Si è inaugurata martedì 14 gennaio, al Metropolitan Pavilion, la ventesima edizione di Premiere Vision Preview New York/INDIGO, la più importante fiera del settore tessile-abbigliamento ed accessori nella East Coast degli Stati Uniti, che sarà aperta agli operatori americani fino al 15 gennaio 2014. Inoltre, per la prima volta l’ICE darà supporto a cinque aziende italiane che partecipano a INDIGO fiera di stampe per tessuti che si tiene in concomitanza con Premiere Vision Preview New York ubicata al 3°-4° e 5° piano del Metropolitan Pavilion.
La partecipazione italiana conferma un’ottima presenza con 44 aziende a Premiere Vision Preview New York provenienti dai principali distretti produttivi italiani in Piemonte, Lombardia e Toscana e con cinque aziende a INDIGO. La Turchia partecipa con 24 aziende, seguita dalla Francia con 23 espositori. Secondo una stima dell’ente organizzatore, si prevede, nel corso dei due giorni di apertura, un flusso di circa 3.000 operatori specializzati.
Le aziende italiane espositrici Premiere Vision Preview NY sono:
Alcantara, Argomenti Tessili, Barzaghi, Bottonificio BAP / Corozite, Bottonificio Padano, Brunello, Carlo Pozzi, Cotonificio Carlo Bonomi, Crisden Bijoux, Efilan, Fancy by Rodilosso, Fantasie Tricot, Frizza, Giemme, Gruppo GF, Intesa C, Lanificio Campore, Lanificio Nova Fides, Lanificio Subalpino, Lartigianabottoni, Magazzini Mercerie, Maglificio Ripa, Marco Lagatolla, Mario Cucchetti Tessuti, Mauri Angelo, Miroglio Textile, Olmetex, Oltolina, Pizval, Proposte – Tessuti Italiani, Ramponi, Ricamificio Braga, Ricamificio Gimar, Ricamificio Levi, Seterie Argenti, Simona B Collection's, SMI Tessuti, Staff Jersey, Tesj-Div. Duca Visconti di Modrone, Tessitura Corti, Tessitura Marco Pastorelli, Toschi Passamanerie, Vivolo New Label Evolution.
Gli studi di design che partecipano a INDIGO sono: Anteprima, Lineastudio, Studio 33, Contromoda, Musticstyle

Pier Paolo Celeste, direttore dell’ICE di New York
L’esame dei dati dell’US Department of Commerce, elaborati dell’ufficio ICE di New York rileva che nel periodo gennaio-novembre 2013, l’Italia si posiziona quale sesto Paese fornitore di tessuti per abbigliamento con alcune differenziazioni: per i tessuti in lana l’Italia si riconferma il primo paese fornitore ($43,33 milioni, + 1.63%); per i tessuti di seta, al quarto posto ($23.01 milioni, -8.42%); per i tessuti tecnici ed industriali l’Italia si posiziona al nono posto riportando un considerevole aumento pari al 26.72% rispetto allo stesso periodo del 2012.
Pier Paolo Celeste, direttore dell’ICE di New York, evidenzia che “malgrado positive, le statistiche non rilevano un considerevole ammontare di export in valore in quanto un’ampia quota dei tessuti italiani acquistati da clienti americani viene spedita dalle aziende italiane direttamente verso paesi terzi, dove sono concentrati i centri di produzione. Il punto di forza e di attrazione dei tessuti italiani continua ad essere un’offerta di novità frutto di una costante e quotidiana ricerca di attenzione a processi produttivi sempre migliorativi per rendere il brand Made in Italy fresco e aggiornato per un mercato mondiale costituito anche di consumatori esigenti”.