Il premier Matteo Renzi oggi incontra alla Casa Bianca il Presidente Barack Obama ma ieri era già a Washington, dove ha parlato per oltre un'ora con gli studenti e i professori della Georgetown University rispondendo poi anche alle loro domande. A loro il capo del governo italiano ha ripetuto la sua linea politica del cambiamento affermando di voler svegliare l'Italia che "per troppo tempo è stata una bella addormentata nel bosco". Renzi ha anche insistito sulla legge elettorale Italicum e quindi le riforme costituzionali.
"Per troppo tempo – ha detto Renzi nella grande sala nella prestigiosa università fondata dai gesuiti e da dove si laureò un ragazzo povero ma con i voti altissimi dal nome Bill Clinton- l'Italia è stata come la bella addormentata nel bosco ma noi siamo qui per svegliarla, per dare un indirizzo al futuro. Non è possibile tornare indietro sulle riforme, sarebbe folle sciupare questa occasione".
In un passaggio del discorso, citando Robert Kennedy, "Il futuro non è un dono ma una conquista", il premier italiano ha affermato che per troppo tempo in Italia "è stato come il meglio fosse già accaduto e potessimo vivere il presente solo sognando il nostro grande passato". Invece per Renzi, anche se la storia dell'Italia è "bella" soprattutto per l'arte e la cultura, ora gli italiani devono smettere di rivolgersi sempre o solo al passato e guardare con fiducia al futuro, che per Renzi sarà migliore. Lanciando lo slogan "Italy is back!", il premier ha detto che per tornare veramente, l'Italia deve cambiare accettando le riforme affermando che il cambiamento arriverà soprattutto con l'istruzione e l'innovazione.
Per Renzi, non c'è una via di ritorno dalle riforme, ha continuato a ripetere che non si può continuare a vivere nel passato ma si deve accettare le sfide del futuro, affermando poi che l'Italia in Europa è contro "il populismo, ma anche contro l'austerity".
Renzi ha anche parlato delle crisi nel Mediterraneo, degli emigranti e del terrorismo, spiegando come si deve °cambiare l'approccio° alla questione, affemando che lo stop al traffico umano è "una questione di sicurezza ma anche di giustizia". E poi ha riaffermato: "La cultura è la vera risposta per combattere il terrorismo". E ha quindi ricordato anche i valori della libertà, della guerra di liberazione partigiana con il fondamentale contributo degli Stati Uniti per riaffermare in Italia questi valori. E quindi, citando anche Robert Kennedy, ha concluso dicendo che il futuro in Italia sarà più bello e divertente del passato.
Poi il Presidente del Consiglio italiano ("Non ho poteri sulla agenda per allungare i tempi" ha detto scherzando quando la fila degli studenti si allungava per fargli domande) ha risposto alle domande dei giovani. Una studentessa italiana, a proposito della "fuga dei cevellli", ha chiesto a Renzi su cosa avrebbe fatto in concreto per rendere l'Italia un paese dove per loro sia possibile tornare dopo gli studi. "Costruiremo un Paese in cui si va avanti non grazie agli amici degli amici ma dove il merito conta – ha risposto il premier – se volete rimanere qua buona fortuna ma se verrete in Italia troverete un Paese che smetterà di essere ostaggio dei soliti noti… Costi quel che costi, piuttosto perderò le elezioni ma non la faccia davanti a voi".
Qui sotto tutto il discorso in video del Presidente del Consiglio italiano alla Georgetown University e le domande degli studenti con le sue risposte.