A due giorni dalla sparatoria che ha terrorizzato New York, la domanda che si fanno in molti è come sia possibile che nei 70 metri quadrati di un vagone della metropolitana nessuno dei 33 proiettili sparati da Frank R. James sia stato fatale. Dei molti passeggeri rinchiusi nel treno N, proprio durante l’ora di punta, solo dieci sono stati feriti dai proiettili, mentre almeno un’altra dozzina è rimasta infortunata per via della calca o dei due fumogeni detonati dall’assalitore. Solo cinque utenti della metropolitana sono in condizioni critiche, sebbene stabili.
Un attacco senza precedenti nella storia della metropolitana newyorkese, ma che non ha causato alcun morto. Il risultato, però, sarebbe forse stato diverso se solo la pistola di James non si fosse inceppata bloccando gli altri 57 proiettili in canna.
Video from inside the next carriage up from mass shooting scene in #NewYork subway. Gunshots can be heard ringing out from what sounds like a pistol. pic.twitter.com/Dob6LKJfYh
— Dave (@OfficerDave2) April 12, 2022
“Se quella pistola non si fosse inceppata qualcuno sarebbe probabilmente morto. Devo dire che Dio stava sicuramente tenendo d’occhio quel treno”, ha detto il Detective Paul DiGiacomo parlando con il NYT, mentre molti iniziano a gridare al miracolo.
Eppure le ragioni potrebbero essere più pragmatiche: una pistola malfunzionante, un 62enne poco esperto, ed il fatto che molti dei proiettili abbiano colpito le gambe delle vittime, e non gli organi più delicati.
Così Frank R. James, che proprio il giorno prima aveva descritto online il suo desiderio di uccidere trattenuto per molti anni, è ora sotto custodia della polizia ed è apparso in mattinata di fronte al tribunale. L’accusa è di aver compiuto un attacco terroristico su un mezzo di trasporto e, se verrà condannato, la pena minima sarà l’ergastolo. Il giudice, dopo aver ascoltato mentre il pubblico ministero definiva l’attacco “interamente premeditato”, ha deciso che l’uomo rimarrà in arresto fino al processo, senza poter uscire su cauzione.
He fired 33 shots.
But less than 30 hours later, thanks to the NYPD, federal and state partners, first responders and every day New Yorkers, we got him.
We brought the Sunset Park subway shooter to justice.
Keeping our city safe is at the heart of our administration. Always. pic.twitter.com/dJrYpMqTTR
— Mayor Eric Adams (@NYCMayor) April 13, 2022
Notizie che arrivano da Breon Peace, avvocato per il distretto est di New York. “Tutti i newyorkesi hanno il diritto di sentirsi al sicuro quando viaggiano nella nostra grande città, usando il nostro sistema dei trasporti. Sono grato alle nostre forze dell’ordine (…). Continuiamo a pregare per le vittime ed i loro cari, mentre si riprendono da questo evento traumatico, sia fisicamente che emotivamente” ha dichiarato.
Grazie a diversi indizi trovati sulla scena, James è immediatamente riconosciuto e arrestato 24 ore dopo l’attentato. Seppure non sia ancora perfettamente chiaro, alcune fonti relazionate con le indagini suggeriscono che sia stato proprio lui a chiamare la polizia, dicendo: “Penso mi stiate cercando, vedo la mia foto su tutti i canali di notizie. Starò in questo McDonalds”. Poco dopo, gli inquirenti lo hanno trovato ed arrestato vicino al ristorante di fast food, nell’East Village.