È arrivato il rapporto della polizia di Mt. Pleasant, incaricata sin dal primo momento di occuparsi della vicenda che ha portato alla scoperta del corpo di Claudio Mandia nella sua stanza alla EF Academy. Abbiamo contattato il dipartimento, che ci ha fatto avere il comunicato in cui gli eventi vengono ricostruiti passo dopo passo.
“Il 17/02/22, alle 9:37, il Dipartimento di Polizia di Mt. Pleasant ha risposto a una chiamata di emergenza per una persona suicida. La chiamata proveniva dalla EF Academy, situata al 582 di Columbus Ave., Thornwood, New York. A scuola sono stati inviati gli agenti di polizia e il personale medico di emergenza.
I primi ufficiali che hanno risposto sono stati indirizzati dal personale scolastico in un dormitorio annesso all’edificio principale. Entrando nella stanza, gli agenti hanno scoperto uno studente maschio di 17 anni, deceduto. La morte è avvenuta per impiccagione. Immediatamente è stata avviata un’indagine.
La divisione investigativa del dipartimento di polizia di Mt. Pleasant ha esaminato la scena ed è stato contattato l’ufficio del medico legale della contea di Westchester. Il ragazzo è stato identificato in Claudio Mandia.
I genitori sarebbero arrivati negli Stati Uniti dall’Italia il 17 febbraio, per un viaggio programmato, intorno alle 15:00. Sono stati accolti all’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York da un rappresentante del dipartimento di polizia del Mt. Pleasant e da funzionari dell’EF Academy, che hanno dato notizia della morte del figlio.
L’autopsia è stata eseguita dall’ufficio del medico legale della contea di Westchester e i risultati preliminari sono attesi nei prossimi giorni. È in corso un’indagine completa e approfondita da parte del dipartimento di polizia di Mt. Pleasant, con l’assistenza dell’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Westchester e la collaborazione dell’EF Academy e della famiglia Mandia”.
Ma come si vive alla EF Academy di Tarrytown? Una studentessa che conosceva Claudio e che ha chiesto di rimanere anonima ci ha raccontato la giornata tipo vissuta nel campus. Dal lunedì al venerdì, gli orari sono molto precisi: sveglia alle 8 e appuntamento in caffetteria per la colazione. Alle 9 iniziano le lezioni fino alle 4.20, interrotte solo dal pranzo. Alle 4.30 si torna in stanza e mezz’ora dopo la mensa apre le porte per la cena. Le 19.30 sono il momento del check-in, in cui ogni studente “deve comunicare la propria posizione”.
Poi, alle 20, tutti sui libri fino alle 22. “Si possono prendere alcuni pass per andare in libreria – racconta – ma altrimenti muoversi dalla propria stanza o dal proprio corridoio è impossibile”. Mezz’ora di tempo libero fino alle 22.30 e poi di nuovo un check-in, dopo il quale è obbligatorio rimanere in camera.
Nel weekend le cose cambiano un po’. Per gli studenti sabato e domenica sono liberi, ma restano comunque due check-in da rispettare, alle 12 e alle 23, dopo i quali, alle 23.30, scatta il coprifuoco.
Due volte a settimana i ragazzi frequentano i “club”, attività scelte da loro e incastrate tra una lezione e l’altra, mentre il mercoledì e il venerdì partecipano attivamente a 40 minuti di “advisory”, in cui il college li mette a conoscenza dei programmi della settimana e delle comunicazioni più importanti.