La scelta di Lampedusa come visita ufficiale fuori Roma questo lunedì, è stata certamente simbolica per Papa Francesco. Il papa arrivato questa mattina intorno alle 9.00 (ora italiana) a bordo di una motovedetta della Guardia costiera, accompagnato da un corteo di barche di pescatori, ha gettato -prima della messa- in corrispondenza della "porta d'Europa" di Punta Maluk, una corona di crisantemi bianchi e gialli, in ricordo dei centinaia di migranti morti durante le traversate. Il papa durante la sua omelia ha esortato a "risvegliare le coscienze" e a contrastare l'indifferenza mostrata agli immigrati che cercano di raggiungere disperatamente le sponde dell'isola di Lampedusa.
Il pontefice ha dichiarato che le continue notizie di persone che mettono a repentaglio la loro vita per approdare sulla costa della piccola isola del Sud Italia in cerca di una vita migliore, sono per lui una "spina nel cuore". La "cultura del benessere" ci rende "insensibili alle grida degli altri", ci fa vivere "in bolle di sapone", in una situazione "che porta all'indifferenza verso gli altri" ha affermato il pontefice, parlando in seguito anche di "globalizzazione dell'indifferenza" che ci ha portati ad abituarci alla sofferenza degli altri.
"Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? – ha chiesto poi il papa – Nessuno! Tutti noi rispondiamo così: non sono io, io non c'entro, saranno altri, non certo io". "Quei nostri fratelli e sorelle – ha proseguito – cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po' di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte". "Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, accoglienza, solidarietà! – ha aggiunto – E le loro voci salgono fino a Dio!".
Il papa ha celebrato la messa, da un piccolo altare posto su una antica barca dipinta con i colori dell'Italia, verde, bianco e rosso.
"Abbiamo perso il senso di responsabilità e di fratellanza" ha detto papa Francesco questa mattina, "abbiamo dimenticato come piangere" ha poi affermato riferendosi ai migranti morti in mare. Il papa ha anche denunciato il problema dei trafficanti che sfruttano la disperazione di queste persone in fuga, mettendo seriamente a rischio le loro vite. Il pontefice i cui antenati emigrarono proprio dall'Italia all'Argentina, si è mostrato sempre vicino alle problematiche vissute dalla piccola isola siciliana, rispetto alle ondate di clandestini che approdano costantemente sulle sue sponde.
La popolazione di Lampedusa, all'incirca composta da 6mila persone, è ormai stata ampliata col numero dagli immigrati illegali che arrivano quasi ogni giorno e che hanno creato campi improvvisati in tutta l'isola. Questa mattina però Lampedusa era in festa per la visita del papa.
Migliaia di isolani oggi, hanno dato il benvenuto al pontefice presso il piccolo porto dell'isola, sventolando cappelli e bandiere. Francesco ha parlato ai giovani immigrati africani prima di celebrare l'omelia, in un campo sportivo che ospita i migliaia di clandestini costretti a fuggire durante la "Primavera araba" nel nord africa nel 2011. L'esodo come sappiamo è poi continuato anche negli anni successivi e permane anche in questi giorni.
La visita del papa arriva poi in un momento particolare per l'isola di Lampedusa, i mesi estivi sono particolarmente critici, visto che costituisce uno dei punti di accesso all'Unione Europea a soli 113 km dalla Tunisia. Lampedusa soprattutto in questo periodo dell'anno vede l'arrivo di molte imbarcazioni a rischio, con a bordo centinaia di clandestini.
Il papa ha salutato poi i migranti musulmani che si preparano al Ramadan ed ha ringraziato fortemente gli isolani di Lampedusa che costituiscono, come lui stesso ha affermato un esempio di solidarietà in una società diventata un pò troppo egoista.
"Grazie per questa testimonianza, il Signore vi benedica e vi aiuti a proseguire in questo atteggiamento tanto umano quanto cristiano". Così Papa Francesco ha concluso la sua visita a Lampedusa, salutando gli isolani davanti alla parrocchia di San Gerlando. Il Papa si è poi diretto in aeroporto seguito dalla folla che lo ha accompagnato per tutta la mattina nella sua visita dell'isola.
Poco prima dell'arrivo del Papa, una imbarcazione con a bordo 165 persone proveniente dal Mali è giunta presso il porto di Lampedusa. Mentre la scorsa domenica, 120 persone, incluse quattro donne in gravidanza, sono stati salvate miracolosamente, i motori erano andati in avaria a pochi chimoletri dall'isola.
Secondo i dati forniti dall'ONU, circa 8mila migranti e persone in cerca d'asilo sono approdati sulle coste della piccola isola italiana già nella prima metà dell'anno. La maggior parte provengono dal Nord Africa e dalla Libia.