La comunità composta da asioamericani e persone originarie delle isole del Pacifico (AAPI) si è riunita domenica nella Foley Square di Manhattan, per chiedere ancora una volta che venga posta fine all’odio e alla violenza nei loro confronti.
La marcia, che si è tenuta simultaneamente in 6 grandi città americane, voleva celebrare Vicha Ratanapakdee ad un anno dal suo omicidio. Ratanapakdee, 84 anni, è stato attaccato a San Francisco, ed è morto solo successivamente per via delle lesioni che gli erano state inflitte. Sono molte altre, però, le vittime asiatiche dell’odio americano: tra queste, sembra esserci anche Michelle Alyssa Go, quarantenne spinta sulle rotaie della metro a Times Square poche settimane fa.
La marcia di New York, tenutasi nella piazza degli edifici civici dove hanno luogo la gran parte delle proteste cittadine, è iniziata alle 2 di pomeriggio e ha ospitato centinaia di persone.
Gli organizzatori di Stop AAPI Hate, Stand with Asian Americans (SwAA) and APAs vs. Hate (AvH) hanno dato inizio al pomeriggio di lotta con una dichiarazione.
“Il razzismo che affrontiamo non ci silenzierà. I crimini d’odio commessi contro di noi non ci silenzieranno. Non verremo silenziati dall’idea che siamo la minoranza modello, mentre le nostre comunità vivono nella povertà. Non verremo silenziati e whitewashed dai media. Non verremo silenziati nel paese che chiamiamo casa. Alzeremo la voce e marceremo, e lotteremo finché non vivremo di ritorno il nostro amore per questa nazione,” ha dichiarato un portavoce di fronte alla folla. “Oggi rompiamo il silenzio. Oggi ci faremo sentire.”
Oltre che a New York, asioamericani e originari delle isole del Pacifico si sono riuniti a San Francisco, Chicago, New York, Los Angeles, Philadelphia, ed Atlanta. Negli ultimi due anni, la comunità AAPI ha visto un drastico incremento negli incidenti d’odio, con un minimo di 10370 riportati tra il 19 marzo del 2020 ed il 30 settembre 2021. Solo a New York, i crimini nei loro confronti sono aumentati del 361%, secondo i dati raccolti dal dipartimento di polizia della città.
“La violenza ed il bigottismo contro le persone asiatiche sono una maledizione per l’America. Dobbiamo combattere insieme, tutti noi, qualsiasi sia la nostra provenienza,” ha dichiarato il senatore newyorkese Chuck Schumer, ribadendo il suo supporto per una nuova legge che spinga il Dipartimento di Giustizia a studiare i casi di odio dall’inizio della pandemia e trovare soluzioni per la crisi in corso.