“Sono entrato in scena subito dopo i Beatles e loro, arrabbiati, volevano darmi tante botte ma io correvo gridando aiuto… e loro ci hanno fatto una canzone”: così Billy Crystal ricorda comicamente la sua apparizione, il 9 febbraio 1964, al famoso Ed Sullivan Show, allora uno dei più importanti e seguiti spettacoli televisivi americani. È solo una delle tante battute comiche del divertente e riuscito musical Mr. Saturday Night attualmente in scena al Neverlander Theatre di New York.
È una commedia su un cabarettista, star negli anni d’oro della televisione, ma che ora recita solo nei teatrini dei villaggi ebrei per anziani: Buddy Young Jr. (personaggio da lui creato nel lontano 1984 per lo spettacolo del canale televisivo HBO A Comic’s Line e qui nome ironico, visto che il personaggio non è più giovane anagraficamente e non è mai stato amico stretto di nessuno).
“Don’t get me started!“, “Non fatemi cominciare!”: così Buddy Young-Chrystal si presenta subito in scena, quasi a sottolineare che è pronto anche stavolta a far divertire il pubblico, che lo accoglie con un’autentica ovazione prolungata.
Poco dopo, Buddy canta che vuole solo dare un po’ di gioia al pubblico: ne offre invece tanta, con ironia e amore vero per il personaggio! Trent’anni fa, quando cominciò a girare l’omonimo film, Crystal era un 43enne che interpretava un 74enne, ora è un 74enne che interpreta un pari età: molto meglio, più rilassante!
L’attore era già apparso a Broadway con un suo one-man show autobiografico, 700 Sundays, per otto mesi, tra il 2004 e il 2005, meritandosi in quest’ultimo anno l’ambito Tony Award come Migliore spettacolo teatrale speciale.
E veniamo più nello specifico al musical. Buddy non è proprio un padre e marito attento ai bisogni di chi gli sta attorno, ma trova il coraggio di cercare di cambiare le cose quando la cerimonia degli Emmy Awards fa una gaffe tremenda: lo include nel segmento “In memoria”, dedicato a personaggi dello spettacolo defunti nell’anno 1994 (quando appare Nixon, il commento di Buddy Young Jr. è “Non è stata una perdita”: applauso degli spetttori!). Nel grave errore Buddy (“Se fossi morto non credi che ve l’avrei detto?”, dice al fratello Stan) vede la possibilità di dimostrare che non solo è ancora vivo, ma anche in grado di rivitalizzare la sua carriera recitativa con l’aiuto della sua nuova agente, Annie Wells (la convincente Chasten Harmon), e farsi perdonare da familiari e parenti, come il fratello Stan (il sempre bravo David Paymer – Get Shorty, Amistad, Mr. Saturday Night, che gli valse la candidatura all’Oscar), che si conferma come uno dei più bravi attori caratteristi della scena americana.
A completare il limitato cast del musical – che si stacca quindi dai comuni canoni molto popolati di Broadway – sono i “veterani dei musical a Broadway” Randy Graff, nel ruolo di Elaine, paziente moglie di Buddy Young Jr., e Shoshana Bean, quale astiosa, amareggiata loro figlia (una voce canora molto bella!). Quindi Jordan Gelber, Brian Gonzales e Mylinda Hull, che rappresentano diversi personaggi a seconda del momento scenico.
Con il suo fare spigliato, un po’ fra le nuvole, suadente ma profondo allo stesso tempo, il 74enne Billy Crystal, attore, produttore, sceneggiatore e regista di tanti indimenticabili film (solo per citarne alcuni: Harry ti presento Sally, Un boss sotto stress, Terapia e pallottole, Perfetti innamorati, Scappo dalla città) riesce a coinvolgere autenticamente lo spettatore anche se il musical altro non è che l’adattamento teatrale di Mr. Saturday Night, film del 1991, interpretato e diretto da Crystal. Sceneggiatura scritta con i partners di allora, Lowell Ganz e Babaloo Mandel. La regia invece questa volta è del pluripremiato John Rando. Musiche di Jason Robert Brown e testi di Amanda Green.
“Ho sempre cercato di sfidare me stesso e di continuare a crescere, ad allungarmi”, dice.
Forse “abituato” alle miscellanee performances canore di Crystal nelle sue nuove vesti di presentatore della serata degli Oscar, ero per certi versi ansioso di vederlo all’opera in un musical, davanti alla sempre difficile audience di Broadway: ebbene, nonostante l’età, Billy Crystal fornisce una versione canora e scenica credibile, dimostrando capacità vocali “inaspettate” (vedi il finale del primo atto: “Unbelievable”) e di saper tenere il passo nelle scenografie di Elleonore Scott.
In Mr. Saturday Night Crystal onora la sua storia, anche familiare (una lode particolare anche per la moglie quasi cinquantennale Janice Louise Goldfinger), con un tono dolce, leggermente nostalgico, come a dire. Guardate dove è arrivato quel giovane attore che divenne famoso interpretando per quattro anni – dal 1976 al 1981 Jodie nella serie TV comica ABC Soap – fu il primo ruolo da protagonista riservato a un personaggio dichiaratamente gay in una serie televisiva americana.
All’uscita, ricordando l’umorismo graffiante di Crystal apprezzato in tanti suoi film, mi sono tornate alla mente, quasi a rendergli omaggio, alcune sue famose battute. Come non ricordare: “Hai notato che più invecchi e più esci con ragazze più giovani? Tra un po’ uscirai con uno spermatozoo” (da Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche) o Sally: “Per voi uomini è diverso, Charlie Chaplin ha avuto figli sino a 73 anni”. Harry: “È vero, ma non riusciva a tenerli in braccio”, da Harry ti presento Sally).
Mi fermo qui. Grazie Billy Crystal per la bella serata!