Apprendiamo con sgomento la notizia diffusa da uno dei nostri columnist siciliani, Giacomo Di Girolamo, che da anni si occupa di mafia e corruzione nella sua Sicilia. Il giornalista ha fatto sapere attraverso i social media di aver ricevuto una busta contenente della polvere da sparo e minacce:
"Confermo la notizia battuta dalle agenzie di stampa, la vicenda è ormai pubblica. Ho ricevuto per posta una busta anonima contenente della polvere da sparo e la scritta “Boom”, insieme ad un messaggio intimidatorio rivolto Procuratore della Repubblica di Marsala. Sono sereno. Ringrazio coloro che in queste ore hanno mostrato affetto, attenzione o semplicemente hanno alzato un sopracciglio, corrucciato un po' la fronte. Ho ancora molte cose da raccontare e da scrivere, su Marsala, Trapani, la Sicilia, le vecchie e nuove mafie e tutto il resto. Lo dico per la prossima occasione: possono risparmiare i francobolli e il tempo e la polvere stessa, che a respirarla fa male. Noi, qui, malmessi – è vero – malconci, anche, noi, qui, tenaci, respiriamo ad occhi aperti e schiena dritta libertà".
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di insediamento ha detto: "Garantire la Costituzione significa… Significa garantire l'autonomia ed il pluralismo dell'informazione, presidio di democrazia". Parole, parole, soltanto parole? No, questa volta non vogliamo crederlo e facciamo da New York un appello al neo Presidente della Repubblica: Presidente Mattarella, lei che ha appena definito la mafia un cancro, come sua prima visita, si rechi subito a Marsala, dove c'è un presidio di democrazia e libertà da difendere!