Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
July 1, 2024
in
Politica
July 1, 2024
0

Biden incoraggiato dai familiari: nessun passo indietro (per ora)

I fedelissimi fanno cerchio attorno al presidente. E criticano il suo staff: "Dovevano farlo riposare prima del dibattito"

Gennaro MansibyGennaro Mansi
Biden incoraggiato dai familiari: nessun passo indietro (per ora)

U.S. President Joe Biden and first lady Jill Biden wave as they exit the stage during a campaign rally in Raleigh, North Carolina, U.S., June 28, 2024. REUTERS/Elizabeth Frantz

Time: 4 mins read

I riflettori che una settimana fa hanno illuminato il primo dibattito presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump sono spenti. Quelli dell’opinione pubblica, invece, continuano a rivolgere un fascio di luce accecante sul candidato democratico. Ne mettono implacabilmente in mostra i lineamenti del viso attempato e dello sguardo a tratti assente, che abbinati alla voce roca portano a una conclusione apparentemente scontata: il presidente 81enne (82 a novembre) è too old to serve. Troppo in là con l’età per fare il presidente – figurarsi per un altro mandato.

Biden ha deciso di trascorrere il fine settimana a Camp David in compagnia della famiglia allargata – First Lady Jill, figli e nipoti compresi. Chi conosce da vicino il presidente sostiene che avesse bisogno di sentire il sostegno delle persone a lui più care, che avevano già giocato un ruolo cruciale nella sua decisione di sciogliere le riserve nel 2020 per arginare l’uragano Trump-bis. Anche questa volta lo hanno implorato di rimanere in corsa nonostante appelli sempre più insistenti affinché esca di scena in tempo prima del voto di inizio novembre. Tra i maggiori sostenitori del padre c’è il secondogenito Hunter (recentemente condannato in Delaware), convinto che il vero Biden non sia quello – decisamente sottotono – visto al dibattito.

Facendo cerchio attorno al capostipite Joe, la famiglia se l’è piuttosto presa con il suo staff elettorale – su cui sono state fatte ricadere le responsabilità della débâcle contro l’assai più energico Trump. Anche John Morgan,  importante donatore democratico della Florida, ha indirizzato la propria frustrazione verso la strategia pre-dibattito orchestrata dai consulenti Anita Dunn e Bob Bauer. “Dovevano farlo riposare, era esausto,” si è lamentato Morgan, secondo cui Biden sarebbe apparso debole in quanto sovraccaricato di statistiche e fisicamente stremato da fin troppe simulazioni di dibattito, senza contare il tour de force di missioni all’estero dell’ultimo mese.

Per il momento non pare comunque in vista alcun repulisti: Biden è d’altronde noto per la lealtà verso i suoi collaboratori, e difficilmente vorrà fare eccezioni stavolta.

Se l’81enne può contare sul sostegno incondizionato dei propri cari, lo stesso non si può dire del mondo esterno. A cominciare dai suoi alleati. Alcuni parlamentari democratici avrebbero già iniziato a prendere le distanze dal presidente, specialmente in quei distretti elettorali dove il margine tra GOP e dem è più risicato – e dove qualsiasi coinvolgimento del presidente o della First Lady potrebbe ora rivelarsi controproducenti.

Temendo l’effetto domino post-dibattito, Missy Cotter Smasal, candidata in Virginia, si è ritirata da un evento elettorale programmato per lo scorso venerdì. Pat Ryan, deputato di New York, ha invece preferito evitare le domande dei giornalisti. Strategia analoga a quella di Mary Peltola, dell’Alaska, che ai reporter ha dichiarato di essere concentrata “solo sulla propria campagna”.

A chiedere un passo indietro di Biden è stata anche la redazione del New York Times, in un drammatico editoriale pubblicato poche ore dopo la chiusura del dibattito che spiega come un candidato “più capace” rappresenti la “migliore occasione per proteggere l’anima della nazione dalla deformazione maligna di Trump”.

Jen O’Malley Dillon, responsabile della campagna di rielezione di Biden, ha invece cercato di buttare acqua sul fuoco. In un messaggio ai sostenitori dem ha sottolineato come i sondaggi nei principali swing states non abbiano subito variazioni significative dopo il dibattito (il che sottintende tuttavia che Trump rimanga in vantaggio in quasi tutti). Domenica la campagna di Biden ha inoltre affermato di aver raccolto ben 33 milioni di dollari in appena tre giorni – in gran parte provenienti da piccoli donatori al loro primo contributo in questo ciclo elettorale.

Supporters of US President Joe Biden attend a watch party for the CNN Presidential debate in Atlanta, Georgia, USA, 27 June 2024. ANSA/EPA/EDWARD M. PIO RODA

Lo staff del presidente è corso ai ripari tentando di ricostruire un’aura di vigorosità attorno al più anziano capo di Stato USA di sempre programmandone un’apparizione pubblica venerdì nella Carolina del Nord, dove è sembrato quasi un’altra persona rispetto a poche ore prima. “Magari non cammino o parlo bene come un tempo. Magari non dibatto bene come un tempo. Ma una cosa la so fare – ed è dire la verità”, ha detto Biden nel suo intervento.

La sensazione, tuttavia, è che il danno sia ormai fatto. E il Partito Democratico ha per la prima volta pubblicamente ammesso di aver iniziato a pensare a candidature alternative.

Tanti i nomi papabili: in primis la vicepresidente Kamala Harris – che potrebbe far breccia nell’elettorato nero ma soprattutto di quello femminile preoccupato dalla campagna anti-aborto dei repubblicani più ortodossi. Pubblicamente il suo team ha finora respinto qualsiasi discussione su un ticket democratico senza Biden, ma la maggior parte degli strateghi progressisti sostiene che sia lei la scelta più sensata, dato il legame istituzionale con il presidente (e con il suo elettorato).

Che la sessantenne ex procuratrice distrettuale della California possa far meglio del suo compagno di ticket è però un’ipotesi tutt’altro che corroborata. Non depone certo a favore uno dei pochi sondaggi disponibili, condotto dal New York Times e dal Siena College lo scorso febbraio: in un’ipotetica corsa Harris rimarrebbe distaccata da Trump di ben sei punti percentuali (42%-48%) – un paio in più rispetto alla distanza tra Biden e il repubblicano (44%-48%).

Nella rosa dei nomi ci sono  anche il governatore della California Gavin Newsom – considerato come uno dei possibili candidati democratici alle elezioni del 2028 – e Gretchen Whitmer – governatrice del Michigan (anti-trumpiana di ferro) e altro possibile colpo nella canna dei progressisti tra quattro anni.

Nonostante la fama di astro nascente dem, anche il 56enne Newsom potrebbe uscire con le ossa rotte da un eventuale scontro con Trump: secondo un sondaggio condotto lo scorso febbraio dall’Emerson College, l’ex presidente batterebbe l’amministratore californiano di una decina di punti. Secondo lo stesso sondaggio, farebbe persino peggio Whitmer, fermandosi a un magro 33% (-22 rispetto al guru MAGA).

Tanto il presidente quanto i strateghi dem si trovano perciò ad operare in un campo minato dove non esistono scelte facili. E con la consapevolezza che qualsiasi decisione finale spetta solo e soltanto a Biden, che per il momento – confortato dagli affetti familiari – sembra non voler mollare la presa e rischiare il tutto per tutto. Così da convincere il partito – e il Paese – di essere il leader di cui hanno bisogno. Di nuovo.

Share on FacebookShare on Twitter
Gennaro Mansi

Gennaro Mansi

Giornalista, si occupa principalmente di affari internazionali e di rapporti tra Occidente e Oriente A journalist with a background in comparative law, Gennaro mainly covers world affairs and West-East relations

DELLO STESSO AUTORE

Kremlin Silent on Zelensky’s Call for Summit, Rejects Europe’s “Ultimatum”

Kremlin Silent on Zelensky’s Call for Summit, Rejects Europe’s “Ultimatum”

byGennaro Mansi
Mosca: la ‘linea rossa’ con Washington non è più in uso

Ucraina, Zelensky apre a un faccia a faccia in Turchia. Ma Putin prende tempo

byGennaro Mansi

A PROPOSITO DI...

Tags: elezioni 2024Elezioni UsaJoe BidenVNY News 1
Previous Post

Gli agenti penitenziari di Rikers Island non indosseranno le bodycam fino a settembre

Next Post

Negli Stati Uniti spopolano i frutti “extra-lusso”

DELLO STESSO AUTORE

Putin Marks WWII Anniversary, Says Russia Remains Barrier to Nazism

Putin Marks WWII Anniversary, Says Russia Remains Barrier to Nazism

byGennaro Mansi
Giorno della Vittoria, Putin a Mosca: “Russia ancora barriera contro nazismo”

Giorno della Vittoria, Putin a Mosca: “Russia ancora barriera contro nazismo”

byGennaro Mansi

Latest News

A destra, il nuovo logo "G" di Google

Google verso AI, aggiorna il logo “G” dopo 10 anni

byLuna Goletti
Kennedy Jr. si immerge nel Rock Creek, un torrente contaminato di Washington DC

Kennedy Jr. si immerge nel Rock Creek, un torrente contaminato di Washington DC

byEmanuele La Prova

New York

Sean Combs / Ansa

Al via il processo contro Diddy Combs, la difesa: “Sono solo violenze domestiche”

byFederica Farina
Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Negli Stati Uniti spopolano i frutti “extra-lusso”

Negli Stati Uniti spopolano i frutti "extra-lusso"

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?