Kristen Visbal, artista e donna d’affari, continua a lottare per proteggere il suo diritto d’autore e l’uguaglianza di genere.
Proprio oggi, Visbal ha tenuto una conferenza stampa di fronte al New York Stock Exchange, accompagnata da diversi attivisti newyorkesi e dalla sua piccola “Fearless Girl”, la statua in bronzo che potrebbe essere rimossa nelle prossime settimane.
“Ho scelto una bambina per mandare un messaggio sul domani, la direzione in cui dobbiamo muoverci. Domani sarà un tempo in cui sempre più donne otterranno posizioni di potere,” ha spiegato Visbal all’inizio del suo intervento.
Oltre ai valori fondamentali che hanno reso la “Fearless Girl” uno dei simboli moderni di New York, Visbal ha voluto usare il tempo a sua disposizione per discutere i dettagli della battaglia legale che vedono lei e la sua opera d’arte coinvolte da anni.
L’accordo tra l’artista e la società State Street Global Advisors nel 2017, a pochi mesi dalla prima esposizione della statua in onore della Giornata Internazionale delle Donne dell’8 marzo, commissionava una statua per celebrare l’emancipazione femminile nel campo delle finanze. A detta di Visbal, il budget era minimo e l’accordo non comportava la perdita del diritto d’autore da parte dell’artista.
“Ho accettato l’accordo perché sono una donna, ero entusiasta di poter usare la mia arte per questo messaggio così potente,” ha sottolineato Visbal. “Ora mi viene impedito di rivendicare, a nome di tutte le donne, l’opera che ho creato senza un accordo ufficiale”.
Ad oggi, Visbal continua a possedere la forma, il copyright, della statua, ma è State Street Global Advisors a possedere il marchio della stessa. Per questo motivo, Visbal è stata obbligata a rifiutare accordi con diverse organizzazioni non-profit, che volevano utilizzare il simbolo per via dei valori che rappresenta: uguaglianza di genere, pari opportunità, cooperazione tra i generi.
“La Fearless Girl è molto di più di un’opera d’arte. Ha un’atteggiamento forte, ma la cosa più forte è il movimento che rappresenta,” ha dichiarato Visbal. “Non è solo un simbolo nel campo della finanza, vuole rappresentare i diritti delle donne in generale.”
Pur essendo stata commissionata per rappresentare la lotta contro il soffitto di cristallo di Wall Street, dove le donne notoriamente non vengono pagate e rispettate in modo equo, infatti, la statua potrebbe essere posizionata ovunque, secondo l’artista. È già, infatti, in diverse città: Oslo, Melbourne e un’altra città Europea che l’artista non può citare apertamente per ragioni legali.
“L’uguaglianza ha molte sfaccettature, non possiamo averne una visione miope,” ha ricordato Visbal. “Dobbiamo creare una cultura basata sull’uguaglianza di genere. Lei deve rimanere finché non ci riusciamo.”
In attesa dell’incontro della Public Design Commission, che deciderà se la statua potrà rimanere in città il 14 dicembre, l’artista spera di riottenere la totale proprietà intellettuale dell’opera per poterla usare per il bene delle donne.