
February 1, 2018
0

Il duello Mueller Trump alla conta finale, ma chi spara per primo…

Il Presidente Donald Trump tenta il tutto per tutto attaccando l'FBI, ma riuscirà a bloccare le indagini del consigliere speciale Robert Mueller?

Massimo JausbyMassimo Jaus
Il duello Mueller Trump alla conta finale, ma chi spara per primo…
Time: 5 mins read

L’uragano “Russiagate” infuria. Washington è travolta dai veleni delle accuse di una congiura organizzata dall’FBI e dal Dipartimento della Giustizia ai danni del presidente. Non è la trama di un thriller politico, ma ciò che sta avvenendo nei palazzi del potere. Si parla di collusioni con il Cremlino, ma traspare, anche se fino ad ora non è stato espresso esplicitamente, un giro di riciclaggio per milioni di dollari alimentato dalle dichiarazioni dell’ex consigliere di Donald Trump, Steve Bannon, licenziato nelle settimane scorse, che puntava il dito accusatore sul figlio del presidente.

Veleni letali, con la posta in gioco altissima e non solo per gli Stati Uniti. Con direttori dell’FBI licenziati dal presidente in pochi mesi. Con Trump che nasconde la dichiarazione dei redditi e chiede ai massimi vertici del sistema investigativo-giudiziario lealtà a lui e non onestà al Paese.

Una strada pericolosissima per la Casa Bianca, per gli Stati Uniti, per l’Occidente. Mai Casa Bianca, Congresso, repubblicani e democratici sono stati così divisi e così carichi di livore, neanche ai tempi del Watergate di Nixon. Mai un presidente negli Stati Uniti ha violato le regole non scritte di un capo della Casa Bianca come sta facendo ora Donald Trump. Sono cose  che si vedono in altri Paesi, con altri presidenti in altre latitudini, mai, finora, negli Stati Uniti. Secondo Politico la resa dei conti ci sarà questo sabato, quando Trump licenzierà Robert Muller e Rod Rosenstein. Restiamo per ora con il fiato sospeso.

Al centro di tutta la vicenda c’è l’inchiesta condotta da Robert Mueller sulle presunte collusioni tra Donald Trump e la Russia.  Muller è stato nominato “Special Counsel” dal viceministro della Giustizia Rod Rosenstein dopo che il ministro della Giustizia, Jeff Session, si è dovuto ricusare a causa dei suoi contatti, dimenticati, proprio con l’ambasciatore russo. 

Nel corso dell’inchiesta condotta da Mueller molti stretti consiglieri del presidente, da Michael Flynn (ex National Security Advisor) a Paul Manafort (ex campaign manager di Trump) sono stati interrogati. Flynn, dopo essere stato scoperto di aver dichiarato il falso, ha patteggiato un verdetto di colpevolezza e dovrà essere sentenziato nei prossimi giorni. Paul Manafort ha respinto le accuse, ma è stato arrestato dopo che un grand jury federale lo ha rinviato a giudizio, insieme al suo socio Rick Gates, per fondi non dichiarati ricevuti dal governo filo russo dell’Ucraina. Un altro stretto collaboratore di Trump, George Papadoupolos, ex consigliere di politica estera, si è dichiarato colpevole di falsa testimonianza e collabora alle indagini. Da dire che Robert Mueller è un repubblicano, ex procuratore federale, nominato da George Bush a dirigere la polizia federale nel 2001 e riconfermato poi da Barack Obama.

In questo panorama di corruzione, bugie, “cover up” e destituzioni, l’inchiesta di Mueller si scontra con quella condotta dal Comitato sui Servizi Segreti della Camera, capeggiata dal congressman repubblicano Devin Nunes. La commissione è composta da 22 membri, 13 repubblicani e 9 democratici. Nei giorni scorsi Nunes, che ha fatto parte del transition team di Trump, ha redatto un promemoria sintetizzando le “malefatte” del Dipartimento della Giustizia che avrebbe messo sotto sorveglianza, senza averne l’autorizzazione, un numero imprecisato di persone del team di Trump per i contatti con il Cremlino. Si parla delle “FISA courts”, i tribunali speciali in cui si svolgono i procedimenti e le inchieste per spionaggio e terrorismo.

L’FBI e il Dipartimento della Giustizia sono insorti, chiedendo al presidente di bloccarne la divulgazione sia per “l’inaccuratezza” che per “le omissioni” contenute nelle quattro pagine del promemoria. Aggiungendo che rendendo pubblica una inchiesta ancora in corso si metterebbe a repentaglio l’intera validità dell’indagine. Trump ha detto che poiché il promemoria svilisce l’inchiesta di Mueller lo renderà pubblico nelle prossime ore. Nel frattempo gli avvocati di Trump e quelli dell’Fbi sono in trattative per alleggerire i contenuti del rapporto Nunes.

Da aggiungere che i 9 democratici che fanno parte del Comitato sui Servizi Segreti hanno redatto un rapporto di minoranza  in totale contrasto con quello di Nunes che però è stato secretato dai repubblicani.  Inoltre i democratici che fanno parte del Comitato hanno accusato Nunes di aver alterato il rapporto dopo che la maggioranza lo aveva approvato.

Ma c’è dell’altro che intossica ulteriormente il già avvelenato clima politico. Due degli inquirenti nel team di Mueller, un agente di alto grado dell’FBI, Peter Strzok, (che è quello che ha condotto l’inchiesta sulle email di Hillary Clinton) e un avvocato dell’FBI con cui era romanticamente legato, Lisa Page, si inviavano dei messaggini deridendo Donald Trump. Nei messagini, inoltre, i due si chiedevano se non fossero stati troppo severi con l’ex segretario di Stato. Strzok e Page sono stati allontanati dall’inchiesta, ciononostante, i repubblicani conservatori, capeggiati dal congressman Bob Goodlatte, hanno cominciato a gridare alla congiura di palazzo.

Infuocati i commenti del Washington Post, New York Times, Cnn, Politico, Los Angeles Times, ma forse il miglior commento lo ha fatto Carl Bernstein,  il famoso giornalista protagonista con Bob Woodward dell’inchiesta che portò alle dimissioni del presidente Richard Nixon,  che ha definito la presidenza di Trump “tossica per il Paese”, aggiungendo che “Se questi leader del Congresso ci fossero stati ai tempi del Watergate, Nixon non sarebbe mai stato incriminato”.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

DELLO STESSO AUTORE

Trump, ‘Prevost primo papa americano, un onore’

I MAGA bocciano Papa Leone XIV: è un “esecutore anti-Trump”

byMassimo Jaus
Bessent, vogliamo vedere le tasse digitali rimosse nell’Ue

Scott Bessent Will Negotiate with Chinese Officials on Tariffs in Switzerland

byMassimo Jaus

A PROPOSITO DI...

Tags: Donald TrumpFbiRobert MuellerRussia GateRussiagate
Previous Post

Cara Bonino, perché i giovani votino, metteteli nelle condizioni di farlo

Next Post

Caso Politecnico di Milano: studiare in inglese? Sì, ma non togliete l’italiano!

DELLO STESSO AUTORE

Carney, colloquio con Trump molto costruttivo

Carney a Washington: toni più distesi, ma non c’è ancora un accordo sui dazi

byMassimo Jaus
Bessent, ‘Wall Street è cresciuta ora tocca a risparmiatori’

Scott Bessent inviato a Ginevra per trattare con i cinesi sui dazi

byMassimo Jaus

Latest News

Il Pontefice e il fratello trumpiano: due mondi in collisione nella stessa famiglia

Il Pontefice e il fratello trumpiano: due mondi in collisione nella stessa famiglia

byZoe Andreoli

Trump vuole calmierare i prezzi dei farmaci e accoglie i sudafricani bianchi

byMaria Galeotti

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Caso Politecnico di Milano: studiare in inglese? Sì, ma non togliete l’italiano!

Caso Politecnico di Milano: studiare in inglese? Sì, ma non togliete l’italiano!

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?