Viviamo di paure, che sono sempre generate da fattori esterni a noi.
I pericoli per l’ambiente che il surriscaldamento del clima distruggerà, l’arrivo di extracomunitari che distruggeranno la nostra cultura e la nostra economia e ora pure il coronavirus. Quindi se non ci faranno fuori i musulmani invadendoci, ci faranno fuori i cinesi con inquinamento e malattie. Speriamo che il nostro salvatore Salvini si attrezzi anche contro i cinesi, benché domenica scorsa emiliani e romagnoli, che sono evoluti, abbiano scelto con il voto di esser salvi piuttosto che salv-ini. E non perché quel –ini è lessicalmente riduttivo, ma perché lo è essere seguaci di Salvini.
E’ incomprensibile come il nutellaro abbia stregato con le sue leccate e annusate al cibo persone colte e morigerate che si vergognerebbero di comportarsi come lui. Tutte persone che vent’anni fa facevano il tifo per Berlusconi, il quale nel 2011 li ha abbandonati cornuti e mazziati con lo spread a oltre 500, essendosi occupato al governo solo del benessere delle sue aziende e di beneficienza alle belle ragazze.

Una spiegazione ce l’ho per le persone perbene che votano centro-destra: la paura dei comunisti. Che settant’anni fa hanno fatto del male alle loro famiglie; se per quello pure alla mia, ma di certo non posso riconoscere i valori in cui sono stata cresciuta nel comportamento spregiudicato e volgare di Salvini e di Berlusconi. Che sono degli illusionisti, posizionatisi al centrodestra per opportunità politico-economica.
In Calabria la forzista Jole Santelli ha vinto, di certo era la candidata migliore, eppure il sindaco di Soriano ha fatto il baciamano a Berlusconi. Errore di persona? No, Jole è stata trattata da semplice comprimaria di Pantalone. Ma quali poteri ha ancora Silvio nel Sud Italia? Ciò dimostra che dovremmo avere paura di noi stessi in primis, del genere umano che è pronto a vendere l’anima al diavolo pur di acquisire potere.
E’ più facile dare la colpa dei nostri fallimenti a un fattore esterno, come il clima o l’arrivo di popolazioni portatrici di sciagure sociali, piuttosto che ammettere che siamo corrotti o rammolliti e non siamo più in grado di difendere la nostra civiltà, cioè la nostra identità. Come ha detto il filosofo Umberto Galimberti (vi consiglio di ascoltarlo su you tube) l’impero romano non è caduto a causa dell’arrivo dei barbari, ma a causa della dissolutezza dei costumi e perché gli antichi Romani non avevano più voglia di lavorare. Non sappiamo salvaguardare la nostra cultura se nemmeno sappiamo discernere i politici lestofanti e metterli alla berlina. E se ci facciamo rappresentare pure da ignoranti quali Di Maio, Toninelli e compagnia bella non possiamo pretendere di essere rispettati come popolo perché non ci rispettiamo.
Le Sardine, che sono gente comune, hanno avuto la forza – finalmente – di protestare e chiedere più serietà e competenza. Ogni giorno in tv vediamo le solite facce di giornalisti-opinionisti, la cui unica salda opinione è quella di avere un florido conto in banca. Cresciuti, vestiti e calzati da Berlusconi, che in cambio hanno difeso fino all’indifendibile, oggi sono passati a sostenere il nuovo campione della destra Matteo e la sua costola Giorgia. Un trio lescano, perché le uniche doti che ha sono quelle vocali. Vedrete cosa ci canteranno alla fine della fiera: “Maramao perché sei morto? Pane e vino non ti mancava, l’insalata era nell’orto e una casa avevi tu. Le vicine innamorate…”
E pure a sinistra siamo messi malissimo quanto a rappresentanti della nostra polis: dei polli tremebondi che non sanno che pesci pigliare. Venerdì 31 gennaio, solo dopo i primi due casi di coronavirus accertati in Italia, hanno deciso di chiudere gli aeroporti ai voli cinesi, mentre ancora il 23 gennaio lasciavano che sedicenti turisti cinesi – che chiamerei piuttosto fuggiaschi di Wuhan – entrassero nel nostro Paese e vi girassero bellamente. E cosa facciamo con i porti italiani, molti dei quali ormai sono di proprietà cinese e accolgono giornalmente navi cinesi? E i confini via terra?
Questi pennuti al governo hanno il becco rivolto unicamente al terreno dove ingurgitano le loro laute prebende: mentre quelli gialli tentano di volare, i rossi cercano di accalappiarli e metterli in pentola, perché tutto fa brodo per fare una grande sinistra, senza preoccuparsi delle possibile morie da mutazioni genetiche. Perché in qualcosa i pentastellati si dovranno trasformare e non vorremmo che nel minestrone di pollame affiorassero dei pipistrelli.