Un mese fa la città di New York aspettava una tempesta di proporzioni storiche che finì per risparmiare la città. Chiusero scuole, uffici, biblioteche e addirittura la metropolitana. In quell'occasione si trattò di un eccesso di cautela che non si è ripetuto giovedì 5 marzo quando, invece, una bufera di neve non annunciata si è abbattuta su una città impreparata. Sono scesi 20 centimetri di neve che, andandosi ad aggiungere alle nevicate delle settimane scorse, hanno fatto registrare un 60 per cento in più rispetto alla media stagionale. È stata la terza bufera di neve in quattro giorni e nessuno più conta quante ce ne siano state dall'inizio di un inverno che non si decide a finire.
La bufera ha sorpreso New York, fin dalle prime ore del mattino nel normale svolgimento delle attività quotidiane. Nelle prime ore del pomeriggio vari uffici hanno annunciato la chiusura anticipata per poter permettere agli impiegati di tornare a casa. Le strade erano difficili da praticare e ci sono stati vari disagi sia in città che nelle zone circostanti.
In mattinata, nel picco della tempesta, un aereo Delta in atterraggio all'aeroporto LaGuardia è slittato sulla pista ghiacciata, andando a finire su una recinzione, con il muso a un passo dall'acqua. La pista su cui stava cercando di atterrare, infatti, corre parallela alla linea di costa. Un passeggero ha pubblicato su Facebook una foto da cui si capisce quanto pericolosamente vicino all'acqua l'aereo sia riuscito a fermarsi. Nessuno dei 127 passeggeri è rimasto seriamente ferito, ma 28 hanno riportato piccole lesioni e 5 sono stati trasportati in ospedale. L'aeroporto è rimasto chiuso per alcune ore.
Intanto anche il resto degli Stati Uniti orientali resta sepolto sotto un manto di neve, con Boston che ha toccato i quasi 270 centimetri nel corso dell'intera stagione, avvicinandosi al record storico di 272 centimetri toccato nell'inverno '95-'96. Più di 4.000 voli sono stati cancellati a livello nazionale e servizi meteorologici, telegiornali e servizi stradali non fanno che lanciare appelli alla cautela. Tempeste, temperature polari e disagi si sono registrati dal Texas al New England con strade bloccate e lunghe file di auto nel Kentucky il cui governatore ha dichiarato lo stato d'emergenza.
Dopo settimane di temperature che non si sono quasi mai spostate dai meno 10 – meno 20, sembra che, a partire dal weekend, ci sarà un clima più mite. E forse si potrà iniziare a sperare in qualche sentore di primavera.