È arrivato lo Spring Break e quasi tutte le persone che conosco a Brooklyn (quasi tutti genitori come me) sono fuggiti: in Florida, in California, negli Hamptons. Anche noi abbiamo tentato una fuga da Brooklyn, per mezza giornata, per andare… nel Queens.
Destinazione: la New York Hall of Science, nel parco di Flushing Meadows Corona Park, dove sorge anche lo stadio in cui si giocano gli US Open (ovviamente non adesso). Non eravamo gli unici: il museo delle scienze era affollato di famiglie con bambini. C’era chi veniva anche da Manhattan, come una mamma che seguiva inutilmente la figlia per imboccarle i dumpling presi da House of Joy, a Chinatown. Anche se alcuni workshop offrono attività che puoi fare tranquillamente a casa, come costruire la cosa più alta possibile con i Lego, vuoi mettere poter scrivere sul cartellone di aver superato il record di Tasmeen (47)? Nel giardino i bambini corrono ai piedi dei missili Mercury e Gemini – usati per missioni spaziali ma inizialmente costruiti come missili balistici per testate atomiche – mentre gli adulti discutono le probabilità di una guerra nucleare.
Il pezzo forte: Cool Chemistry. Un giovane con occhiali e guanti protettivi chiede al pubblico di bambini: “Cosa emettiamo dopo aver inalato ossigeno?” “Fumo”, risponde uno di loro. Chiede quanti palloncini pieni d’aria possono entrare in una pentola posizionata sul bancone (chiaramente non più d’uno) e poi procede a infilarcene quattro grazie al nitrogeno liquido che versa con cautela e molto fumo da un grosso contenitore. Nel coup de théâtre, mischia il nitrogeno liquido in ebollizione a -196° centigradi con l’acqua bollente a 100°, a un palmo di naso dai tuoi figli sovraeccitati che non riescono a restare dietro la linea rossa. Seguiamo una famiglia ultraortodossa al workshop di moda, dove le cinque sorelle vestono i manichini e il fratello indossa un mantello maculato.
Insomma, portateci i vostri figli. Con un unico avvertimento. All’uscita notiamo un cartello con un disegno e la scritta: “Se prendi questo pesce, non liberarlo”. “È una specie altamente invasiva, una minaccia all’ecosistema”, si legge subito dopo. Se lo vedi, “chiama il 311 IMMEDIATAMENTE”. Si chiamano “snakehead” e possono sopravvivere per quattro giorni fuori dall’acqua (se sono bagnati) e possono spostarsi per 300 o 400 metri. Secondo internet vengono dalla Cina (dove vengono mangiati e pare siano deliziosi). In America sono stati soprannominati Fishzilla, Frankenfish, citati nei Soprano e in The Office, avvistati qui al Flushing Meadows Corona Park, ma anche in Florida, in California e il più grosso (quasi otto chili) in Virginia (pare che questa specie si sia stabilita felicemente nel fiume Potomac, come pure in New Jersey). C’è anche chi gli dà la caccia a Central Park. Ma dopo lunghe ricerche per passare il tempo nel traffico all’ora di punta ho constatato che non è stato avvistato a Brooklyn. Da noi ci sono solo le cicaline maculate cinesi (lycorma delicatula) che Kieran Culkin, uno degli eredi di Succession, scalzo con una scarpa in mano, tornerà certamente ad ammazzarle per strada quando sarà la stagione giusta. Casa dolce casa.