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May 27, 2017
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Lo show internazionale dei coniugi Trump, uno spettacolo di gran varietà

Imbarazzi, gaffes, spinte: una settimana intensa per il presidente che riesce sempre ad imbarazzare il suo paese

Angela VitalianobyAngela Vitaliano
Lo show internazionale dei coniugi Trump, uno spettacolo di gran varietà

Nel fermo immagine il momento in cui Melania respinge la mano di Donald all'arrivo in Israele

Time: 4 mins read

Questa settimana è doveroso aprire questa rubrica con un sentito ringraziamento a Melania e Donald Trump che con il loro spettacolo di varietà, andato in scena questa settimana, hanno reso il mio lavoro più facile che mai. Dal ballo arabo a Papa Francesco che lo chiama ciccione, è il momento per le supposte della settimana.

Intensa la settimana di incontri di Trump durante il suo primo viaggio internazionale in cui è stato scortato da un’accompagnatrice d’eccezione: Ms Melania. La signora Melania, nonostante lo stipendio e i privilegi di una posizione di grande spessore, non si è lasciata sfuggire l’occasione di umiliare in diverse occasioni il presidente degli Stati Uniti e, dunque, un intero paese, di fronte al mondo. Cogliendo completamente di sorpresa il partito della “lega dei romantici inossidabili”, che ancora vuole credere ad una relazione basata sull’amore come la mia con la cellulite, la signora Melania, si è  rifiutata di dare la mano a quello che sarebbe suo marito, addirittura in due occasioni. Un gesto che le ha guadagnato molte simpatie, perchè diciamolo, chi non vorrebbe umiliare Trump davanti al mondo. Non le mie, devo dire, perchè avrei trovato molto più produttivo che la signora Melania difendesse le altre donne o dicesse anche una sola parola critica nei confronti delle politiche del presidente; invece, come un’amante frustrata del Montana, tace e subisce, ma poi fa la “guappa” nel momento meno opportuno per il paese. Ah già ma lei è slovena quindi, chi se ne frega degli USA. La signora Melania e la signora Ivanka, poi, hanno provato a spaventare Papa Francesco mettendosi in testa delle cose che nemmeno la famiglia Addams nel peggiore dei loro incubi. In una foto che ha già fatto la storia, si nota chiaramente la leggiadria e la serenità d’animo che aleggia fra i presenti: voci di corridoio raccontano che subito dopo papa Francesco sia andato da papa Ratzinger per confessarsi e sia rimasto da lui circa 3 ore, per poi passare da Silvio Orlando per chiedere di organizzare un tressette con Jude Law, con pizza e birra, per gettarsi tutto alle spalle. Silvio Orlando, prontamente lo ha accontentato e nell’attesa del conviviale, gli ha messo in loop tutti i gol di Diego Armando Maradona. Una soddisfazione, però, Super Francis se l’è tolta e ha chiesto alla signora Melania se a Trump gli prepara da mangiare la potica, cibo ipercalorico sloveno. Sua Santità, chiaramente illuminato da luce divina, ha fatto addirittura due battute in una: sfottendo Mel e le sue inesistenti doti culinarie e dando del ciccione a Donald. Come se tutto non fosse abbastanza tragico, Trump, che non poteva prendersela con Melania perché comunque doveva portarsela appresso ancora, si è vendicato sul povero SS che, cattolico fervente, è stato escluso dall’incontro con il pontefice come se fosse un messicano qualsiasi da tenere fuori dalle mura (vaticane).

Don e Mel poi si sono esibiti in altri pezzi di varietà da Circo. Lei, per esempio, è andata in visita al Bambin Gesù, ospedale pediatrico di Roma, una delle eccellenze della sanità italiana, proprio mentre in patria (non la sua, la Slovenia, ma quella del suo datore di lavoro), il governo proponeva una serie di tagli mirati a colpire poveri e bambini, da aggiungersi all’abolizione dell’Obamacare. Tanto per essere sicuri di farli fuori tutti questi milioni di pezzenti. Melania, con lo stesso calore umano di uno che si occupa di derattizzazione mentre sparge veleno, è andata a farsi fotografare con i bambini malati, senza nemmeno mostrare un briciolo di vergogna per il fatto che tre quarti di quelli, nella grande America di Donald, sarebbero lasciati tranquillamente a morire (così imparano ad ammalarsi se già sono poveri: quante ne vogliono). Don, da parte sua, è andato a questo play date con i suoi amichetti della NATO che però gli stanno sulle scatole perchè non sono amici del suo best friend Vladimir. Allora Don è andato là, gli ha detto che se non pagano per i giochi lui si porta tutto via perchè è tutta roba sua e poi li ha pure spinti come un Gianforte qualsiasi per essere sicuro di stare in prima fila durante la foto. Quelli, da parte loro, non sono stati colti di sorpresa e lo hanno guardato come guardi un adulto scemo che si finge bambino, lo hanno ignorato e non lo hanno fatto giocare con loro nemmeno un po’.

Ovviamente potrei raccontarvi cose per altre due ore ma non si può e quindi concludo con due note di speranza: mentre Don e Mel imbarazzavano il paese di fronte al mondo, Michelle e Barack Obama, deliziavano i toscani con la loro presenza e in più l’ex presidente teneva un discorso in Germania davanti a 80mila persone entusiaste e attente e seduto di fianco ad una Angela Merkel sorridente che pare gli abbia chiesto prima di salutarlo “non mi mandare da quello, ti prego, tienimi con te e Michelle”. E per un Donald che prova con intensità crudele e volgare a distruggere il suo paese e colpire le classi sociali piu deboli, ci sono Justin Trudeau e Emmanuel Macron che già ci fanno sognare con il loro bromance. Perché sia chiaro, l’amore vince sempre sui Trump. E succederà anche questa volta.

 

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Angela Vitaliano

Angela Vitaliano

Da ragazzina volevo fare l'attrice e ancora, spesso, penso che forse quella sarebbe stata la mia strada. Ero pero troppo timida cosi le cose, invece di dirle, le scrivevo. Agli amici, ai fidanzatini, ai familiari. Ho collaborato/collaboro con L'Espresso, Gioia, Grazia, Wired, il Mattino, Linkiesta, Lettera 43 e molti altri. Ho fatto la presentatrice in Rai, proprio come quelli bravi. Un giorno ad Arianna Huffington raccontai una storia e mi chiese di scriverla per l'Huffington Post USA. In inglese. Cosi quando non scrivo, studio. Oppure invento coreografie su musiche di Broadway. O cucino. New York mi ha rimesso al mondo e siamo una coppia di fatto: innamorata. Lei è la mia anima. A volte tormentata ma sempre capace di avere sogni a portata di mano.

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