Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in Homepage
March 23, 2018
in Homepage
March 23, 2018
0

John Bolton, il super-neocon che fa tremare il mondo

Ecco cosa significa la nomina dell'ex ambasciatore all'ONU di Bush a nuovo consigliere alla sicurezza di Trump al posto del generale McMaster

Massimo ManzobyMassimo Manzo
John Bolton, il super-neocon che fa tremare il mondo

John Bolton risponde ai giornalisti nell'ottobre del 206 quando era ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite (Foto ONU)

Time: 3 mins read
John Bolton durante un convegno del 2015 (fonte, Flickr)

I giornali avevano anticipato la notizia all’indomani della rimozione di Rex Tillerson dalla segreteria di stato, e alla fine hanno avuto ragione: Donald Trump ha fatto fuori anche il consigliere alla sicurezza nazionale, il generale HR McMaster. Il nome di chi che ne avrebbe preso il posto circolava da un po’, ma in molti speravano che non fosse davvero lui.

Parliamo di John Bolton, uno dei più irriducibili neoconservatori ancora in circolazione nel panorama politico degli Stati Uniti.

Il suo curriculum è noto qui negli States, e non rassicura affatto. Il nuovo arrivato, classe 1948, in gioventù ha studiato diritto internazionale a Yale negli stessi anni in cui a frequentare la prestigiosa università erano Bill e Hillary Clinton, collaborando in seguito con il dipartimento di stato e con il dipartimento di giustizia nel corso delle amministrazioni di Ronald Reagan e di George Bush padre.

Ma il grande salto in carriera arriva tra il 2005 e il 2006, quando Bolton viene nominato ambasciatore all’ONU dal presidente George W. Bush. È lì che le sue posizioni di politica estera balzano agli onori delle cronache.

In quel complicatissimo frangente della storia recente americana, il neo-consigliere alla sicurezza nazionale fu un accanito sostenitore della guerra in Iraq, oggi considerata ormai da tutti (o quasi) una tra le peggiori mosse di politica estera compiute dagli USA negli ultimi cinquant’anni.

Un appoggio che Bolton ha continuato in parte a giustificare in tempi recenti, nonostante tale conflitto abbia contribuito in maniera decisiva a destabilizzare il Medio Oriente a tutto vantaggio (è questo il paradosso) dell’Iran, cioè del maggiore concorrente degli interessi americani nell’area.

Durante la sua esperienza alle dipendenze del presidente texano, sono inoltre rimasti noti i suoi aspri contrasti con l’allora capo della diplomazia a stelle e strisce Colin Powell (che invece nutriva seri dubbi sulla dissennata operazione irachena) e con il suo successore alla segreteria di stato, Condoleezza Rise.

Non solo, ma negli anni successivi, pur non ricoprendo incarichi ufficiali, Bolton si è espresso in modo esplicito anche in favore di un massiccio coinvolgimento in Siria (allineandosi alle tesi neoconservatrici di Hillary Clinton) accarezzando persino l’idea di un’azione preventiva in Corea del Nord e in Iran.

Insomma, il nuovo consigliere alla sicurezza nazionale è un autentico falco, e la sua nomina rappresenta una manovra opposta rispetto a quella che portò alla scelta di HR McMaster. A differenza di quest’ultimo, in grado di riequilibrare le posizioni del presidente traducendole in una politica estera coerente, Bolton ha dimostrato, nel corso della sua carriera, di non possedere lo stesso equilibrio né la stessa lungimiranza del suo predecessore.

John Bolton e Donald Trump: andranno d’accordo?

Non si tratta di un problema riguardante esclusivamente le posizioni assunte sui singoli dossier più spinosi, ma, in generale, di un atteggiamento che unito alle intemperanze trumpiane potrebbe rivelarsi assai pericoloso.

Tanto per chiarire, la rinegoziazione del trattato sul nucleare iraniano non preoccupa di per sé, dato che rientrerebbe nel riallineamento degli statunitensi alle posizioni dei loro alleati tradizionali in Medio Oriente (Arabia Saudita e Israele); a inquietare è invece la mossa successiva che uno come Bolton potrebbe suggerire, cioè il confronto diretto con gli iraniani.

Una prospettiva inquietante, che ribalterebbe tra l’altro uno dei capisaldi di politica estera che portò in molti a preferire Trump alla Clinton, cioè il graduale disimpegno in Medio Oriente.

A completare il quadro di un’amministrazione in subbuglio, oltre alla nomina di Bolton, ci si sono messe inoltre nelle stesse ore le dimissioni di John Dowd, il capo degli avvocati del presidente nella nota indagine del russiagate condotta dal procuratore speciale Robert Mueller.

Ancora non sappiamo se sia stata una scelta autonoma di Dowd, come sembra suggerire il New York Times, o se invece sia stata una decisione presa congiuntamente con il presidente  (come sostengono invece altre fonti). Il prossimo passo, a questo punto, potrebbe essere la cacciata di Robert Mueller.

Una cosa è però certa: come ha recentemente notato l’ex braccio destro del presidente, Steve Bannon, la Casa Bianca si prepara a una guerra totale contro i suoi nemici.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Manzo

Massimo Manzo

Di madre americana e padre siculo, nasco tra le bellezze della Sicilia greca e gli echi del sogno americano. Innamorato della Storia, che respiro fin da bambino, trasferisco me e la mia passione a Roma. Qui, folgorato lungo la via, mi converto al giornalismo storico e di analisi geopolitica, “tradendo” così la laurea in legge nel frattempo conseguita. Appassionato di viaggi archeologici, oltre che della musica dei Beatles e dei campi da tennis, collaboro come giornalista freelance con più riviste di divulgazione, tra cui InStoria e Focus. Oggi mi divido tra la natia Sicilia e la città eterna, sempre coltivando l’amore per gli States.

DELLO STESSO AUTORE

Steve Bannon sbarca a Roma alla conquista della “Fortezza Europa”

Steve Bannon sbarca a Roma alla conquista della “Fortezza Europa”

byMassimo Manzo
Vertice NATO: con Trump, tutti i nodi vengono al pettine

Vertice NATO: con Trump, tutti i nodi vengono al pettine

byMassimo Manzo

A PROPOSITO DI...

Tags: accordo irancrisi sirianaH.R. McMasterjohn boltonJohn DowdRussiagateSteve Bannon
Previous Post

Polimoda & CFDA: tra Firenze e Stati Uniti è moda-connection

Next Post

Quel ponte di scienza e natura, che lega Trento e i monti Udzungwa in Tanzania

DELLO STESSO AUTORE

Corte Suprema: Trump sceglie Brett Kavanaugh e i democratici affilano le armi

Corte Suprema: Trump sceglie Brett Kavanaugh e i democratici affilano le armi

byMassimo Manzo
Travel-Ban: altro che scandalo, la Corte Suprema ha fatto il suo lavoro

Travel-Ban: altro che scandalo, la Corte Suprema ha fatto il suo lavoro

byMassimo Manzo

Latest News

Macron, sanzioni massicce di Usa-Ue se Mosca viola tregua

Macron, sanzioni massicce di Usa-Ue se Mosca viola tregua

byAnsa
Zelensky, ‘al lavoro per garanzie di sicurezza affidabili’

Zelensky, ‘al lavoro per garanzie di sicurezza affidabili’

byAnsa

New York

Simona de Rosa in concerto al Museo italo americano: da Napoli a Berlino, passando per NY

Simona de Rosa in concerto al Museo italo americano: da Napoli a Berlino, passando per NY

byFrancesca Magnani

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Quel ponte di scienza e natura, che lega Trento e i monti Udzungwa in Tanzania

Quel ponte di scienza e natura, che lega Trento e i monti Udzungwa in Tanzania

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?