Ogni tanto dagli Stati Uniti arrivano notizie strane. L’ultima, in ordine di tempo, vede come protagonista l’attrice Cirsten Weldon, teorica del complotto targato Qanon che, per far parlare di sé, le prova tutte.
Stavolta ha annunciato pubblicamente la morte di Hillary Clinton, avvenuta secondo lei avvenuta lo scorso anno a causa del kuru, una rara malattia riscontrata negli aborigeni della Nuova Guinea e legata all’usanza cannibalistica di mangiare, durante alcuni riti sacri, il cervello dei cadaveri. La parola “kuru” significa “brivido” nel linguaggio locale e la sindrome è caratterizzata da perdita di equilibrio, movimenti oculari innaturali e tremori vari che portano inevitabilmente al decesso.
Insieme alla Clinton, a soffrire della terribile malattia indigena sarebbe anche Angela Merkel, che più volte è stata vista in pubblico in preda a incontenibili tremori. La Merkel, però, probabilmente meno cannibale della Clinton, avrebbe sviluppato sintomi inferiori perché colpita soltanto dal “terzo grado” del kuru, dal quale è ancora possibile sfuggire.
Sembra incredibile leggere queste parole, eppure Cirsten Weldon le ha detto davvero, ospite in un podcast di estrema destra e pro-QAnon chiamato Up Front in The Prophetic.
Ma non è stata solo la Clinton a essere bersaglio delle sue ferree convinzioni. L’attrice ha messo in mezzo anche George Soros, l’uomo al centro di ogni teoria del complotto che si rispetti, il bollino di qualità per i complottisti di tutto il mondo. L’imprenditore ungherese sarebbe scomparso ormai molti anni fa e le apparizioni pubbliche in cui tutt’ora si cimenta sarebbero portate avanti da un clone.
Weldon ha confessato poi di conoscere, vantandosene, la posizione di ogni ufficio della Nasa, informazione importantissima per la vita quotidiana di qualunque cittadino che si rispetti. Come faccia a sapere esattamente l’ubicazione dei palazzi che studiano lo spazio è presto detto: Weldon racconta di aver tenuto discorsi in ognuno di questi. Proprio tutti, senza saltarne nemmeno uno. Se consideriamo il fatto che la Nasa, stando alle ultime cifre, conti 17.336 dipendenti, è facile supporre il numero di uffici totali e quindi la quantità di discorsi che avrebbe dovuto fare. Migliaia di comizi tenuti di fronte a ingegneri e tecnici aerospaziali sulle teorie del complotto mondiale. Senza dubbio, una scena esilarante.
Tornando un attimo alla Clinton, ci si domanda: perché proprio il kuru, la malattia degli indigeni cannibali? Sarebbe molto più semplice raccontare di un infarto, oppure, dato il momento, di una forma grave di coronavirus. La scelta si spiega conoscendo nei dettagli l’ideologia portata avanti da QAnon. Tra le tante teorie, spicca in particolare quella legata al fatto che l’establishment mondiale, i “poteri forti” al comando del mondo, altro non siano che un gruppo di satanisti che si diletta nel cibarsi di bambini per ricavare forza da una sostanza chiamata “adrenocromo”.
In questa elite, ovviamente, figura anche Hillary Clinton e con lei una buona parte della politica democratica americana.
Quindi, l’ex avversaria di Donald Trump, è davvero morta? Alcuni media americani, dopo aver appreso la notizia dalla Weldon, hanno provato a contattarla. Nessuno di loro ha avuto successo, Hillary non ha risposto. Certo, le spiegazioni sono molteplici, come ad esempio il fatto che possa essersi stanca di rispondere ad accusa e illazioni di questo tipo.
Se però farete la stessa domanda a un esponente di QAnon vi dirà che sì, il kuru ha colpito un’altra volta. E non provate a fargli cambiare idea, non servirebbe. I fedeli di QAnon sono per definizione allergici alla ragione.