7 marzo 2020, in Italia scatta il primo lockdown anti-Covid. Ci accorgiamo di non avere neanche le mascherine. Le fanno tutte in Cina.
Giugno 2021, Seat chiude per tre giorni lo stabilimento di Martorell in Spagna. Scopriamo di non avere più semiconduttori. Dipendiamo dalla Cina, principale produttore al mondo, oltre che da Taiwan e Corea.
7 febbario 2022, Zuckeberg alla Commissione vigilanza di borsa americana: “Se la Ue ci impedisse di trasferire i dati degli utenti europei negli Usa, Meta potrebbe essere costretta a chiudere in Unione Europea“. Un ricatto bello e buono.
24 febbraio 2022, guerra in Ucraina. Attacchiamo Putin ma ne dipendiamo per gas e petrolio. E questa la chiamiamo sovranità? E se Putin invadesse l’Estonia, abbiamo un esercito europeo da contrapporgli?
Quattro date per quattro eventi che ci hanno mostrato come in diversi settori strategici noi europei siamo asserviti a quelle grandi potenze che sono diventati Stati-Civiltà.
L’AUTORITÀ CENTRALE
La storia dimostra che dalla fine dell’Ottocento, senza l’intervento degli Stati ed enti pubblici non si sarebbero create le reti stradali, ferroviarie e anche molti aeroporti. Senza Arpanet, la rete nata nel ’69 su iniziativa della Difesa Usa, non ci sarebbe Internet. Le grandi reti, compreso il canale di Suez, sono nate per impulso statale.
E non solo. Tutti i programmi nucleari, gran parte dell’industria chimica e dell’industria automobilistica, molta cantieristica e tanto altro, tutti questi settori sono nati e cresciuti con fondi statali. Per non parlare della sperimentazione sui materiali.
Il privato, storicamente e soprattutto in Europa, non si lancia in investimenti che richiedono risorse enormi e soprattutto che non danno un ritorno a breve. Ergo, sui settori strategici il ruolo dello Stato, da solo o assieme ai privati, è indispensabile. E spesso non basta uno Stato solo.
Il superstato Ue può recitare questo ruolo? La risposta è ovviamente sì. L’Europa ha già dimostrato lungimiranza e visione. Solo tre esempi.
CONSORZI EUROPEI
Il Cern di Ginevra
Il Consiglio europeo per la ricerca nucleare nasce nel ’52 su iniziativa di 12 Paesi poi divenuti 20. Due anni dopo si darà il via al progetto del centro di ricerca omonimo. Lo stesso dove, oltre a importanti studi sul nucleare e non solo, nascerà il World Wide Web ad opera di Tim Berners-Lee.
Airbus
Il consorzio franco-tedesco, cui si aggiungeranno gli spagnoli, nasce nel ’69. È formato da imprese del settore con investitori e fondi privati. Oggi è il secondo costruttore di aerei al mondo dopo Boeing (50 mld di fatturato contro 58 della società Usa).
StMicroelectronics
Leader mondiale nei semiconduttori, nasce nell’87 dalla fusione dell’italiana SgsMicroelectronics con la francese Thomson Semiconducteurs. Il governo italiano e quello francese sono azionisti paritetici 50 per cento.
Come si vede, l’Europa sarebbe perfettamente in grado di creare player internazionali. E non solo nell’industria. A chi boccia, ad esempio, l’idea di un motore di ricerca europeo o di grandi archivi per i dati ” perché la battaglia è già persa” basti rispondere che i dati si accumulano con progressione esponenziale. Ergo, prima cominciamo, meglio è. Il futuro comincia adesso.

ESERCIZIO DEL POTERE PUBBLICO
Si dice: gli Stati sono ormai impotenti davanti alle Over the Top. È vero fino a un certo punto. “Qualsiasi potere delle imprese è potere ceduto dallo Stato – afferma Fareed Zakaria, uno dei più influenti consiglieri americani di politica estera. “E lo Stato se lo può riprendere in qualsiasi momento”.
Un esempio? I bitcoin. Quando la Cina ha deciso che le factory per creare moneta digitale erano troppo energivore, un problema per un Paese che ha un disperato bisogno di energia, le ha scacciate fuori dalla Muraglia. Anche perché Pechino, come tutte le dittature, non ama ciò che non può controllare e ha quindi sviluppato nel frattempo lo yuan digitale, l’e-yuan, già in uso tra 300 milioni di cinesi.
E in Occidente? “Basterebbe che le banche centrali, Fed e Bce in testa – afferma Renzo Avesani, già consulente Fmi – dicessero alle banche membri del club: se converti bitcoin sei fuori dal sistema”.
Un altro esempio: i monopoli. I titoli delle Ott cinesi sono crollati da quando Xi Jinping, intimidendo il proprietario di Alibaba Jack Ma, ha dato il via a un processo di controllo dei tycoons cinesi.
Gli Stati Uniti, nel 1890, vararono lo Shermann Act, una legge antitrust che spezzò monopoli come Northern Securities, American Tobacco, Standard Oil. Per un attimo, soprattutto quando giravano voci sulla candidatura di Zuckeberg alle presidenziali, l’aveva minacciato anche Trump. Poi se n’è fatto nulla.
VOLONTÀ POLITICA
Il problema, come si vede, è sempre lo stesso, la volontà politica. Quella che l’Europa, intervenendo con decisione prima contro la pandemia e ora contro Putin, sta dimostrando di avere.
La strada è lunga e gli Stati nazionali sempre più piccoli in mezzo ai grandi blocchi. Ma non abbiamo scelta.