Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Economia
March 12, 2021
in
Economia
March 12, 2021
0

In Alabama per la prima volta Amazon rischia di dover fare i conti con i sindacati

Fino al 29 marzo, oltre 5.000 dipendenti sono chiamati a votare a favore dei sindacati. Se vincesse il "sì", sarebbe una "rivoluzione" pronta ad espandersi

Riccardo ParadisibyRiccardo Paradisi
In Alabama per la prima volta Amazon rischia di dover fare i conti con i sindacati

Frances McDormand nel ruolo di Fern nel film "Nomadland", vincitore a Venezia, dei Golden Globes e probabile mattatore agli Oscar. La protagonista, lavora in uno stabilimento di Amazon (Foto: Fox Searchlight Pictures)

Time: 4 mins read

Bessemer, Alabama. In un sobborgo a sud di Birmingham, città più popolosa dello stato, si sta combattendo quella che da molti commentatori viene definita come la più importante lotta sindacale del secolo nel sud degli Stati Uniti. Qualcosa di paragonabile, con le dovute accortezze, alle lotte per i diritti civili. La località, i cui lavoratori sono per l’80% afroamericani, ospita uno stabilimento Amazon che nelle ultime settimane è finito al centro della cronaca locale e non solo. Dall’8 febbraio e fino al 29 marzo, i suoi 5.805 dipendenti sono chiamati a esprimere per posta la loro opinione sulla sindacalizzazione dello stabilimento, eventualità che, secondo le leggi federali, costringerebbe la multinazionale a trovare un accordo con la labor union coinvolta, la Retail, Wholesale and Department Store Union (RWDSU). Qualora i lavoratori dovessero votare a favore, quelli di Bessemer diventerebbero i primi dipendenti di uno stabilimento Amazon ad essere iscritti ad un sindacato in America. Il precedente tentativo, fallito, risaliva al 2014 nel Delaware.

Uno stabilimento di Amazon (twitter)

La strada si sta rivelando tutta in salita. Il colosso dell’e-commerce, per scongiurare questa possibilità, ha deciso di mettere in campo tutte le risorse a sua disposizione, ingaggiando union busters e costruendo una propaganda anti-sindacato che, secondo alcune testimonianze, sta creando molta confusione soprattutto fra i dipendenti più giovani. Secondo una legge federale, Amazon può impedire l’accesso allo stabilimento a soggetti terzi, impedendo di fatto il dialogo fra sindacalisti e lavoratori. Per evitare che questi si possano incontrare anche fuori dal magazzino, secondo le testimonianze raccolte da More Perfect Union, la multinazionale avrebbe influenzato il comune per decongestionare il traffico fuori dallo stabilimento il più velocemente possibile, modificando il timer dei semafori.

Una storia incredibile, come lo sono anche le testimonianze dei dipendenti della struttura. Darryl Richardson, lavoratore presso il magazzino, ha rivelato al The Guardian “Non hai tempo di guardarti intorno. Vieni trattato come un numero. Non sei trattato come una persona. Ti fanno lavorare come un robot”. Sono molti coloro che hanno espresso lamentele, soprattutto per il controllo esercitato sui lavoratori. Il sistema di tracciamento rende difficile allontanarsi dalla postazione anche per andare in bagno o bere un sorso d’acqua. Fallire nel raggiungere la quantità minima di operazioni effettuate può portare a richiami o, nel caso peggiore, al licenziamento in tronco. Amazon negli Stati Uniti basa la sua politica anti-sindacato, sui benefits concessi ai dipendenti dal day-one, che in America si configurano come coperture sanitarie per cure dentistiche o altri aspetti che in Europa sono dati per scontati. Il salario, poi, è spesso propagandato come superiore alla media nazionale. Di fatto lo è: 15,5$ all’ora, come lo stipendio minimo proposto dal Partito Democratico. Peccato che il suo CEO, Jeff Bezos, sia l’uomo più ricco al mondo.

Jeff Bezos: con quasi 180 miliardi di dollari, Jeff Bezos è l’uomo più ricco del mondo (da facebook)

Le politiche di Amazon contro la sindacalizzazione dei suoi dipendenti sono famose negli Stati Uniti. Ma da quando a Bessemer il 30% dei lavoratori ha inoltrato richiesta alla National Labor Relations Board (NLRB), aprendo di fatto il percorso che ha portato alle odierne elezioni, la multinazionale ha investito molte risorse nel dissuaderli a sindacalizzarsi. Randy Hadler, Presidente del consiglio del Mid South per la RWDSU, ha dichiarato a More Perfect Union che gli union busters assoldati da Amazon hanno iniziato ad operare nello stabilimento già da metà novembre 2020. Questi agenti, pagati giornalmente, hanno introdotto una forte propaganda anti-sindacati, spaventando soprattutto i giovani lavoratori insinuando falsità sulla sindacalizzazione dello stabilimento. Secondo gli union busters, far entrare le unions significherebbe 500$ di trattenute in più sulla busta paga, dover dire addio ai benefits e salari più bassi. “Vengono da noi e ci fanno smettere di lavorare, praticamente per metterci in testa informazioni sul perché non dovremmo avere un sindacato”, racconta una lavoratrice nel reportage di More Perfect Union. E poi riunioni per spiegare gli svantaggi dei sindacati e volantini appesi davanti a tutti gli orinatoi dei bagni per scoraggiare i lavoratori dal votare. Una forma di “molestia”, come viene definita da alcuni. Infine, per ostacolare le votazioni, Amazon ha tentato di introdurre un ballottaggio in presenza, in barba alle normative anti-covid, ma fallendo.

Un dipendente di Amazon (twitter)

Molti rappresentanti democratici, soprattutto affiliati alla sinistra del partito, appoggiano la votazione a favore della sindacalizzazione della sede di Bessemer. Assieme a loro il guru del socialismo americano, Bernie Sanders, e molte organizzazioni sindacali internazionali. In palio non c’è soltanto la tutela dei diritti dei lavoratori del magazzino in questione ma quella di tutti i dipendenti della multinazionale negli Stati Uniti. L’Alabama, poi, è una fortezza da espugnare. Il sud è una realtà da sempre avversa ai sindacati, in primis a causa delle politiche portate avanti dalle amministrazioni repubblicane. Lo stesso PRO Act, la nuova legge sui diritti dei lavoratori, è stata già respinta dai Repubblicani al senato attraverso la pratica del filibuster. Bessemer può essere una terra florida per un nuovo unionismo: quella parte dell’Alabama ha ospitato industrie pesanti tutelate da sindacati e lavoratori più maturi ne hanno ancora memoria; inoltre, la popolazione afroamericana solitamente guarda con favore ai sindacati.

Espugnare il sud potrebbe lanciare un messaggio a tutti gli Stati Uniti, mettendo in dubbio la politica finora portata avanti da Amazon. Per questo, anche a New York, si sono tenute manifestazioni a favore dei lavoratori di Bessemer. È la nascita, forse, di una coscienza collettiva contro lo strapotere delle multinazionali e di tutti quei big del settore hi-tech che, soprattutto nel biennio del covid, stanno accumulando ricchezze inimmaginabili aumentando la forbice delle disuguaglianze.

Share on FacebookShare on Twitter
Riccardo Paradisi

Riccardo Paradisi

Toscanaccio doc e blogger. Mi sono laureato in Relazioni Internazionali a Siena dove insieme ad alcuni colleghi ho fondato SpazioPolitico, per cui scrivo. Appassionato di Nord America dall'università, ne ho vissuto lo spirito pionieristico nel freddo Montana. Da allora, i suoi paesaggi monumentali e le sue storie non mi hanno mai lasciato.

DELLO STESSO AUTORE

Super Tuesday: Joe Biden si prende il Nord, il Sud, il Texas, a Sanders la California

Arriva il piano per le infrastrutture per un nuovo New Deal; Biden: “lunedì sarà legge”

byRiccardo Paradisi
Draghi vedrà Biden per scommettere su relazioni privilegiate con gli USA

Draghi vedrà Biden per scommettere su relazioni privilegiate con gli USA

byRiccardo Paradisi

A PROPOSITO DI...

Tags: AlabamaAmazondiritti dei lavoratoriJeff BezosSindacati
Previous Post

Mariangela Zappia ambasciatrice a Washington: per l’Italia è la prima donna

Next Post

La caduta di una stella democratica: Andrew Cuomo verso le dimissioni o l’impeachment

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Covid-19, proteste e tanti saluti alla libertà di stampa? I giornalisti non si piegheranno!

Biden come Trump? Il governo ha sequestrato e-mail e tabulati di giornalisti

byRiccardo Paradisi
Addio al 2020 non tutto da buttare e auguri per  il 2021 che però “inizia” il 20 gennaio…

Un anno dopo la morte di George Floyd l’America è cambiata, ma non abbastanza

byRiccardo Paradisi

Latest News

Lanci di missili dalla Nord Corea, gli Usa al Consiglio di Sicurezza: “Ora basta”

Lanci di missili dalla Nord Corea, gli Usa al Consiglio di Sicurezza: “Ora basta”

bySimone d'Altavilla
Trump, voci su mio arresto martedì, riprendiamoci il Paese

Trump con il fiato sospeso: a breve la decisione del procuratore di Manhattan

byMassimo Jaus

New York

Trump, voci su mio arresto martedì, riprendiamoci il Paese

Trump con il fiato sospeso: a breve la decisione del procuratore di Manhattan

byMassimo Jaus
Thinking Outside the Box on Affordable Housing in New York City

Thinking Outside the Box on Affordable Housing in New York City

byEric Adams

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post
Dantedì, un’idea poetica dal suono un po’ “americano” ma che oggi ci serviva, eccome

La caduta di una stella democratica: Andrew Cuomo verso le dimissioni o l'impeachment

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the Term of Service and the Privacy Policy.

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?