Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
June 8, 2016
in
News
June 8, 2016
0

Hillary, prima donna con la nomination, si prende anche la storia

Hillary Clinton vince in California ma Bernie Sanders non molla e continua la battaglia per l'anima del partito

Massimo ManzobyMassimo Manzo
hillary-clinton-brooklyn

Hillary Clinton martedì sera inizia il suo discorso davanti ai supporter riuniti al Brooklyn Navy Yard. (Ph: Getty Images / Drew Angerer)

Time: 6 mins read

Dopo aver attraversato in lungo e in largo gli Stati Uniti, dalle nevi dell’Iowa e del New Hampshire alle scintillanti luci di New York, l’entusiasmante duello tra Bernie Sanders e Hillary Clinton si è finalmente concluso sotto il sole della California.

L’esito  dell’ultimo super-martedì di queste incandescenti primarie democratiche non lascia adito a dubbi: Hillary Clinton è riuscita a prevalere nel Golden State con il 56% delle preferenze, trionfando anche in New Jersey (con ben il 63,3%), in New Mexico e nel South Dakota, lasciando al rivale solo il North Dakota e il Montana. In altri termini, la ex First lady raggiungerà con facilità la maggioranza dei voti necessari a mettere sotto chiave la nomination, che riceverà formalmente alla convention democratica prevista per fine luglio. Nonostante i media l’abbiano incautamente incoronata già ieri mettendo nel conto anche i superdelegati,  che voteranno solo alla convention, il vantaggio a favore di Hillary dopo le ultime vittorie renderà quasi impossibile gli sforzi di ingraziarseli da parte del senatore del Vermont.

Martedì, la Clinton non ha lasciato che le briciole a Bernie Sanders, chiudendo in bellezza una campagna piena di incognite e inciampi, in cui ha mostrato tutti i suoi punti deboli, ma ha anche messo in luce l’estrema determinazione e la perfetta organizzazione della propria macchina elettorale.

Se la vittoria di Hillary in New Jersey appariva da tempo scontata, l’elezione californiana è stata un’estenuante lotta all’ultimo voto. La ragione è semplice: il Golden State è la grande roccaforte progressista degli Stati Uniti e il suo elettorato variegato rappresenta un termometro fondamentale per verificare la forza di un candidato democratico. Un sorpasso di Sanders in California, pur insufficiente a livello matematico, avrebbe costituito uno schiaffo simbolico durissimo per la Clinton, in grado di indebolirne l’investitura proprio al termine della corsa. Con un’affermazione così netta, Hillary ha evitato le conseguenze imbarazzanti dell’ultimo colpo di coda del senatore del Vermont.

Ora che la battaglia negli stati è terminata (tranne che nel piccolo District of Columbia, dove si chiuderanno simbolicamente i giochi il 14 giugno) per entrambi i contendenti è giunto il momento di prepararsi a una difficile partita a scacchi, in cui diplomazia e doti strategiche risulteranno fondamentali. L’obiettivo dei democratici è quello di arrivare compatti alle elezioni presidenziali dove li attende un nemico “non convenzionale” come Donald Trump, la cui arma più pericolosa è proprio l’inquietante imprevedibilità.

Parlando a una folla festante riunita a Brooklyn subito dopo il successo, una smagliante Hillary ha invocato esplicitamente l’unità, congratulandosi con Sanders e tendendo una mano ai supporter del suo avversario. “Il dibattito acceso” –  ha detto la Clinton – “è stato un bene per il partito democratico e per l’America”.

Richiamando poi la conferenza di Seneca Falls del 1848, in cui per la prima volta le donne lottarono per i propri diritti, Hillary ha voluto sottolineare l’importanza storica del momento. In più di 200 anni di vita della democrazia a stelle e strisce, non era mai successo che una donna arrivasse così vicina alla Casa Bianca. E lo splendido discorso della Clinton, per intensità e potenza, è destinato a rimanere negli annali.

Ma non c’è solo questo: in fondo per lei, dopo la sconfitta subita otto anni fa a opera di Barack Obama, l’affermazione di martedì ha anche il sapore della rivincita.

Il Presidente uscente ha telefonato sia alla Clinton sia a Sanders e fonti vicine alla Casa Bianca affermano che è pronto a dare nei prossimi giorni il suo endorsement ufficiale a Hillary. Giovedì incontrerà invece Bernie, che aveva già sentito telefonicamente nel week end, in una chiamata il cui contenuto è rimasto riservato. Ora che i rapporti di forza sembrano definitivamente chiariti il Presidente, che voterà a Philadelphia in qualità di superdelegato, sembra essersi inserito nel dibattito di partito sondando da vicino il clima tra i due contendenti, prima di una convention che si preannuncia delicatissima.

Da quando è emerso che Donald Trump avrebbe prevalso in campo repubblicano, Obama non ha risparmiato critiche al magnate newyorkese, dicendosi sicuro di una vittoria democratica alle elezioni di novembre. Un politico accorto come lui sa però bene che se dovesse scoppiare una faida interna al partito le conseguenze potrebbero essere disastrose.

Dal canto suo, dopo aver reagito con stizza alla prematura investitura della sua rivale alla vigilia delle elezioni californiane, nel discorso tenuto a Santa Monica Bernie non si è dato per vinto. Anzi, ponendo l’accento sui punti programmatici che nel corso di questa campagna elettorale hanno guidato la propria candidatura, si è detto deciso a continuare la lotta fino alla convention. “La nostra visione sarà il futuro dell’America” ha detto, accennando inoltre alla conversazione avuta con il Presidente e ringraziando i tanti sostenitori (soprattutto i giovani) che lo hanno appoggiato in questa esaltante corsa. Naturalmente, Sanders sa che le chance di vittoria sono quasi nulle, dato il vantaggio matematico dell’avversaria, mentre la sconfitta in California lo priva un forte argomento per attirare a sé i superdelegati.

Tuttavia, la cocciutaggine del vecchio Bernie non è illogica. Oltre a permettergli di ribadire le proprie proposte politiche dando diritto di cittadinanza al movimento da lui rappresentato, rimanere formalmente in gioco potrebbe persino essere un’ancora di salvezza per il partito nel caso (remoto ma non impossibile) di un rinvio a giudizio di Hillary da parte dell’FBI. In quella circostanza, i superdelegati sarebbero costretti a negarle il voto e la presenza di Bernie eviterebbe eventuali maldestri tentativi dell’establishment di “paracadutare” qualche altro candidato dall’alto.

Nondimeno, si intravedono spiragli di dialogo nello schieramento progressista. A Santa Monica, affermando che non permetterà mai a Trump di diventare presidente, Bernie lascia intendere di non voler compromettere la tenuta del partito nella prossima sfida di novembre.

Questa la situazione sul fronte dei democratici, mentre il partito repubblicano cerca di contenere le intemperanze del suo nuovo padrone Donald Trump, il quale ultimamente ha incassato l’atteso endorsement  dello speaker della Camera Paul Ryan, uno degli ultimi pezzi grossi ad appoggiare apertamente il milionario. Neanche il tempo di fare il grande passo che Ryan ha dovuto subito prendere le distanze dai commenti al vetriolo di Trump contro il giudice di origini messicane Gonzalo Curiel, chiamato a esprimersi sullo scandalo della Trump University e bersagliato ormai da giorni dal tycoon.

Al netto delle solite polemiche scatenate dal magnate, martedì The Donald si è preso altri cinque stati (un’elezione puramente simbolica essendo ormai di fatto il nominato) concedendo poi un discorso in cui affiorano alcuni aspetti essenziali della sua futura strategia in vista dello scontro contro Hillary Clinton. Nel corso di un intervento dai toni insolitamente conciliatori, Trump ha dichiarato di comprendere bene cosa significhi avere la responsabilità di guidare il partito repubblicano, facendo un appello ai democratici e ai sostenitori di Sanders e presentandosi come “l’uomo del popolo” contro i grandi interessi economici che pretendono di governare il paese. Da qui a novembre il tycoon utilizzerà spesso questa retorica dal sapore sanderiano per catturare indipendenti ed elettori della classe media, delusi dalla situazione economica, soprattutto negli stati del Nord–Est (tradizionalmente democratici). Una delle sue tattiche sarà infatti quella di attaccare Hillary “da sinistra” puntando agli stati in bilico (come per esempio l’Ohio) e alle zone industriali del paese che più hanno sofferto le delocalizzazioni, addossandone la colpa proprio alle politiche neoliberiste appoggiate dalla Clinton.

Ma la risposta di Hillary non si farà attendere: in ogni caso, ci aspetta una lunga estate infuocata.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Manzo

Massimo Manzo

Di madre americana e padre siculo, nasco tra le bellezze della Sicilia greca e gli echi del sogno americano. Innamorato della Storia, che respiro fin da bambino, trasferisco me e la mia passione a Roma. Qui, folgorato lungo la via, mi converto al giornalismo storico e di analisi geopolitica, “tradendo” così la laurea in legge nel frattempo conseguita. Appassionato di viaggi archeologici, oltre che della musica dei Beatles e dei campi da tennis, collaboro come giornalista freelance con più riviste di divulgazione, tra cui InStoria e Focus. Oggi mi divido tra la natia Sicilia e la città eterna, sempre coltivando l’amore per gli States.

DELLO STESSO AUTORE

Steve Bannon sbarca a Roma alla conquista della “Fortezza Europa”

Steve Bannon sbarca a Roma alla conquista della “Fortezza Europa”

byMassimo Manzo
Vertice NATO: con Trump, tutti i nodi vengono al pettine

Vertice NATO: con Trump, tutti i nodi vengono al pettine

byMassimo Manzo

A PROPOSITO DI...

Tags: Bernie SandersDonald TrumpHillary ClintonPrimarie americanePrimarie USA
Previous Post

The Art of Living in America

Next Post

Da Napoli alle Ande: il cinema di Vincenzo Marra

DELLO STESSO AUTORE

Corte Suprema: Trump sceglie Brett Kavanaugh e i democratici affilano le armi

Corte Suprema: Trump sceglie Brett Kavanaugh e i democratici affilano le armi

byMassimo Manzo
Travel-Ban: altro che scandalo, la Corte Suprema ha fatto il suo lavoro

Travel-Ban: altro che scandalo, la Corte Suprema ha fatto il suo lavoro

byMassimo Manzo

Latest News

Kirill, ‘mi congratulo con Leone XIV, spero sviluppo rapporti’

Kirill, ‘mi congratulo con Leone XIV, spero sviluppo rapporti’

byAnsa
Svizzera e Usa concordano di accelerare i colloqui su dazi

Svizzera e Usa concordano di accelerare i colloqui su dazi

byAnsa

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Da Napoli alle Ande: il cinema di Vincenzo Marra

Da Napoli alle Ande: il cinema di Vincenzo Marra

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?