Dopo la notizia della tragica scomparsa di Claudio Mandia, il 17enne trovato morto nella notte tra giovedì e venerdì nella sua stanza al campus della EF Academy di Tarrytown, amici e alunni della famosa scuola internazionale di lingua si sono riuniti per dare l’ultimo saluto al loro compagno di studi.
Ognuno ha scritto la sua dedica con un pennarello su un palloncino bianco, che poi, insieme ad altri a forma di cuore rosso, è stato fatto volare in cielo. Un gesto simbolico per sentirsi più vicini al ragazzo, mentre la polizia ha ascoltato i coetanei che alloggiano nel campus per ricostruire l’episodio e le sue ultime ore di vita.
Intanto gli inquirenti statunitensi, prima di sciogliere le riserve, attendono ulteriori sviluppi circa le cause del decesso, ma in ogni caso, dopo l’autopsia, è previsto che la salma torni a Battipaglia, suo paese d’origine, dove verranno celebrati i funerali. A dare una prima versione dei fatti è stato lo zio di Claudio, Pietro Benesatto, secondo cui “un malore purtroppo non gli ha lasciato scampo”. “Claudio non era malato, era sanissimo – ha detto lo zio – i medici dovranno appurare cosa è accaduto. Il suo sogno era quello di diventare un manager e specializzarsi in economia. poi, però, ogni desiderio di mio nipote, l’atra notte, è stato spazzato via”. Sempre lo zio ha escluso che il nipote sia stato aggredito o ferito e che quindi il decesso sia riconducibile a cause naturali.
I genitori del ragazzo, Mauro Mandia ed Elisabetta Benesatto, a Battipaglia gestiscono un’azienda che esporta alimenti anche in America, e sono arrivati a New York venerdì mattina per festeggiare i 18 anni del loro primogenito.
Discussion about this post